Abbiamo atteso ben due anni, ma a parer mio ne è valsa decisamente la pena! Kingsman: The Golden Circle è il successore perfetto di Kingsman: The Secret Service. E si capisce dai primi 3 minuti del film che ci troviamo di fronte ad una pellicola davvero ben fatta, e il resto del film non fa che confermare questa teoria.
Entrambi i film sono liberamente ispirati ai fumetti scritti da Mark Millar e disegnati da Dave Gibbons.
Trama
Dopo un periodo di pace, i Kingsman si troveranno a fronteggiare un nuovo supercattivo che minaccia l’umanità e i Kingsman stessi.
Dopo che il quartier generale di Londra viene raso al suolo, agli agenti segreti non resta che chiedere aiuto al loro corrispettivo americano, gli Statesman, gli unici in grado di dar loro una mano.
Paese che vai, gentlemen che trovi
Dimenticate gli ombrelli, i vestiti su misura e le scarpe Oxford. Questa volta i nostri Kingsman dovranno attraversare l’Oceano dopo che il loro quartier ufficiale viene distrutto e per affrontare il nuovo nemico che minaccia l’umanità, per chiedere aiuto ai colleghi americani: gli Statesman.
Lazo, fucili e alcool la fanno da padrone nel Kentucky, dove ha sede la sede ufficiale dei cugini americani che agli abiti su misura preferiscono il Whiskey.
I dettagli fanno la differenza
Come il primo, anche questo secondo film è ricco di scene di combattimento che sono uno dei punti di forza del film. Ma ciò che lo rende diverso da altri film è sicuramente la cura maniacale per i dettagli che sono studiati fino all’ultimo particolare.
Tutto è perfettamente sincronizzato, sembra quasi una danza perfetta. Ingrediente, non segreto, per valorizzare il tutto è ovviamente il rallenty, che fa gustare ogni movimento, ogni pallottola e ogni pugno. Nonostante sia un film d’azione è supportato da una trama molto curata e ben sviluppata.
Cast
Ovviamente il tutto è stato passibile anche alla scelta degli attori. Infatti oltre ai veterani Colin Firth (Harry), Taron Egerton (Eggsy) e Mark Strong (Merlino) abbiamo anche Channing Tatum (Agente Tequila), Halle Berry (Ginger), Pedro Pascal (Whiskey), Julianne Moore (Poppy), Jeff Bridges (Capo degli Statesman) e infine niente nientepopodimeno che Sir Elton John che interpreta se stesso. Attori azzeccatissimi dalla prima all’ultima parte.
British Humor
Ovviamente il tutto è condito con tonnellate di umorismo. Battute geniali, tempistiche azzeccate e doppisensi rendono il film davvero godibile e divertente. Solo pochissime (2-3) scene sono risultate un po’ morte, nonostante le scelte musicali siano azzeccate per tutto il film mantenendo il ritmo incalzante per quasi tutti i 140 minuti.
Conclusioni
Film è davvero spettacolare, con combattimenti spettacolari e battute altrettanto spettacolari. Devo riconoscere che è un tipo di umorismo che deve piacere, ma a mio gusto personale l’ho trovato davvero geniale.
Ogni cosa al momento giusto, ogni pallottola e ogni battuta. Ci sono molti riferimenti al primo film, col quale è strettamente collegato. Se volete farvi un’idea date un’occhiata al trailer qua sotto.