La Casa di Carta: Itziar Ituño è guarita dal Coronavirus

L’attrice, però, ha anche criticato aspramente le decisioni del governo spagnolo prese per fronteggiare l’emergenza sanitaria

Qualche settimana fa vi avevamo annunciato la positività al COVID-19 di Itziar Ituño, la famosa Lisbona de La Casa di Carta. Oggi la stessa attrice ha voluto tranquillizzare tutti i suoi follower, tramite un’intervista radiofonica, annunciando di aver sconfitto il Coronavirus. L’attrice aveva accusato i primi sintomi sul set della serie Alardea che si stava girando nei Paesi Baschi e dopo il tampone si era messa in quarantena.

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Nel corso dell’intervista a Radio Ciudad l’attrice ha raccontato di aver contratto il virus in forma lieve, ma non si è lasciata sfuggire alcune polemiche nei confronti della gestione dell’emergenza da parte del Governo Spagnolo. Queste le sue parole:

“Ho passato un brutto periodo e il mio compagno ha trascorso 8 giorni in ospedale. Non è solo un’influenza, dà sintomi molto rari, ti fa sentire cose strane. Inizi con una tosse un po’ banale, e il giorno dopo ti svegli con la febbre. Perdi l’olfatto da un giorno all’altro, non senti l’odore o il sapore di nulla. A livello personale mi ha cambiato molto. Questo virus ti costringe a rallentare, ad ascoltare molto il tuo corpo, ad osservarti, a capire bene cosa mangiare.

Mentre sono stata malata ho cercato di cambiare me stessa. Nella mia città ci sono stati molti morti, ho conoscenti i cui parenti non ne sono usciti, ed è stato molto difficile non poter dire addio o fare una sepoltura decente. Mi ha toccato abbastanza da vicino. A livello globale, bisogna imparare la lezione che il pianeta ci sta dando: spero che questo cambierà molte cose e che le persone avranno priorità più chiare, come avere un buon sistema sanitario”.

Queste, invece, le accuse al governo spagnolo:

“Questa non è un’influenza comune e le misure sono arrivate tardi. Non è stata presa sul serio. Qui le persone sono state costrette ad andare a lavorare quando in Italia c’erano già abbastanza morti. Non mi sembra accettabile che per mantenere l’economia la gente venga gettata nella fossa dei leoni. Ci hanno mentito e la situazione reale ci è stata nascosta in modo che il panico non si diffondesse, ma questo vuol dire trattare la popolazione come bambini.

Quando le persone pensano che dia i sintomi dell’influenza e che colpisca solo le persone anziane, si rilassano, ma non è così. Questa è un’altra delle grandi cose che ci hanno nascosto. Ci sono molte persone tra i 40 e i 50 anni in un ospedale attaccate al respiratore. Colpisce non solo il sistema respiratorio, ma anche neurologico. È davvero spaventoso. Avrebbero dovuto dirci tutto questo”.