Alla scuola dell’infanzia e a quella primaria mancano le risorse. Gli insegnanti sono convinti che la creatività sia un’abilità da sviluppare, ma devono vedersela con il sistema scolastico. Hasbro con Play-Doh ha quindi attivato un mix di iniziative che prevede non solo una giornata interamente dedicata e una live chat con degli esperti del settore, ma anche un’indagine tra docenti e genitori che fotografa la situazione attuale e un’iniziativa che supporta le scuole “Perché la creatività forma!”
Anche se oltre 9 docenti su 10 sostengono che la creatività abbia un ruolo di primo piano nella crescita dei bambini, più della metà afferma che, nelle scuole dove insegnano, l’organizzazione e le tecniche didattiche non agevolino l’approccio creativo dei più piccoli. Più dell’80% degli insegnanti intervistati, infatti, vorrebbe che a scuola fosse dedicato più spazio alle attività di gioco libero e creative. A confermarlo anche i genitori: 6 su 10 ritengono che gli istituti scolastici frequentati dai figli prediligano solo in parte la creatività come abilità da coltivare. Ecco quanto emerge da un’indagine svolta da Pepita Onlus per Hasbro e la pasta da modellare Play-Doh a supporto della campagna “La Creatività che Forma”, un mix di azioni volte a stimolare un dibattito e smuovere le coscienze. È con queste premesse che nasce la prima Giornata Nazionale della Creatività: d’ora in poi, il 12 settembre ci si fermerà un attimo per riflettere su quanto la creatività sia importante nella formazione delle generazioni future e per capire insieme come sostenerla.
Sono ben 3325, tra genitori e insegnati, gli italiani coinvolti nella ricerca. Per tutti la creatività nei più piccoli è la capacità di risolvere qualsiasi situazione ricorrendo a soluzioni inedite, producendo e adottando modi di fare e di pensare nuovi e originali. E allora perché non incoraggiarla sin dai primi anni di vita? Ecco l’input che ha ispirato il team creativo di Ciaopeople nella realizzazione di un divertente video emozionale intitolato “Bimbi vs Adulti: sfida a colpi di creatività”. Risate a parte, quello che emerge e fa riflettere è l’approccio totalmente diverso che grandi e piccini hanno con la creatività. Di fronte a una tazzina di caffè evidentemente vuota, gli adulti non vedono altro se non una tazza vuota, mentre i bambini grazie alla loro creatività innata si gustano una cioccolata con zuccherini, una bevanda alla ciliegia o allo zafferano. Vederlo è d’obbligo, soprattutto se si è genitori o insegnanti: apre la mente a un approccio più creativo alla vita quotidiana ed è utilissimo per affrontare al meglio la Giornata Nazionale della Creatività. Soprattutto per sfruttare al massimo la disponibilità di quattro esperti che hanno già dato il loro contribuito con interessanti videoclip esplicativi e che sono pronti a rispondere a ogni quesito sull’argomento: dalle h 12.00 alle h 20.00 di mercoledì 12 settembre, con una live chat sul profilo Facebook Play-Doh, la psicologa Alessandra Basso, le docenti Francesca Oriani e Laura Lesmo, e lo psicoterapeuta Marco Bernardi, chiariscono a chiunque voglia ogni dubbio possibile sul concetto di creatività, per imparare a riconoscere il suo inestimabile valore, valorizzandola e sostenendola con ogni mezzo e in ogni contesto, soprattutto a scuola.
E anche se la maggior parte delle maestre e dei maestri ritiene che la creatività abbia un’origine innata (73%), più della metà afferma che le modalità in cui si svolgono le attività didattiche agevolano mediamente lo sviluppo della creatività dei bambini. Il motivo? Le risorse disponibili non sono sufficienti, come conferma più del 74% del panel. Ed è così che il 94% dei genitori intervistati si augura che l’istituto frequentato dai figli dia più spazio alle attività di manipolazione e gioco libero. È dunque emersa un’esigenza che, dati alla mano, è del tutto condivisa sia da mamma e papà, sia dagli educatori: la creatività tra i bambini non manca e tutti riconoscono il suo inestimabile valore, ma mancano le risorse sufficienti per sostenerla e incentivarla tra i banchi di scuola. La campagna “La Creatività che Forma” e la relativa istituzione della Giornata Nazionale della Creatività rappresentano quindi un passo iniziale alla risoluzione del problema: uno stimolo reale e concreto, oltre che una fucina di idee e soluzioni alla portata di tutti grazie alle varie attività messe in pista, da sfruttare al massimo e tenere bene a mente per gli anni a venire. Garantire ai più piccoli un futuro al di sopra di ogni aspettativa è d’obbligo. E se mancano strumenti e risorse, allora vanno reperiti al più presto e con ogni mezzo!