La Terra di Mezzo – L’Ombra della Guerra – Recensione

Sono passati quasi 3 anni esatti da quando i giocatori di tutto il mondo hanno potuto fare la conoscenza della strana coppia di eroi della terra di mezzo formata da  Talion, il ramingo del cancello nero ed il suo compagno Celebrimbor, lo spettro dell’antico Sire elfico della Seconda Era responsabile della creazione degli anelli del potere. Nonostante nelle fasi iniziali il titolo sviluppato da Monolith aveva fatto sorgere parecchi dubbi sopratutto tra i fan dell’universo tolkieniano che non apprezzavano una storia fuori dal canon della saga, una volta arrivato tra gli scaffali, il titolo si rivelò una piacevole sorpresa, ambientando nell’universo Fantasy del signore degli Anelli quello che alla fine è risultato essere un ottimo prodotto che andava un po’ a pescare dalle meccaniche della serie Batman Arkham e da Assassin’s Creed.

Ben tornati nella Terra di Mezzo

La Terra di Mezzo – l’Ombra della guerra parte dunque esattamente dove ci eravamo lasciati, con Talion e Celebrimbor intenti nella creazione di un nuovo anello del potere che attirerà in breve tempo le attenzioni di Sauron, i suoi Nazgul e soprattutto di Shelob, il ragno in cui si imbatte Frodo nel film Il Ritorno del Re e che qui assume delle sembianze diametralmente opposte al ragno peloso apparso nella pellicola cinematografica (senza mezzi termini è una gnocca esagerata bel lontana dal peloso ragno visto nel film).

La storia principale, pur considerando che si tratta di un racconto non canonico, tenta in tutti i modi di allacciarsi con quanto letto nei libri di Tolkien e quanto visto con la loro trasposizione cinematografica. Fanno quindi la comparsa oltre a Shelob personaggi come il Barlog e luoghi come il Barad-dûr,  oltre al piacevole ritorno di Gollum nuovamente doppiato da Francesco Vairano, voce ufficiale del personaggio (e giusto per ricordarvelo voce di Piton in Harry Potter). Talion e Celebrimbror dopo essersi visti portare via l’anello dalla bellissima Shelob (ed a queste parole il mio pensiero ritorna al ragno del film e per un momento sento un brivido sulla schiena) si fionderanno quindi a capofitto nel tentativo di salvare la città di Minas Ithil prima e alla ricerca di Sauron dopo in una storia in 3 atti che mi ha tenuto incollato allo schermo per quasi 40 ore, accumulate anche grazie alla presenza delle moltissime missioni secondarie. Oltre ai vari capitani da uccidere e agli avamposti da liberare potremo dare che anche uno sguardo più approfondite al passato di Celebrimbor, collezionare i simboli di Ithildin che ci consentiranno di sbloccare equipaggiamenti leggendari.

Un Nemesis System per crearli e nel gioco incatenarli

E’ inutile negare che uno dei migliori motivi della buona riuscita dell’Ombra della Guerra è da attribuire doverosamente al magnifico Nemesis System migliorato ulteriormente dal capitolo precedente. Il Nemesis System ha infatti la capacità di generare randomicamente i nemici andando a crearne sempre differenti ognuno con la propria personalità, con le proprie statistiche, stile di lotta e debolezze. Inoltre ogni volta che sconfiggeremo un Capitano andando ad alterare la catena di comando degli orchi si avrà una effetto diretto sull’ambiente che andrà a modificare la conformazione delle fortezze e l’intera guarnigione. Una volta entrati nel secondo atto della storia tornerà presente l’abilità del reclutamento degli orchi andando ad ampliare ulteriormente le possibilità di interazione con i vari capitani. Sarà infatti possibile far infiltrare un capitano reclutato tra le file nemiche o mandarlo ad uccidere un’altro capitano ma attenzione perché gli orchi hanno una volontà di Ferro e molte volte resisteranno alla nostra possessione o semplicemente aspetteranno il momento più adatto per tradirci e tenderci un’imboscata.

Guida Turistica di Mordor

Inoltrandovi nelle cinque regioni esplorabili di Mordor  non potrete fare a meno di soffermarvi su qualche sporgenza per ammirare il fantastico paesaggio che vi si parerà davanti. Ambientazioni innevate si alterneranno ad altre di stampo quasi tropicale, passando per la fitta foresta di Carnan, il tutto condito da monumenti e fortezze differenti da regione a regione. Nonostante quest’ultime siano molto vaste e ricche di missioni secondarie e collezionabili Talion riuscirà comunque a muoversi rapidamente grazie alla possibilità di cavalcare un Caragor o alle abilità di Celebrimbor come la corsa o l’arrampicata veloce. Abilità che con l’avanzare della storia e con l’acquisizione di punti abilità tramite completamento di missioni secondarie o semplicemente salendo di livello, daranno a Talion parecchi nuovi spunti e capacità di gestire le situazione più difficili, sbloccando letali combo, contrattacchi e la possibilità di convocare diverse creature, tra cui troviamo anche i possenti draghi introdotti in questo secondo capitolo. Un’altra novità del titolo è la possibilità di modificare il proprio armamentario, andando ad equipaggiare oggetti di diverso valore, con diverse statistiche e abilità. Equipaggiamenti che verranno droppati dai capitani uccisi (minacciandoli di morte aumenterà anche il livello dell’equipaggiamento), al termine di alcune missioni o come anticipato raccogliendo tutti i  simboli di Ithildin e andando ad aprire sale nascoste completando poesie in elfico.

Microtransazioni e Online

Prima di concludere occorre spendere qualche riga per parlare del comparto online e delle tanto odiate e criticate microtransazioni (odiate ovunque non solo sull’Ombra della Guerra). All’interno del titolo è infatti presente una componente online che ci permetterà di effettuare Vendette verso un giocatore ucciso e Assalti online alle fortezze di altri giocatori. Il completamento di queste missioni ci premierà con equipaggiamenti o con valuta d’oro spendibile all’interno del mercato per aprire i Forzieri acquistabili appunto anche attraverso microtransazioni. All’interno dei vari forzieri sarà possibile trovare Orchi di livello elevato, Equipaggiamenti leggendari o potenziatori di esperienza. Nonostante l’acquisto dei forzieri consentirà quindi al giocatore di velocizzare l’accumulo di risorse e di ingrandire rapidamente le fila del suo esercito, il loro utilizzo non è assolutamente necessario per il completamento del gioco. Durante la nostra run abbiamo aperto solamente 2 forzieri per testarne il funzionamento, utilizzando la valuta acquisita dalle sfide online. Aggiungo inoltre che in tutta onestà non abbiamo mai sentito il bisogno di acquistare dei potenziamenti visto l’elevato numero di missioni secondarie e collezionabili in grado di far salire Talion di livello o sbloccare punti abilità.

Conclusione

Talion e Celebrimbor sono quindi tornati in grande stile a fare stragi di Uruk. Il nuovo titolo di Monolith prende a piene mani dal suo capitolo precedente tutti gli elementi che avevano consacrato il titolo e li ha migliorati ulteriormente. Nonostante a livello di trama non aggiunga nulla di particolarmente memorabile alla storia della terra di mezzo, il ricco gameplay,  l’elevata longevità ed un Nemesis System in piena forma confermano l’Ombra della Guerra come uno dei migliori titoli di quest’autunno.

La Terra di Mezzo - L'Ombra della Guerra
Pros
Nemesys System
Ambientazione Tolkeniana
Longevo
Graficamente dettagliato e appagante...
Cons
...ma nulla di miracoloso
Alla lunga potrebbe diventare ripetitivo
8.9
Voto