Loki. Il giovane Dio dell’inganno: recensione del libro di Mackenzi Lee
Tra pochissimi giorni debutterà su Disney+ la nuova serie Marvel dedicata a Loki, uno dei villain più amati dell’MCU. Se non state più nella pelle e volete assolutamente riempire i giorni che restano prima dell’inizio della serie tv “Loki. Il giovane Dio dell’inganno” è il libro perfetto. Loki è il protagonista di una storia inedita ma perfettamente coerente con le avventure narrate nei film Marvel. Il Dio dell’inganno della Lee è “in character” con il Loki cinematografico. Il libro può essere tranquillamente considerato un prequel del primo film dedicato a Thor. L’autrice ha siglato un accordo con la casa editrice Disney che prevede la realizzazione di una trilogia antologia dedicata ai più amati personaggi grigi dell’MCU. Dal 1 giugno è disponibile, solo in lingua inglese, il secondo volume dedicato a Gamora e Nebula. Ecco a voi la nostra recensione di “Loki. Il giovane Dio dell’inganno“.
Loki. Il giovane Dio dell’inganno
Editore: Mondadori, collana: Oscar fantastica
Pubblicato: 3 marzo 2020
Pagine: 396 p.
La trama di “Loki. Il giovane Dio dell’inganno”
“Non è ancora giunto il momento di misurarsi con gli Avengers: per ora il giovane Loki è impegnato al massimo delle sue forze per dimostrarsi eroico, mentre tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato. Tutti tranne Amora, l’apprendista maga, che sente Loki come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l’unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Un giorno però Loki e Amora causano la distruzione di uno degli oggetti magici più potenti conservati ad Asgard e lei viene esiliata su un pianeta dove i suoi poteri svaniscono. Privato dell’unica persona che abbia visto la sua magia come un dono piuttosto che una minaccia, Loki scivola sempre più nell’ombra di suo fratello Thor. Ma quando tracce di magia vengono ritrovate sulla Terra e messe in relazione con alcuni omicidi, Odino manderà proprio Loki a scoprire cos’è successo. Mentre si infiltra nella Londra del diciannovesimo secolo, la città di Jack lo Squartatore, Loki intraprenderà una ricerca che va oltre la caccia a un assassino. E finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.” Ecco di seguito la recensione di “Loki. Il giovane Dio dell’inganno“.
La recensione di “Loki. Il giovane Dio dell’inganno” di Mackenzi Lee
Se state cercando un romanzo dedicato ad uno dei villain più iconici di sempre che sia però coerente con le avventure cinematografiche del vostro personaggio del cuore il romanzo di Mackenzi Lee è perfetto per voi.
“Loki. Il giovane Dio dell’inganno” è il primo romanzo di una trilogia antologica di Mackenzi Lee scritta per Marvel. La casa editrice targata Disney ha richiesto all’autrice di realizzare tre volumi dedicati ad uno dei personaggi grigi più amati dell’MCU. Si tratta di storie prequel rispetto a quanto già visto al cinema ma che hanno come protagonisti gli stessi personaggi, con la stessa personalità ed inclinazioni, delle pellicole. I volumi della Lee possono, a detta di Marvel, essere tranquillamente considerati l’universo espanso dell’MCU.
Il primo volume, edito Mondadori, è dedicato a Loki, il Dio dell’inganno. Il romanzo è un fantasy young adult che narra le avventure di un Loki pre prima apparizione cinematografica. Più precisamente Il romanzo è diviso in due parti: il giovane Loki ed un Loki adulto pre primo film di Thor. Come accennato sopra, il Loki, qui raccontato, è esattamente il Loki dei film Marvel (e non quello della mitologia norrena).
Se vi siete sempre chiesti come Loki ha sviluppato la sua gelosia nei confronti del fratello ed il difficile rapporto con il padre in questo romanzo troverete tutte le risposte. In “Loki. Il giovane Dio dell’inganno” viene narrata la discesa del Dio verso il lato oscuro. Loki non sa ancora di non essere il figlio naturale di Odino, ma più volte viene evidenziato come sia diverso sia dal padre che dal fratello, come a voler insinuare nel lettore la consapevolezza che in realtà non sia un Asgardiano: “Thor continuava ad agitarsi e tre- mare avvolto nel suo mantello foderato di pelliccia, ma a Loki non dispiacevano le temperature rigide. Curioso.” Loki, nel romanzo, esiste sia come uomo che come donna, non si identifica in un unico genere. Infatti la tematica gender fluid è una delle principali affrontate dalla Lee. La rappresentazione e la diversità sono due delle grandi protagoniste del volume.
Tra i personaggi che compaiono troviamo Amora, primo amore di Loki. La strega è sempre pronta a difendere e proteggere il giovane Loki anche a costo di subire lei stessa le punizioni che sarebbero spettate all’amico. L’influenza di Amora non è delle migliori per il Dio dell’inganno, anzi la sua vena malvagia viene propio accentuata dalle inclinazioni ribelli dell’amica. Fino a che punto si spingerà Loki pur di rivendicare il suo ruolo ad Asgard e pur di ottenere l’amore di Amora?
Il libro offre diversi spunti riflessivi ed apre la porta a svariate domande: il futuro è già scritto? Siamo noi gli artefici del nostro destino? È concesso il cambiamento? Oppure chi viene designato come il malvagio sarà sempre e solo considerato tale? Infine, Loki è davvero il Dio dell’inganno o è divenuto tale a causa dei pregiudizi?Loki è l’antieroe, un eroe grigio attratto dalla luce ma che tutti identificano come immerso nell’oscurità. Purtroppo per lui nella sua realtà esiste solo il bianco o il nero, le sfumature non vengono contemplate.
CURIOSITÀ: vengono menzionati lo SWORD e lo SHIELD.