Lost in Random: The Eternal Die è un sequel molto più a fuoco dell’originale.
Nonostante le buone critiche a Lost in Random nel 2021, EA ha deciso di non finanziare il sequel, spingendo l’IP nell’oblio. Zoink, studio di sviluppo svedese che l’aveva sviluppato, si è trasformato e si è diviso in due team, Stormteller Games e MoonHood, studio che, sempre quest’anno, ha realizzato The Midnight Walk. Fortunatamente, grazie all’appoggio di Thunderful, Stormteller Games è riuscita a rimettere le mani sul mondo randomico di Altea, cambiando completamente il genere di riferimento. Lost in Random: The Eternal Die è infatti un rogue lite, un genere che ben si sposa con la randomicità del tiro di dadi, è che trova il suo punto di forza in questo inizio d’estate.
Disponibile dal 17 giugno su PlayStation, Xbox, PC e Nintendo Switch per poco meno di venticinque euro, sarà inoltre compreso all’interno dell’abbonamento Xbox Game Pass, arricchendo ancora una volta l’offerta del catalogo del servizio. Dopo circa un mesetto passato all’interno del Tormento, scopriamo insieme pro e contro dell’avventura ciclica di Aleksandra in questa randomica recensione.
Versione testata: PlayStation 5
La discesa di Aleksandra
The Eternal Die riprende dal finale del gioco del 2021, ma non è necessario per forza aver completato l’avventura di Even e Odd per potersi godere a pieno questo nuovo viaggio. Indosseremo i panni della regina Aleksandra, boss finale del capitolo originale che, spogliata di tutti i suoi poteri, scoprirà di essere una mera pedina in un piano più grande. Accompagnata da Fortuna, un fedelissimo dado antropomorfo, Aleksandra cercherà di fermare il malvagio Cavalier Tormento in un viaggio nella sua memoria e nel suo passato.
Narrativamente non c’è nulla di nuovo, ma la storia di Aleksandra funziona. Il riscatto da nemico a eroe della storia, con le motivazioni che l’hanno portata a fare quello che è successo, hanno un peso specifico in ogni dialogo di The Eternal Die.

Il gioco è completamente localizzato in italiano, mentre è doppiato in inglese con performance purtroppo altalentanti. Anche i brani della colonna sonora no nriescono a brillare e non hanno l ostesso impatto del character design già punto di forza del gioco del 2021. Le atmosfere e i personaggi hanno l’estetica distintiva di Zoink, con un enfasi sui difetti corporei che li rende sia inquietanti che adorabili. È evidente ancora una volta l’omaggio all’immaginario di Tim Burton, e molti dei personaggi non giocanti di The Eternal Die non sfigurerebbero in un’opera del regista.
Reliquie, dadi e Bingo
Lato gameplay. The Eternal Die si ispira, neanche troppo velatamente, a Hades. Dal capolavoro di SuperGiant, Stormteller prende non solo il pacing e la struttura a stanze da liberare per proseguire, ma anche l’utilizzo delle armi. Al lancio, il prossimo 17 giugno, nell’arsenale di Aleksandra saranno disponibili quattro armi, per altrettanti stili di gioco. Ogni arma ha poi quattro diversi stili, che potrete sbloccare con la rispettiva valuta e che andranno ad aggiungere abilità passive ed elementali. Aleksandra può poi contare sul lancio di Fortuna che, a seconda del lato, farà un quantitativo di danni annesso. Chiude l’arsenale base una delle quindici carte arma, che sfruttano una barra dell’energia propria e rappresentano a tutti gli effetti una mossa speciale. Di queste se ne può avere massimo una per volta, e potremmo cambiarla in stanze apposite dedicate proprio alle carte. Quello dove il titolo si distingue però, è nell’utilizzo delle reliquie, i premi che ci verranno dati al termine di ogni stanza.

Ogni volta che otterremo una reliquia ci verrà chiesto di posizionarla in una scacchiera, che diventerà via via più amplia. Ogni reliquia ha uno o più colori e, impilando tre colori uguali, aumenteremo quella statistica, spegnendo per sempre quella casella. È più difficile da spiegare che da giocare, perchè tutta la strategia si basa sui molteplici tris che riuscirete a fare prima di cadere sotto i colpi dell’esercito di Tormento. Questo rende ogni run diversa, in base alle reliquie che troverete e alle build che vorrete creare.
Un buon inizio
Come accade sempre più spesso nei rogue lite, ogni run aggiungerà qualcosa a quella successiva, che siano nuovi personaggi, costumi o potenziamenti fissi, che andranno a migliorare le abilità di Aleksandra fino a quando otterrà la sua tanto bramata vendetta su Tormento. The Eternal Die è un perfetto primo rogue lite, capace di essere inizialmente tosto ma che da via via i mezzi al giocatore per superare le difficoltà, sconfiggendo boss apparentemente inamovibili con il giusto equipaggiamento e mindset.



Lost in Random: The Eternal Die è un ottimo sequel che, grazie a delle meccaniche ben pensate, riesce a essere anche meglio del predecessore. Guardando ciò che ha fatto SuperGiant con Hades, Stormteller Games raccoglie l’estetica e la lore del titolo del 2021, espandendoli in una nuova avventura con una nuova (vecchia) protagonista. Se nei futuri aggiornamenti verranno aggiunte anche nuove armi, si limiterà anche uno dei pochi difetti che minano la ripetitività delle battaglie di Aleksandra. Per gli orfani di Hades e per chi sta aspettando il sequel su console, The Eternal Die potrebbe regalarvi una ventina d’ore di divertimento.