LOVE – Il Cane, Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci tornano a stupire
Grazie a Saldapress abbiamo avuto la possibilità di leggere (o meglio ammirare) in anteprima il nuovo capolavoro di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci, nonché quinto capitolo della saga antologica LOVE, Il Cane. Il volume è già disponibile in tutte le librerie, fumetterie e store online e ancora una volta si conferma l’ennesimo gioiello nella collezione.
Come nei libri precedenti, la storia ha al centro le vicende di un animale specifico, in questo caso un mastino, e immerso in un determinato habitat. Non ci sono parole ed è completamente muta – dall’inizio alla fine – ma non per questo meno carica di suggestioni. La dimostrazione lampante che a volte le parole non sono necessarie per rendere grande un racconto.
La storia
L’opera monografica si apre negli aspri territori dell’Australia, dove le più disparate creature vivono in costante lotta per la sopravvivenza. Vediamo serpenti, cani selvatici, canguri, koala e ornitorinchi sfidarsi per tentare di sopravvivere al giorno. In questo microcosmo si inserisce il mastino protagonista, che ha appena perso il proprio padrone in una battuta di caccia. Inizia così il suo viaggio di ritorno verso casa, una breve ma intensa lotta contro animali che – al contrario di lui – non conoscono l’umanità e non si fanno scrupoli nell’attaccare o uccidere. Eppure, nonostante questo, il cane non mancherà di dimostrare sentimenti di amore e solidarietà nei confronti di alcuni esseri più deboli, che nell’aspra selezione naturale, in cui vige la legge del più forte, di sicuro perirebbero.
Un percorso a ritroso che intraprende anche il lettore/osservatore insieme al mastino, dove a parlare sono le splendide tavole realizzate ad acquerello che rendono vivi ed estremamente reali tutti gli altri animali della foresta. È incredibile come, anche nel non detto, la storia ci restituisca tutti i pensieri, le sensazioni, le paure e le ansie del protagonista.
Le tematiche
Leggendo questo graphic novel, ho trovato che uno dei temi emersi si avvicinasse moltissimo al concetto leopardiano di Natura Matrigna, crudele e indifferente ai dolori umani. Una forza oscura, misteriosa e inconoscibile che governa tutte le cose secondo leggi implacabili. Come sosteneva il poeta Giacomo Leopardi attraverso il Dialogo della Natura con l’Islandese, la lotta dell’uomo contro di essa si esaurisce con la morte stessa dell’uomo, che – di fatto – è quello che succede al cacciatore all’inizio della storia. E ancora, nuova enfasi a questa visione pessimistica dell’esistenza viene data nella scena in cui i cani selvatici attaccano il mastino per accaparrarsi la carcassa del suo padrone appena rimasto ucciso. Come Leopardi dice, sempre nel Dialogo:
È fama che sopraggiunsero due leoni, così rifiniti e maceri dall’inedia [nel graphic novel si potrebbero identificare nei cani selvatici], che appena ebbero la forza di mangiarsi quell’islandese [il cacciatore]; come fecero; e presone un poco di ristoro, si tennero in vita per qualche giorno.
Infine, ho trovato commovente quando il cane – in un momento di riposo dalla fuga e dalle asperità del territorio – protegge una mamma ornitorinco dai serpenti; quando se ne va, però, si percepisce l’ansia dell’incertezza del suo destino, con nessuno a tenerla al sicuro. In questo senso, il tema della Natura Matrigna, insensibile verso i sentimenti umani, emerge ancora in maniera preponderante.
Un’interpretazione forse audace, questa, ma che secondo me dà un valore aggiunto alla storia e le conferisce un respiro decisamente epico.
LOVE – Il Cane è, insomma, un volume che vi consigliamo caldamente di recuperare – insieme ai precedenti, se ancora non l’avete fatto -; scoprirete un mondo che vive e pulsa nascosto nei meandri di alcuni dei luoghi più insidiosi della Terra, dove l’uomo perde la sua centralità e la sua vita, come quella delle creature selvagge, è costantemente appesa a un filo.