MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics, La Recensione

MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics

Tra vecchie IP riesumate con remaster o remake, Capcom è sicuramente una, se non la software house più attiva sul mercato videoludico. Dall’ottima saga remake di Resident Evil che ha visto il suo ritorno su console di nuova generazione con tre capitoli o delle varie compilation di Monster Hunter e Ace Attorney, fino a presentarsi questo settembre con l’uscita di Dead Rising Deluxe Remastered, Ace Attorney Investigations Collections e proprio MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics, si vede come la compagnia nipponica ci tenga particolarmente a rispolverare il proprio passato, lucidarlo per bene e riproporlo alle nuove generazioni, nonostante continui comunque a sfornare nel frattempo sequel e nuovi giochi di qualità. Con questa collection, Capcom ci ripropone così sette titoli iconici usciti a cavallo tra il 1993 e il 2000, che dopo averli consumati tra cabinati del bar ed emulatori, sono riuscito finalmente a riviverli anche su PlayStation 5.

Nel pacchetto di questa collection quindi troviamo: X-Men: Children of the Atom (1994), Marvel Super Heroes (1995), X-Men vs. Street Fighter (1996), Marvel Super Heroes vs. Street Fighter (1997), Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes (1998), Marvel vs. Capcom 2: New Age of Heroes (2000) e The Punisher (1993).  Per chi si affacciasse per la prima volta a questi titoli, parliamo specificamente di sei picchiaduro con protagonisti personaggi dal mondo degli X-Men, Street Fighter e altri super eroi provenienti dal mondo Marvel e da altri franchise videoludici di Capcom, che offrono un gameplay in stile Street Fighter 2 e Darkstalkers. Il settimo titolo invece si discosta da questo modus operandi ed è The Punisher, che invece si presenta come un picchiaduro a scorrimento.

MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics
Genere
Picchiaduro, Beat 'em up
Modalità
Single player, multiplayer locale/online
Sviluppato da
Capcom
Editore
Capcom
Piattaforme
PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch, PC
Versione testata su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
8.5
Entrando nel menù iniziale, oltre a poter selezionare il gioco che vorremo, avremo anche la possibilità di modificare diverse impostazioni a nostro piacimento per qualsiasi titolo. Dal grado di difficoltà alla potenza del nostro attacco, la velocità del timer, il numero di round, se attivare la modalità Turbo o Normale e lo sblocco dei personaggi segreti dei vari roster. Inoltre ogni gioco presenterà sia la versione americana, sia quella giapponese del titolo in questione, che differiranno su alcune piccole cose. Andando in ordine cronologico di uscita, il primo titolo sviluppato fu proprio il gioco sul Punitore, che a mio avviso è anche la ciliegina sulla torta di questa collezione, nonché uno dei miei beat ’em up preferiti. Il gioco presenta sei brevi stage in cui sarà possibile vestire i panni di Frank Castle o Nick Fury, dove daremo la caccia a Kingpin.

Il gameplay è lo stesso di altri famosi titoli del genere targati Capcom, come Final Fight e Cadillacs and Dinosaurs, dove saremo in grado di sferrare pugni e calci, raccogliere oggetti contundenti o armi da fuoco da terra da utilizzare contro i vari nemici, oltre ad una mossa speciale che colpirà chiunque nelle vicinanze, ma che toglierà anche un po’ di life points al nostro personaggio. In questa versione, tra l’altro sarà anche possibile utilizzare il rewind, dove con la pressione del tasto L1 potremo riavvolgere indietro il tempo per poter correggere le nostre azioni. Inoltre potremo anche selezionare il livello di difficoltà, i continue disponibili e le vite iniziali.

Il secondo titolo invece ci presenta il primo dei sei picchiaduro classici, ovvero X-Men: Children of the Atom, incentrato solo su un roster di 12 mutanti tra cui Iceman, Tempesta, Ciclope, Colosso e Wolverine e per la prima volta come guest star Akuma di Street Fighter. Il gioco rimarca tantissimo lo stile di Street Fighter II, con un gameplay che riprende i classici tre tipi di pugni e calci, più la mossa speciale e l’Hyper X che si potranno attivare tramite la barra X-Power. Invece Marvel Super Heroes nonostante incarna un gameplay molto simile al suo predecessore, introduce in scena anche altri eroi giocabili del mondo Marvel come Spider-Man, Hulk, Iron-Man e Captain America, ma soprattutto aggiunge una nuova meccanica di gioco che consiste nell’utilizzo delle Gemme dell’Infinito di Thanos, che una volta ottenute permetteranno al nostro personaggio di sfruttare le abilità delle gemme durante il combattimento.

Per la prima volta inoltre sarà possibile utilizzare come personaggi Thanos, Doctor Doom e la guest star di Darkstalker Anita. Con X-Men vs. Street Fighter invece torniamo ai roster divisi tra mutanti e combattenti di Street Fighter II, anche se stavolta troviamo un roster più popolato con 16 personaggi, tra cui le new entry come Gambit, Rogue, Charlie e M. Bison, ed in cui dovremo fermare l’ira di Apocalisse. Questo titolo, inoltre fu il punto di svolta per il franchise della software house nipponica, questo perchè introdusse per la prima volta nel gameplay il sistema di tag team. Infatti, sarà possibile scegliere due personaggi e formare una squadra, dove durante il match, in qualsiasi momento sarà possibile chiamare il nostro compagno a sostituirci, con il combattente in panchina a ricaricare l’energia persa.

Versione testata su PlayStation 5

Inoltre, potremo anche usufruire del nostro tag partner anche per sferrare attacchi combinati ed un potente attacco speciale grazie all’utilizzo della barra dell’Hyper Combo. Seppur il gameplay rimane abbastanza invariato dai precedenti capitoli, il gioco risulta molto più strategico e tattico, in cui calcolare il momento giusto per cambiare il tag partner o usufruire delle mosse speciali risulta veramente importante. Come quarto titolo nel catalogo troviamo Marvel Super Heroes vs. Street Fighter, praticamente un copia e incolla di X-Men vs. Street Fighter, ma che cambia qualche personaggio a roster, con il ritorno di Cap, Spidey, Wolverine e qualche aggiunta come Dan, Dark Sakura, Mech Zangief, Cyber Akuma e il comico Norimaro nella versione nipponica. 

Il penultimo titolo presente è Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes, che anch’esso sfrutta il gameplay vincente dei due precedenti capitoli e aggiunge un terzo compagno casuale che potrà essere chiamato per un determinato numero di volte a darci manforte durante il combattimento. La vera mossa vincente di questo titolo però è il parco lottatori, che per la prima volta presenta volti diversi nella fazione Capcom, sfruttando altri personaggi di diversi giochi della software house di Osaka come Mega Man, Morrigan, Strider Hiryu e Captain Commando. Inoltre come guest star speciali, il titolo offre tantissimi personaggi inediti come Thor, U.S. Agent, Ser Arthur di Ghost’s n Goblins, Michelle Heart, Tong Pooh e Saki Omokane per citarne alcuni.

A chiudere il pacchetto troviamo Marvel vs. Capcom 2: New Age of Heroes, a mio avviso uno dei picchiaduro più belli a cui abbia mai giocato. Con un roster di ben 56 combattenti, il gioco vede presenti tutti i volti dei capitoli precedenti, più new entry come Jill Valentine, Cable, SonSon e Felicia. Il gameplay risulta il medesimo della serie ma con alcune novità, dove in primis si potrà scegliere un partner giocabile in più, formando un terzetto al posto del classico duo. Poi, per ogni personaggio scelto si potrà optare per il tipo di assist e cross-combo grazie a tre diverse opzioni denominate: α, β o γ. In ultimo troviamo il Team Hyper Combo, che permetterà al giocatore di effettuare una devastante Hyper Combo con il trio scelto o effettuarle una di seguito all’altra.

Tecnicamente ancora un gioiello

Dopo aver giocato numerose ore a tutti i capitoli presenti in questa collection, devo dire che trovato il lavoro svolto da Capcom di assoluto valore. Questo perchè la compagnia nipponica non si è limitata a svolgere il compitino confezionando i sette giochi nel pacchetto e via, ma è riuscita ad offrire molto di più. Come scritto precedentemente, ogni titolo presenta due versioni diverse, tantissime opzioni e risulta accessibile a chiunque, grazie anche ad un’ottima modalità tutorial. Ogni gioco tra le altre cose è super curato sull’aspetto dei comandi, dove accedendo al menù del titolo potremo sia vedere le mosse specifiche di ogni personaggio utilizzato, sia un artistico e fantastico manuale d’istruzioni che spiegherà in modo chiaro tutti i comandi.

Il team di sviluppo ha anche semplificato i vari comandi inerenti alle combo e alla mossa speciale per chi si affaccia a questi titoli per la prima volta, che ora saranno eseguibili con la sola pressione di due tasti o uno per la Hyper Combo. Ovviamente questi comandi non saranno permessi nella versione online e competitiva . Online che è disponibile per ogni gioco, dove grazie al Netcode Rollback le partite non soffrono di alcun tipo di problema e si possono affrontare match classificati e amichevoli. A livello grafico invece la compilation non ha subito nessun ritocco, ma nonostante i suoi quasi 30 anni, gli sprite in 2D dei vari personaggi e stage rimangono ancora meravigliosi, come anche la cura dietro ogni easter egg degli stage presenti e mosse dei personaggi presenti in roster, ognuno con i propri poteri e abilità specifiche.

Il gioco inoltre offre anche diverse modalità grafiche, la possibilità di modificare le cornici e utilizzare diversi filtri nostalgici per tutti i gusti.  Anche il comparto sonoro è di ottima fattura, con suoni puliti e più di 200 brani, che possono essere ascoltati in un jukebox dal menù del Museo. Il pacchetto inoltre si fa ancora più ricco se aggiungiamo più di 500 meravigliosi illustrazioni provenienti da tutti i sette i titoli, tra cover, concept art, documenti e tanto altro. Unica vera nota dolente del comparto tecnico è il salvataggio unico, che a mio avviso risulta scomodo visto che il titolo sovrascrive sempre ogni gioco. L’aggiunta di più slot a mio avviso sarebbe stato più duttile e consono.

Una Collection imperdibile per ogni fan

Nel complesso MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics è assolutamente una compilation incredibile ed imperdibile, soprattutto per gli appassionati di picchiaduro e amanti di Street Fighter II e dell’universo Marvel. A parte un prezzo di lancio leggermente alto per dei titoli usciti 30 anni fa, grazie ai suoi sette giochi iconici il divertimento è comunque assicurato, non solo per gli amanti del genere o fan amarcord, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questi giochi, che grazie alle varie semplificazioni del gameplay rende questa collezione assolutamente accessibile a tutte le fasce di età e gamer. La strada intrapresa da Capcom è sicuramente ottima e visto l’annuncio della Capcom Fighting Collection 2 in arrivo nel 2025, possiamo stare certi che se l’impegno e il cuore saranno gli stessi profusi in questa collezione, sarà assolutamente un altro grande successo

MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC. 

MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics
MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics
Pro
Tecnicamente ancora sublime
Il quantitativo di opzioni rende il gioco accessibile a chiunque
Il Museo offre tantissimi contenuti storici sui vari giochi
Contro
Prezzo leggermente alto
L'unico slot di salvataggio è una piccola sbavatura
8.5
Voto