Marvel Zombies: L’intervista a  Brad Winderbaum and Bryan Andrews 

In occasione dell’imminente uscita della serie animata Marvel Zombies, abbiamo avuto modo di intervistare Brad Winderbaum e Bryan Andrews showrunner della serie.

Andrea: La mia prima domanda è per entrambi. Penso che Marvel Zombies sia attualmente il prodotto con cui vi siete presi più libertà nell’intero Marvel Cinematic Universe. Sia per quanto riguarda gli aspetti horror e splatter, sia per quanto riguarda i vari personaggi e le loro interazioni. Volevo sapere se per voi è stato effettivamente così, qual è stata la principale sfida nel bilanciare la giusta quantità di horror e se ci sono stati personaggi che avreste voluto usare ma che non siete riusciti a inserire.

Brad Winderbaum: Direi che ci è stata data davvero molta libertà quando abbiamo realizzato questo show, e anche molta fiducia da parte di Kevin. Sapevamo che doveva essere violento, perché siamo fan del genere zombie e volevamo rendere giustizia a quel genere. Quindi è una storia horror d’avventura senza freni, senza censure. Ma credo che la violenza e l’orrore siano usati in modo molto efficace per servire la drammaticità: sostengono sempre la tensione e il dramma della storia. Sei d’accordo, Bryan?

Bryan Andrews: Assolutamente d’accordo. E per quanto riguarda i personaggi, siamo riusciti a usarne molti che volevamo, quelli che erano effettivamente disponibili nel periodo del MCU da cui parte il nostro episodio. Ma ce ne sono altri che avremmo voluto inserire e per cui semplicemente non c’era tempo: la storia era già troppo grande. Abbiamo raccontato questa trama, ma ci sono elementi laterali che aspettano solo un’altra storia, per scoprire cosa è successo a chi non era presente in questa.


A: Come è successo con Tempesta nella serie What If…?, in questo caso abbiamo Blade Knight, ed è la prima volta che vediamo il personaggio nel Marvel Cinematic Universe, ancora prima del suo debutto in live action.
Come avete affrontato il personaggio? Lo avete scritto come una sorta di avatar di Konshu affinché potesse debuttare ufficialmente come cacciatore di vampiri nel progetto cinematografico?

Brad: Lo abbiamo reso il pugno di Khonshu per non dover seguire i piani del live action. In questo modo è diventato una cosa a sé stante e abbiamo avuto un po’ più di libertà con il personaggio.

Bryan: È stato… ci è piaciuto moltissimo usarlo. Volevamo vederlo in azione. E pensavamo che sarebbe uscito un film live action: non sapevamo che il suo debutto sarebbe avvenuto nella nostra serie, ma è quasi un onore che sia andata così. E adoro che le persone siano così entusiaste di vedere Blade, o almeno Blade Knight. È fantastico.


A: Bryan, ho davvero apprezzato il modo in cui sei riuscito a collegare la serie all’episodio di What If…. Dal momento che molti episodi della serie sono lasciati aperti, avevate già pensato di espandere quell’episodio in una serie dedicata? Ci sono altri episodi della serie What If che pensate potrebbero avere una serie dedicata?

Brad: Voglio dire, credo che ci siano stati molti episodi di cui abbiamo parlato. Purtroppo, a un certo punto avevamo in programma di realizzare una serie su T’Challa Star-Lord, ma dopo la scomparsa di Chadwick Boseman non ne abbiamo mai avuto l’opportunità. Sarebbe stato incredibile. E poi, sai, parliamo spesso dell’episodio western con Shang-Chi e Kate Bishop. Penso che quel mondo sia perfetto per un sacco di divertimento targato MCU. Bryan, altre idee?

Bryan: Ce ne sono alcune, sì. Ce ne sono parecchie che sarebbero state fantastiche. Ma ci sono anche molti episodi che sono rimasti sul tavolo di montaggio, semplicemente non avevamo il tempo di farli. Alcuni di questi sarebbero stati davvero spettacolari. Per esempio volevamo farne uno più in stile Dungeons & Dragons, fantasy, e sarebbe stato incredibile.

Brad: Ricordi quello con Sam Wilson e Yelena? Quello in cui Sam si ritrova in una zona di guerra rocciosa, bloccato nel deserto, con il costume danneggiato, incapace di volare. E c’è un cecchino delle Vedove Nere che si scopre essere Yelena, che lo sta inseguendo.

Bryan: Lei avrebbe dovuto essere una sorta di Winter Soldier, e i due sarebbero finiti per essere cacciati da qualcosa di ancora più terrificante, costretti quindi a unire le forze per sconfiggerlo. Sarebbe stato fantastico perché si trattava solo di sopravvivenza, con pochissimi dialoghi, molto cupo e intenso. Chissà, magari un giorno…”


A: Volevo fare una domanda un po’ da nerd. Non so se l’avete già ufficializzato, spero di non essermelo perso nella serie. Ma avete un numero ufficiale per l’universo zombie? È lo stesso dei fumetti, cioè Terra-2149?

Brad: Non saprei. Dovresti chiederlo a Doctor Strange. [ride]

Bryan: Immagino che il nostro sia leggermente diverso, perché ci rifacciamo all’MCU. Penso che sia un altro. Quindi immagino che là fuori ci sia più di un multiverso zombie, sai, probabilmente più universi, perché ci sono così tante decisioni e varianti possibili. Ma ce ne sono sicuramente alcuni, e probabilmente sono tutti terrificanti.

Brad: Voglio dire, il nostro esperto di continuity interno, Drew Ryber, ha numerato tutti gli universi, inclusi tutti gli show animati, le diverse continuity e dove i vari canoni si incrociano. C’è una lista là fuori che contiene tutti i numeri.


Dopo che gli Avengers sono stati sopraffatti da un’epidemia zombie, un gruppo disperato di sopravvissuti scopre la chiave per eliminare i non morti dotati di superpoteri, attraversando un paesaggio distopico e rischiando la vita per salvare il loro mondo.
 
Nella versione originale il cast vocale comprende, tra gli altri, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Florence Pugh, David Harbour, Tessa Thompson, Simu Liu, Awkwafina, Hailee Steinfeld, Wyatt Russell, Randall Park, Iman Vellani e Dominique Thorne. Marvel Zombies è creata da Bryan Andrews e Zeb Wells. Gli executive producer della serie sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Dana Vasquez-Eberhardt, Bryan Andrews e Zeb Wells, mentre i produttori sono Danielle Costa e Carrie Wassenaar.