Max: The Curse of Brotherhood, Recensione [Switch]

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Press Play (Flashbulb Games) in collaborazione con Stage Clear Studios ci hanno dato l’opportuità di provare la versione di Max: The Curse of Brotherhood, uno dei titoli inizialmente esclusiva XBox One ma che nasconde un’anima tutta portatile.

Trama

La trama del titolo è molto semplice. Max, primogenito di una famiglia è stanco del fratello più piccolo Felix. Un giorno, alla ricerca di come far scomparire il fratello, si imbatte in un metodo alquanto particolare. Eseguito lo stesso Felix viene risucchiato in un mondo alternativo dominato dal villain Mustacho.
Riuscirete dunque ad aiutare Max nel tentativo di salvare il proprio fratellino?

Max: The Curse of Brotherhood
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Gameplay

Il titolo è un ibrido tra i platform più classici e i giochi in cui la fisica la fa da padrone. Ad aiutare Max nelle sue imprese ci sarà un pennarello capace di controllare gli elementi. Avremmo il potere di creare rocce per sollevarci, rami per farne ponti, palle di fuoco per far esplodere i nemici, liane per superare burroni ed infine correnti d’acqua per poterci trasportare velocemente. Come in ogni buon platform il nostro protagonista perderà i sensi dopo un solo colpo. In questo senso gli sviluppatori hanno fatto però un magistrale lavoro riducendo i caricamenti al minimo. Morirete continuamente sensa però subire la frustazione di attese ogni volta che capita.

Max: The Curse of Brotherhood
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Altra nota positiva è il lavoro svolto intorno alla camera. Sempre precisa negli spostamenti in modo da inquadrare ciò che è necessario in quel momento. Il gioco ci terrà incollati per circa 6 ore (6 ore e mezzo se puntate a raccogliere tutti i collezionabili).

Max: The Curse of Brotherhood
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Fin’ora nulla di diverso rispetto alla versione per One. Geniale è però l’implementazione del Touch. Se infatti nella versione normale potete attivare il pennarello con la pressione del grilletto, utilizzando Switch come tablet potrete attivarlo direttamente toccando sullo schermo. Un piccolo dettaglio che rende però il titolo ancora più godibile sulla sua versione portatile.

Max: The Curse of Brotherhood
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Comparto Tecnico

Se c’è qualcosa che ci ha convinto poco di questo Max: The Curse of Brotherhood è sicuramente la resa grafica del titolo. Ovviamente portare un titolo per One su Switch ha i suoi limiti. Nelle scene con più elementi a schermo si nota qualche calo di definizione e fluidità. Gli FPS, in origine 60, scendono sulla console Nintendo a 30 senza limitare particolarmente il gameplay. Per quanto riguarda le Cutscene, invece, il lavoro è davvero notevole, dando allo giocatore l’impressione di star guardando un vero e proprio film d’animazione.

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Conclusioni

Il titolo si dimostra perfetto per la consolle della grande N, cisarebbe piaciuto avere un livello di sfida maggiore, ma per un costo di 14.99 con possibilità di scaricare la demo gratuitamente Max: The Curse of Brotherhood, diventa sicuramente un Must Have della vostra collezione Swtich. Vi divertirete ad ogni sessione ed un volta concluso avrete un’irrefrenabile voglia di tornare a giocarlo.
Un Sì pieno.

 

Qui di seguito il trailer di lancio:

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Fateci sapere se acquisterete Max: The Curse of Brotherhood.
Pros
Divertente
Ottimo porting
Ottimo prezzo
Intuitivo...
Cons
...Forse troppo
Poco definito in spazi aperti
8
Voto