MLEM: Agenzia Spaziale – La Recensione

MLEM: Agenzia Spaziale

MLEM: Agenzia Spaziale vi porta in un viaggio spaziale molto particolare in un universo felino. Tanta aleatorietà rende il gioco davvero godibile?

I gatti sono animali molto curiosi sempre intenti a scoprire cosa c’è intorno a loro. Allora perché non fargli indossare delle tute da astronauti e portarli in giro per lo spazio alla scoperta di nuovi pianeti? Ecco a voi MLEM: Agenzia Spaziale, un gioco da tavolo push your luck del celebre Reiner Knizia, arrivato in Italia grazie ad Asmodee e originariamente edito da Rebel. Per chi non lo sapesse, MLEM è l’onomatopea del suono di un animale che tira fuori la lingua in modo adorabile o buffo, quindi decisamente azzeccato per un gioco che vede degli adorabili gatti come protagonisti.

MLEM: Agenzia Spaziale: unboxing e materiali

MLEM: Agenzia Spaziale presenta una scatola di buone dimensioni per contenere i numerosi componenti di gioco e presenta uno stile davvero unico. Al tatto dà una sensazione quasi gommata ed è magnificamente illustrata con le stesse illustrazioni del gioco curate da Joanna Rzepecka. Tuttavia non abbiamo capito perché i colori dei gatti presenti nella scatola e nel regolamento così come i pianeti stampati nella stessa, siano totalmente diversi da quelli presenti nel gioco vero e proprio. Una volta aperta la scatola, al suo interno sono presenti:

  1. 1 plancia Razzo
  2. 4 segnalini Obiettivo
  3. 64 segnalini Punteggio (20 di valore 1, 20 di valore 3, 12 di valore 5 e 12 di valore 10)
  4. 1 indicatore Razzo
  5. 6 dadi
  6. 1 tappetino Cosmo
  7. 5 plance giocatore in 5 differenti colori
  8. 1 segnalino Fallimento Cosmico
  9. 40 segnalini Astronauta in 5 differenti colori
  10. 20 segnalini Esplorazione della Variante Esplorazione
  11. 20 segnalini Missione Segreta della Variante Missioni Segrete
  12. 5 segnalini UFO, 14 segnalini Spedizione e 1 indicatore UFO della Variante UFO
  13. 1 Regolamento

MLEM: Agenzia Spaziale

Tutto è conservato in un comodo organizer di cartone anch’esso decorato con belle stampe che riprendono il tema del gioco e in utili sacchettini di plastica richiudibile. Poi la prima cosa che salta all’occhio è il bellissimo tappetino in neoprene che presenta un design stupendo e un’ottimo studio delle proporzioni, dei colori e dei disegni per rendere facilmente comprensibile ogni meccanica di gioco. Il resto dei componenti è realizzato prevalentemente in cartoncino spesso molto robusto e resistente, soprattutto quello usato per la plancia Razzo e per le plance Giocatore. I dadi sono invece in plastica, mentre gli indicatori Razzo e UFO sono in legno che dona sempre un tocco premium a tutti i giochi in cui è presente. Il regolamento, infine, è graficamente molto accattivante, presenta numerosi esempi, ma purtroppo le regole, sebbene siano spiegate dettagliatamente, a volte vengono spiegate in maniera troppo complessa e arzigogolata considerando il target del gioco.

Un setup rapido per un viaggio spaziale all’insegna dell’imprevedibilità

MLEM: Agenzia Spaziale, quindi, è un gioco push your luck per 2-5 giocatori di età superiore agli 8 anni e con una durata media dai 30 ai 60 minuti. Con push your luck si intende quella meccanica in cui i giocatori devono decidere se accontentarsi di uno o più risultati ottenuti o rischiare tutto per ottenerne uno più grande. Pertanto è un gioco in cui c’è una forte componente di aleatorietà e fortuna. Il setup di gioco è molto rapido e consiste unicamente nello srotolare il tappetino di gioco e posizionare l’indicatore Razzo e il segnalino Fallimento Cosmico sugli spazi appropriati. Poi, si mettono i segnalini Obiettivo, i segnalini Punteggio, la plancia Razzo e i dadi nelle vicinanze di tutti i giocatori. Infine, si assegna a ciascun giocatore una plancia del colore e del gatto scelto, insieme ai corrispondenti segnalini Astronauta. Si possono aggiungere anche delle varianti, ma le vedremo più avanti.

MLEM: Agenzia Spaziale

Ora ha inizio l’avventura spaziale tanto divertente e “comunitaria” quanto competitiva. Il tappetino mostra un tracciato numerato che rappresenta il viaggio intergalattico da compiere con un razzo insieme agli altri giocatori. Durante il viaggio è possibile incontrare lune, pianeti e addirittura una cometa e una galassia che segnano lo spazio estremo e il livello massimo raggiungibile. In ogni turno il primo giocatore svolge il ruolo di Capitano del razzo con l’arduo compito di portare tutti i giocatori alla fine del tortuoso percorso, a meno che lui o i suoi compagni non decidano di scendere prima. All’inizio, però, ogni giocatore scegliere il proprio gatto astronauta da portare nel viaggio, ognuno con un’abilità unica, e lo posiziona sul razzo in ordine di turno. Il Capitano tira i dadi e decide quali utilizzare per avanzare lungo il tracciato.

MLEM: Agenzia Spaziale

Le abilità dei gatti sono le seguenti:

  1. Permettere di sbarcare uno spazio avanti o indietro rispetto alla posizione attuale del razzo.
  2. Aggiunge un dado di riserva d’emergenza monouso durante la missione.
  3. Spostare il punto di partenza della missione dove c’è l’indicatore satellite, quindi più avanti rispetto al punto iniziale.
  4. Permettere di sbarcare anche dopo il fallimento del lancio di dadi.
  5. Rimuovere un dado dalla riserva della missione al momento del successivo lancio.
  6. Ricevere il doppio dei punti se si sbarca su una Luna
  7. Ricevere il doppio dei punti se si sbarca su un Pianeta
  8. Ricevere il doppio dei punti se si sbarca sullo Spazio Profondo (cometa o galassia)

I dadi utilizzabili sono quelli indicati sulla casella in cui è presente l’indicatore Razzo, quindi più gruppi di dadi con uno stesso risultato consentono di arrivare più lontani nel viaggio, tuttavia una volta utilizzati (tranne quelli con il simbolo del propulsore) i dadi vengono scartati. Più dadi vengono usati, quindi, meno se ne avranno per i viaggi successivi, aumentando la difficoltà. Se dopo lo spostamento del razzo si atterra su una casella con una Luna, un Pianeta o nello spazio estremo, a partire dal capitano i giocatori possono decidere se far scendere o meno i propri astronauti in ordine di turno. Se, tuttavia, nessun numero sul dado corrisponde alla casella di partenza, allora il razzo subisce un’avaria, torna all’inizio del percorso, nessun gatto può scendere e si aumenta di un punto il tracciato fallimento. Tuttavia, chi ha il gatto “paracadute” può scendere sulla casella più vicina se è un Pianeta o una Luna.

Il gioco termina quando un giocatore fa scendere tutti i suoi gatti astronauti o quando il segnalino avaria raggiunge il limite massimo. Alla fine si contano i punti accumulati e vince chi ne possiede di più, in caso di parità vince chi è sceso per primo in un pianeta. Tra i punti extra si contano anche gli eventuali segnalini Obiettivo che vengono ricevuti dal primo giocatore che per esempio ha 4 gatti in 4 pianeti diversi, 2 gatti nello Spazio Profondo, 3 gatti in uno stesso pianeta o 4 gatti in 4 lune diverse.

Le varianti extra

Con l’aggiunta delle Varianti extra, il gioco decolla ancora di più aggiungendo profondità e strategia, e facendo sentire ogni partita come una nuova avventura spaziale più avvincente.

MLEM: Agenzia Spaziale

Ecco le tre Varianti che cambiano il viaggio:

  • Missioni Segrete: ogni giocatore riceve tre missioni segrete che assegnano punti fissi (2, 5, o 10) a fine partita, a seconda di quante riescono a completarne.
  • UFO: un’astronave UFO si aggiunge al mix e ogni turno si muove verso l’inizio del tracciato. Ad aggiungere il brio ci pensano i segnalini UFO che ogni turno stravolgono le regole del gioco, decidendo quanti dadi tirare e quali abilità si possono sfruttare per il viaggio in corso.
  • Esplorazioni: cinque segnalini a forma di razzo vengono posizionati lungo il tracciato, pronti a offrire punti, dadi extra, o addirittura un boost per viaggiare più lontano una volta raggiunti. Ma c’è un colpo di scena: solo il comandante può raccogliere i segnalini punteggio. Quindi, per avere punti extra, bisognerà fare il comandante e guidare l’equipaggio con maestria (o solo molta fortuna).

Semplice, dinamico, ma troppo punitivo

MLEM: Agenzia Spaziale non è un gioco che dà molto spazio alla strategia e alla pianificazione meticolosa (anche se qualche strategia può emergere quando si utilizzano i moduli aggiuntivi). Il gioco, infatti, si basa maggiormente sulle decisioni tattiche o di opportunismo prese sul momento e in maniera molto rapida. Prima si inizia con la scelta dell’astronauta e della relativa abilità speciale e poi si passa alla decisione più importante, ovvero capire quando sbarcare e quando continuare l’avventura. La fortuna gioca un ruolo fondamentale, ma al contempo ai giocatori è dato un buon grado di controllo. Il consiglio è quello di giocarlo in almeno 4-5 giocatori, perché in due giocatori il titolo perde parecchio mordente.

Gli otto gatti astronauti non sono da sottovalutare poiché una corretta scelta nel momento giusto può determinare la vittoria. Allo stesso tempo una scelta errata potrebbe portare a perdere per il resto della partita un determinato gatto utile in altre occasioni. Sebbene, quindi, i felini astronauti possono essere scelti a caso, i giocatori più attenti capiranno rapidamente quali sono utili in situazioni specifiche. In tutto questo essere il Capitano consente di salvarsi prima degli altri e strutturare una determinata strategia, al contempo essere gli ultimi dà più informazioni e permette un po’ di opportunismo. Le posizioni intermedie, invece, possono essere determinanti per il futuro del viaggio spaziale.

Queste interessanti e ingegnose abilità creano anche una sottile interazione tra i giocatori. Qualcuno ha aggiunto il gatto che sposta avanti il punto di partenza? Potrebbe essere una buona missione per aggiungere un raddoppiatore per lo spazio profondo. Tutti gli altri hanno messo in gioco qualche raddoppiatore? Allora conviene colpirli di sorpresa con il gatto che rimuove un dado. Nonostante la semplicità di MLEM, ci sono tanti ragionamenti che si possono fare e colpire da astuzia come farebbe un vero gatto.

MLEM: Agenzia Spaziale

MLEM: Agenzia SpazialeMLEM: Agenzia Spaziale

Tra le altre decisioni intriganti che donano dinamismo al titolo, vi sono anche quelle che deve prendere il Capitano. Per esempio deve scegliere se utilizzare o ignorare interi gruppi di risultati dei dadi, anziché poterli dividere. Più colpi riusciti si ottengono, più ci si può muovere, ma il costo è quello di perdere tutti quei dadi per il resto della missione. A volte ha senso scegliere meno carburante per conservarlo per dopo o per andare in un punto strategico sulla percorso (specialmente quando si usano i moduli opzionali), altre volte invece è meglio andare il più lontano possibile per accaparrare più punti. Le migliori decisioni di movimento non sono sempre evidenti, anche perché il fallimento è dietro l’angolo. Poi deve scegliere se scendere e passare il testimone di Capitano al giocatore subito sotto di lui o proseguire il viaggio, quindi anche in questo caso la scelta dei dadi da usare è fondamentale perché l’eventuale secondo Comandante potrebbe avere più o meno chance di andare più lontano nello spazio.

Il sistema di dadi è solido e curioso. Non usando i classici dadi a sei facce, le probabilità non sono quelle che ci si aspetterebbe. I dadi, infatti, presentano due facce con 2, una faccia con 1, una faccia con 4, una faccia con 3 e una faccia con il simbolo postbruciatore. Proprio quest’ultima, essendo riutilizzabile, complica le cose anche perché non possono essere usati in ogni spazio del tabellone. Tuttavia l’estrema aleatorietà porta a situazioni di stallo a volte molto frustranti e arrivare fino allo spazio profondo non è per nulla semplice. A dire la verità, su circa una decina di partite effettuate nel corso dei nostri test, con un numero vario di giocatori, ci siamo arrivati solo un paio di volte tanto che a un certo punto ci era venuto il dubbio se sbagliassimo qualcosa nelle regole. Invece è proprio la mancanza di una vera e propria strategia nel lancio che rende il movimento parecchio dubbio ed eccessivamente difficoltoso.

Le varianti di gioco, definibili come moduli aggiuntivi, limitano molto il fattore aleatorio perché aumentano la strategia e consentono di gestire informazioni nascoste e puntare a degli obiettivi senza la necessità di seguire obbligatoriamente un canovaccio comune. I giocatori più esperti e più curiosi sicuramente aggiungeranno questi moduli immediatamente, poiché senza il gioco sembra una versione semplificata di un titolo che Reiner Knizia aveva studiato e progettato diversamente. Queste aggiunte spingono anche a proseguire verso lo spazio estremo e permettono anche di raggiungerlo, mentre col gioco base a lungo andare si comprende che l’azzardo non premia praticamente mai.

Conclusioni

In conclusione MLEM: Agenzia Spaziale è esattamente ciò che ci si aspetta da un gioco di Reiner Knizia con un design tanto piacevole quanto il gameplay. Reiner è noto per i suoi giochi complessi e basati su calcoli, ma questo differisce dagli altri perché consiste principalmente nel lanciare dadi, calcolare le probabilità e decidere se rischiare o meno. Essendo, però, un gioco adatto anche alle famiglie e ai bambini, le probabilità non sono difficili da calcolare, e se volete, potete semplicemente divertirvi lanciando i dadi senza pensarci troppo.

Questa varietà si traduce in un’esperienza di gioco diversa in ogni partita, anche perché il sistema di sbarco e la scelta dei gatti da inviare in missione crea divertimento e meccaniche sempre diverse. Questo porta a un mix di gioco semi-cooperativo e competitivo molto affascinante, ma con non pochi problemi nella versione base. Il gioco, infatti, diventa molto più interessante con l’aggiunta delle regole opzionali, poiché ogni modulo aggiunge decisioni intriganti e modi per mitigare i tiri di dadi sfortunati, aumentando l’interattività tra i giocatori.

Infine il legame tra il tema del gioco e le meccaniche è principalmente realizzato attraverso il bellissimo stile artistico curato in ogni dettaglio. Insomma se vi piacciono i giochi di fortuna, specialmente quelli basati sui dadi, amerete MLEM, al contrario se non vi piacciono i giochi di fortuna con alta aleatorietà, sicuramente MLEM non fa per voi. E se non doveste riuscire ad arrivare nello spazio profondo, sappiate che non è colpa vostra, non arrabbiatevi!

MLEM: Agenzia Spaziale
MLEM: Agenzia Spaziale
Pro
Dinamico, divertente e facile da imparare
Qualità dei materiali e delle illustrazioni di alto livello
Le tre varianti aggiuntive sono una vera chicca e migliorano nettamente il gameplay
Contro
Aleatorietà talmente forte che arrivare nei livelli alti del tracciato è praticamente impossibile
Regolamento complesso e confuso in alcuni punti
Si possono creare momenti di stallo dove anche le scelte vengono prese totalmente a caso
7.3
Voto