Monster Hunter Wilds – La Recensione

Monster hunter Wilds

Uno degli aspetti critici di Monster Hunter Wilds che ha creato più preoccupazioni durante la fase di beta riguarda gli aspetti tecnici non proprio esaltanti della versione provata lo scorso Ottobre. Fortunatamente, come promesso da Capcom, la versione finale presenta tutta una serie di accorgimenti ed ottimizzazioni che rendono l’esperienza di gioco fondamentalmente migliore. Innanzitutto bisogna segnalare su console la presenza di ben 3 modalità grafiche, contro le 2 presenti nell’open beta, ovvero la modalità Grafica e quella prestazioni, alla quale si aggiunge una terza modalità bilanciata, che nel nostro caso su PlayStation 5 si è rivelata la scelta migliore, con la possibilità non solo di sfruttare l’uscita video a 120 Hz ma di bloccare il frame rate a 40 fps, un buon compromesso fra resa grafica e fluidità. Nel caso si voglia optare invece per i 60 fps il gioco abbasserà la risoluzione, rendendo il render delle zone in lontananza meno pulito e più impastato (sebbene notevolmente migliore dei risultati durante lo scorso test).

Il colpo d’occhio di Wilds c’è in ogni suo istante, fin dai primi passi nelle Piane ventose, passando poi per la rigogliosa Foresta cremesi, per poi approdare nelle inospitali Scogliere ghiaccioaguzzo e nel Bacino petrolifero. Ogni bioma ha la sua identità caratteristica, e la meccanica del ciclo stagionale cambia nettamente il volto dell’area di gioco, rendendosi decisamente più inospitale. La qualità dei piccoli dettagli rendono ogni zona unica ed estremamente viva e variegata, con scenari ben diversificati anche all’interno della stessa area.

A livello di mostri è stato fatto un ottimo lavoro nel creare delle figure quasi aliene, che si adattassero a questo concetto di mondo sperduto ed inesplorato. Fra tutte le nuove creature il Lala Barina e il Rompopolo sono fra quelli più originali, non solo come design ma anche per quanto riguarda il fight che li accompagna, con il primo, un elegante ragno ballerino, il cui corpo floreale secerne spore paralizzanti, e il Rompopolo, pronto a tormentarvi nei vostri incubi per le sue fattezze inquietanti e la capacità di gonfiare il suo corpo a piacimento e creare dei geyser intorno a lui per allontanare i predatori. Anche la muova razza dei cefalopodi si ritaglia un posto speciale nel cast di Monster Hunter, con il Nu Udra capace di sferrare molteplici attacchi improvvisi grazie ai suoi molti tentacoli e di incendiarsi quando si imbestialisce. In generale anche gli altri predatori regionali regalano bei momenti rendendo i loro scontri abbastanza unici rispetto agli altri mostri, in alcuni casi coinvolgendo meccaniche uniche legate alla territorialità e all’ambiente, come nel caso del Jin Dahaad, il Leviathan che domina la zona ghiacciata. Le uniche perplessità che abbiamo sui mostri presenti in questa versione base del gioco riguardano la presenza di pochi mostri dal livello di minaccia alto e dall’impossibilità di poter riaffrontare, almeno per il momento il boss finale del gioco, facendoci supporre a futuri aggiornamenti anche per quel che riguarda la storia o il suo ritorno come missione evento legata a qualche nuova meccanica di farming non ancora annunciata.

Monster Hunter Wilds è adattato completamente in italiano, doppiaggio compreso, offrendo così un maggior grado di immedesimazione a chi non vuole distrarsi nel leggere i sottotitoli. La qualità del recitato è buona, con la presenza di alcune voci conosciute che danno vita ai teneri Felyne. Per i fan più nostalgici della serie manca lo storico doppiaggio nella lingua di Monster Hunter, un gibberish fatto di farfugliamenti apparentemente senza senso, diventato ormai di diritto uno degli elementi più caratteristici dell’hunting game di Capcom.
Anche le musiche si fanno notare, soprattutto per l’epicità di alcuni temi che accompagnano i nuovi combattimenti, rendendo ogni scontro non solo un piacere per gli occhi ma anche per l’anima.

Sembra che ormai Capcom non ne sbagli più una e con Monster Hunter Wilds riconferma questo trend positivo in questi primi mesi del 2025. Il nuovo capitolo di Monster Hunter riesce a risaltare in ogni suo aspetto proponendo ai giocatori una serie incredibile di novità, dal rinnovato sistema di combattimento ad una storia avvincente e ben più presente, passando per la mappa di gioco open world senza interruzioni, fino alle nuove dinamiche di gioco pensate per intrattenere dopo aver completato l’avventura principale. Monster Hunter Wilds è un’eccellenza del gaming moderno, un distillato di quanto un buon gameplay così raffinato riesca a gettare le basi per un titolo dal potenziale infinito e dal divertimento catturante. Anche dove abbiamo mosso delle perplessità, come sulla distribuzione concentrata del racconto o le scelte relative al cast dei mostri (che siamo sicuro saranno motivo di discussione all’interno della community) il gioco riesce sempre a mostrarci un aspetto positivo e rassicurante, consci del fatto che continuerà ad evolversi nei prossimi mesi, non solo con i futuri Title Update, ma anche grazie all’immancabile espansione che come da copione, riscriverà nuovamente le regole del gioco. Che siate nuovi giocatori o veterani della serie lasciatevi conquistare dal fascino di Monster Hunter Wilds, per vivere quella che con molta probabilità sarà una delle esperienze più esaltanti ed appaganti degli ultimi anni e un buon pretendente al titolo di miglior capitolo della serie.

Monster Hunter Wilds sarà disponibile dal prossimo 28 Febbraio su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Monster hunter Wilds
Monster Hunter Wilds – La Recensione
Pro
Tantissime novità che cambiano volto al gioco e alle sue meccaniche.
Un grande salto in avanti nella serie di Monster Hunter.
L'end game mi terrà occupati per diverso tempo.
La campagna storia cattura tutta l'attenzione su di sé nel Basso Grado...
Contro
Rimandando gran parte delle attività secondarie nella seconda parte del gioco.
La scelta dei mostri al lancio potrebbe non accontentare tutti.
Gestione dell'online un po' confusionaria.
9.2
Voto