La notizia di oggi tratta un argomento molto inusuale per il sito, ma che ha destato molte critiche e ha sollevato parecchie teorie anche curiose. Parliamo della pizza con l’ananas e prima di iniziare a ridere o inveire contro essa, vi dico subito che l’argomento di oggi è la morte del suo inventore.
Nonostante le battute, nonostante le critiche è giusto riferire la scomparsa di Sam Panopoulos all’età di 83 anni. Sam emigrò in Canada dalla Grecia nel 1954, quando aveva 20 anni e raccontava spesso la storia riguardo alla nascita della sua idea. Questo è ciò che raccontò alla Bbc quando la sua idea divenne un must sulle tavole inglesi:
“Eravamo giovani nel settore e stavamo facendo un sacco di esperimenti. I clienti hanno per amare la dolcezza saporita del piatto.”
Tutti credevamo fosse una ricetta hawaiana, ma a quanto pare non è così anche se Panopoulos rivendicò la ricetta solo nel 2010. La prima pizza all’ananas venne preparata nel ristorante The Satellite di Chatham-Kent (Ontario) nel 1962. In quegli anni la pizza era rara, per non dire sconosciuta, in Canada tanto che necessitava andare fino a Detroit per trovare una pizzeria. Panopoulos, dopo aver assaggiato la pizza fatta negli Stati Uniti, decise quindi di riproporla nel proprio ristorante, aggiungendo però l’ananas sciroppato.
La ricetta ufficiale comprende il prosciutto cotto e l’ananas, che stando ai critici meno “critici”, si completano a meraviglia donando alla pizza, che di base è una classica margherita, un po’ di retrogusto dolce e un po’ di salato nello stesso tempo.
Questo piatto aveva subito delle polemiche quando nacque e poi per anni è stato nel centro di dibattiti favorevoli e contrari. Ultimamente anche il presidente islandese, Guoni Johannesson, si è scagliato contro la pizza all’ananas durante un incontro al liceo di Akureyri. Il problema è stato che in questo caso, dopo aver ricevuto una domanda sul tema da un ragazzo, il presidente ha esagerato affermando non solo di essere profondamente contrario alla ricetta, ma che se avesse il potere, proibirebbe l’accoppiata con una legge apposita. Questo ovviamente ha sollevato un accesissimo dibattito anche in rete seguito dall’hashtag #pineapplepizza.
Ci lascia senza dubbio un grande innovatore per nulla apprezzato forse in Italia, ma è da lodare certamente il suo coraggio e la sua inventiva.