Nonostante le apparenze, MultiVersus ha qualcosa da dire
Come ogni gioco del genere, anche MultiVersus sta facendo letteralmente a pugni coi pregiudizi. D’altronde, quando ti getti nella mischia di un brawler ad arene, non puoi fare a meno di essere paragonato al campione dei campioni, titolo che, mai come in quest’ultima generazione, va a Super Smash Bros. Ultimate. Il gioco di Player First Games però sembra avere qualcosa da dire, e lo fa attraverso le iconiche IP di Warner Bros.
Ho provato MultiVersus negli scorsi due giorni grazie alla Closed Alpha e mi ci sono divertito, sebbene ci sia ancora grande margine di miglioramento. Ricordandovi che la Closed Alpha sarà disponibile da oggi al 27 maggio, e sarà seguita da un’Open Beta il prossimo luglio, scopriamo insieme le prime impressioni su MultiVersus.
Versione testata: Xbox Series X
Leviamo subito l’elefante nella stanza, anche perché come già detto, è sicuramente il primo commento quando si affrontano titoli del genere, definiti nel gergo proprio Smash Clones. I richiami a Super Smash Bros sono parecchi, dal valore in danni che si alza e rende più vulnerabili all’essere cacciato fuori, fino all’arena di allenamento che è quasi un’esatta fotocopia di quella dell’ultimo capitolo della serie Nintendo. Similitudini attuate per stessa ammissione del team di sviluppo, e finché funzionano non mi sento di fargliene tanto una colpa.
Nonostante queste similitudini infatti, MultiVersus sembra avere qualcosa di unico da dire, soprattutto nella modalità principale, che vede due squadre da due giocatori sfidarsi e collaborare per raggiungere la vittoria. Tra i personaggi utilizzabili nella Closed Alpha troviamo Batman, Superman, Wonder Woman e Harley Quinn (DC); Shaggy e Velma (Scooby-Doo); Bugs Bunny e Taz il Diavolo della Tasmania (Looney Tunes); Arya Stark (Game of Thrones); Tom & Jerry; Jake the Dog e Finn the Human (Adventure Time); Steven Universe e Garnet (Steven Universe); e la creatura originale Reindog.
Non tutti i personaggi sono disponibili dal primo avvio, e alcuni dovranno essere sbloccati con le monete di gioco, ottenibili con le quest giornaliere o semplicemente partecipando a più scontri possibile. Ogni personaggio ha un livello di maestria, che gli permette di sbloccare dei vantaggi passivi da utilizzare in campo, oltre che elementi estetici come pose di combattimento e emoji. In questi due giorni ho deciso di concentrarmi principalmente su quattro personaggi: Shaggy di Scooby Doo, Finn di Adventure Time, Garnet di Steven Universe e infine Superman.
Ho apprezzato particolarmente quanto ognuno di questi quattro personaggi sia diverso nelle meccaniche, nonostante gli imput restino gli stessi. Finn ad esempio, dovrà raccogliere monete (ottenibili pestando gli avversari) per poter acquistare dei gadget (tra cui BMO) e infliggere ancora più danni. Garnet è in grado di potenziarsi grazie alla musica, mentre Shaggy si lascia travolgere dalla rabbia per aumentare il proprio potere d’attacco. Questi buff tra l’altro sono trasferibili anche sui nostri compagni di squadra, rendendo gli scontri anche più strategici.
Mi è impossibile valutare quanto sia bilanciato il rooster in soli due giorni, ma per il momento non ho incrociato abusi di meccaniche: anche Reindog, che ha la capacità di “afferrare” il compagno a una determinata distanza, impedendogli di cadere fuori dal ring, è gestibile con un buon utilizzo delle proprie capacità. Purtroppo queste belle parole sfumano nelle altre due modalità disponibili (1v1 e tutti contro tutti) dove Multiversus torna a essere un semplice clone con personaggi su licenza.
Lato server non ho sperimentato alcun problema, e sono riuscito a giocare tranquillamente sia con giocatori PC che con possessori di piattaforme PlayStation, il che mi fa ben sperare nel netcode della versione finale. Anche vero che in questi due giorni il titolo è stato reso disponibile solo alla stampa mondiale, quindi si tratta di un giudizio che potrebbe essere rivisto in futuro.
MultiVersus sarà free to play, ma presenterà micro-transazioni come un pass premium stagionale e immagino anche dei bundle per le monete con cui comprare i personaggi. Si tratta però di elementi che dovranno essere valutati in fase di recensione, e che al momento non minano lo svolgimento della Closed Alpha (in cui i due pass sono gratuiti).
La paura di trovarsi davanti solamente un clone scialbo di Smash è rientrata e, nonostante le tante similitudini, il titolo di Player First Games potrebbe essere in grado di dire la sua, soprattutto sulle altre piattaforme e con così tante proprietà intellettuali diverse a disposizione. Incrociamo le dita e speriamo quindi nel multiverso.
MultiVersus sarà disponibile nel corso del 2022 per le console PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S e Xbox One e per PC.