NBA 2K22: La Recensione della versione PlayStation 4 PRO

Visual Concepts e 2K Games tornano con la loro celebre simulazione cestistica

NBA 2K22: Pronti a tornare sui parquet più belli d’America?!

Da giocatore di basket e videogamer, aspettavo NBA 2K22 come un bambino quando vede per la prima volta estasiato il “The Last Shot” di Michael Jordan. Il nuovo simulatore cestistico della celebre saga di 2K Games e Visual Concepts partita nel lontano 1999 su Sega Dreamcast è finalmente sbarcata nelle case di tutti gli amanti della pallacanestro a stelle e strisce. Fin dal 1994 quando vidi per la prima volta una partita dei Chicago Bulls su TMC 2, nutro un amore spasmodico per questo sport.
Che sia su un campo di gioco reale o virtuale la mia passione è rimasta sempre immutabile e proprio in campo videoludico, non manco un titolo di NBA 2K dal 2001 ad oggi. E proprio grazie a 2K Games ho avuto modo di giocare al loro nuovo simulatore cestistico tra schiacciate, spezza caviglie e stoppate ad alta quota su PS4 Pro. Ma sarà riuscita la software house californiana ad alzare ancora l’asticella già ben alta degli scorsi capitoli? Allacciatevi le vostre Air Jordan e preparatevi a scendere in campo. Questa è la recensione di NBA 2K22.

Sicuramente migliorare ogni anno un simulatore sportivo, soprattutto quando è di alta qualità e con enormi aspettative non è mai facile. E tra i miglior pregi di questo NBA 2K22, possiamo trovare sicuramente il gameplay. Visual Concepts quest’anno ha preso ciò che non funzionava nel precedente capitolo e ha deciso di concentrarsi sul perfezionare ogni piccolo particolare inerente ai movimenti di gioco. Ho trovato i contatti, le animazioni e le interazioni con la palla nettamente più consistenti e lineari, soprattutto quando andremo a scontrarci sul muro difensivo. Tali migliorie, a mio modo di vedere portano il gameplay ad un livello di realismo molto più credibile e naturale dei predecessori.

NBA 2k22
Data di uscita
10 Settembre 2021
Sviluppato da
Visual Concepts
Distribuito da
2K Games 2K Sports
Piattaforme
PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch, PC
Il nostro Punteggio
7.5
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Se siete fan accaniti della lega cestistica americana, rimarrete estasiati dalla perfezione e dettagli dei movimenti personali di ogni star. Usare un Kevin Durant, LeBron James o un Luka Doncic sarà ovviamente diverso come per ogni superstar presente nel gioco. Ognuno con i propri movimenti, skills, meccanica di tiro, schiacciate, layup ed esultanze. Quest’anno uno dei dettagli più importanti del gioco sarà la resistenza. Troveremo difatti un gioco nettamente più fisico e ruvido in attacco, dove i difensori faranno spesso sentire il loro fisico e attrito nella marcatura. Saltare l’uomo non sarà per nulla semplice senza l’aiuto di schemi e blocchi dei compagni a meno di non avere tra le mani un Kyrie Irving o Steph Curry a sgusciare tra gli avversari.

Difatti, più terremo la palla tra le mani, più il nostro giocatore perderà lucidità con il rischio di perdere il pallone. Anche cercando continuamente di saltare l’uomo sbattendo sulla difesa, questo porterà ad un affaticamento e una finestra di tiro notevolmente ridotta. Stavolta non basterà muovere i pro stick per saltare l’uomo e andare a schiacciare facilmente, ma dovremo studiare bene i nostri schemi e attacchi. Stavolta ci troveremo difronte una IA difensiva molto più intelligente, capace di raddoppiare velocemente l’uomo e coprire spazi portandoci spesso all’errore.

 

Finalmente è stato premiato il gioco di squadra ai danni del singolo, anche se ovviamente avremo anche giocatori in grado di far la differenza singolarmente. Tra i vari cambiamenti più importanti, troviamo certamente la modalità di tiro. Composta da un arco laterale, in base alle abilità del giocatore sarà più semplice fermare al livello stabilito il riempimento dell’arco. Per esempio segnare un jump shot con Kevin Durant sarà infinitamente più semplice di segnarne uno con Ben Simmons, dove le sue abilità al tiro sono nettamente più basse. In questa situazione, ci troveremo con una finestra di tiro molto più rapida e più difficile da fermare nella tempistica richiesta. Nonostante giochi da parecchi anni, non è stato facile abituarmi al nuovo tipo di tiro. Spesso inizialmente mi sono trovato a fare airball o prendere il ferro prima di prenderci mano. Quindi vi avverto, ci vorrà molta dedizione e pazienza inizialmente.

I comandi, sono pressoché rimasti gli stessi a parte qualche cambiamento, ma ad ogni modo potremo fare sempre un ripasso grazie all’ottimo tutorial. Nel tutorial avremo modo di vedere e testare con mano ogni tipo di meccanica di gioco in modo da prepararci a scendere in campo. Infine, sono state anche aggiornate parecchie animazioni inerenti alle stoppate, al modo di rubare palla e movenze sul campo. Nel complesso, in ambito gameplay, ci troviamo assolutamente davanti ad una simulazione di basket molto realistica.

La mia CARRIERA

Tra le modalità di gioco di NBA 2K22, ogni amante della saga cestistica di 2K aspetta con ansia La mia CARRIERA. Una volta creato il nostro giocatore, che sarà soprannominato MP, sceglieremo quale tra i cinque ruoli fare, la nostra abilità principale (cecchino, regista, dunker e molti altri) e su quali doti atletiche puntare. Partendo dal classico livello base di crescita da noi scelto, avrà inizio la nostra avventura nel mondo professionistico.

Si partirà da un college NCAA a nostra scelta tra quelli disponibili, con il nostro giovane giocatore/youtuber che dovrà portare a termine svariate partite nazionali in modo da alzare le nostre quotazioni al Draft NBA. Inoltre, se non saremo fiduciosi e abbastanza soddisfatti fino a quel punto, potremo partecipare anche al Draft Combine di Chicago per far vedere le nostre abilità fisiche e cestistiche agli allenatori, in modo da alzare la nostra posizione al Draft.

Una volta arrivati nella lega inizierà il nostro percorso per diventare un Hall of Famer, ma ricordatevi che se al college andrà male, correrete il rischio di finire ben presto in G-League prima di giocare in un team NBA. Se tutto andrà bene, in maniera randomica sarete scelti da una delle 30 franchigie americane. Ad esempio, io nella prima run sono stato scelto dagli Orlando Magic e successivamente dai Sacramento Kings.

Quest’anno al posto del quartiere, nella versione current gen del gioco, salperemo sulla Cancha del Mar. Una nave da crociera composta da campi da street basket, negozi di brand famosi, mini giochi, parrucchiere, tatuatore, il facility center della nostra squadra per gli allenamenti, la palestra e il nostro campo personale con bacheca dei trofei e mensole per le nostre scarpe da gioco. Ogni attività sulla nave, servirà per guadagnare punti e monete VC in modo da aumentare le abilità e cartellini del nostro giocatore. Vincere e ottenere buone prestazioni ci garantiranno più VC, alchimia di squadra e fan, aiutando a crescere MP nel corso della sua carriera.

Aumentando la nostra reputazione, avremo possibilità di firmare con brand come Nike, Adidas, Converse o Under Armour per avere le nostre scarpe personali. Inoltre avremo modo anche di firmare altre partership con brand famosi che ci garantiranno introiti per ogni partita o eventi in cui presenzieremo. Tuttavia va detto che grazie alle microtransazioni, avremo la possibilità di raggiungere molto presto un ottimo livello e introiti maggiori, anche se così, a mio modo di vedere andremo a perdere il gusto di affrontare una simulazione più realistica e genuina.

 

Ovviamente tutto ciò è solo il contorno al fulcro principale della modalità, dove dovremo principalmente disputare il classico calendario NBA di 82 partite più ipotetici Playoff con il nostro team e alcune interazioni personali. Nonostante sia abbastanza irrealistico abitare su una crociera in mare aperto per poi affrontare le svariate squadre sparse negli Stati Uniti ogni giorno, l’aspetto della nave con i suoi svariati campi e attività, sono abbastanza carini e curati. Sulla nave, avremo modo di giocare a street basket online in partite 1vs1, 2vs2, 3vs3, in campi con trampolini o nel REC Center.

Ogni partita, che sia di campionato o sulla nave, in base alle nostre prestazioni ci garantirà esperienza e monete virtuali. Raggiungendo il livello max in una stagione con il nostro giocatore, riceveremo un premio speciale dai ragazzi di 2K. Il livello massimo fissato a 40, sarà raggiungibile solo durante una stagione. Dalla seguente, si azzererà e dovremo ripetere il percorso, che una volta raggiunto per quattro stagioni, ci garantirà un super premio.

Il tasto più dolente di questa modalità, vira nettamente sulla narrativa del nostro protagonista. Se nei precedenti giochi, il preludio era ben gestito e ricco di cutscene, in NBA 2K22 ahimè sono stati fatti passi indietro. Stavolta, ho trovato troppa poca interazione e soprattutto un racconto molto scarno e poco ispirato. Un peccato, considerando che questo particolare è uno dei più amati dai fan in questa modalità.

Piatto ricco mi ci ficco

Altre modalità di gioco molto interessanti invece sono la rinnovata Il mio GM, Stagione WNBA, La mia LEGA, La mia LEGA Online, Stagione e Playoff. Nella prima, avremo la possibilità di impersonare un General Manager di una franchigia a nostra scelta e curarne ogni aspetto, dal mercato ai contratti dei giocatori, fino a risolvere ogni lato gestionale di un team cestistico per costruire un team vincente.

Invece nella modalità La mia LEGA, avremo la possibilità di disputare 80 anni con un team, dove avremo il completo controllo su tutti gli aspetti della lega. Nella controparte online, sarà la medesima cosa ma potremo condividerla con i nostri amici sfidandoci in un vero e proprio campionato. Altra ottima opzione sarà la Stagione WNBA, dove potremo scegliere una delle 12 squadre presenti e completare una stagione intera della lega femminile. Infine, troviamo la Stagione e i Playoff, dove avremo la possibilità di giocare un’unica singolare annata.

 

Invece una modalità rimasta praticamente invariata rimane il MyTeam, praticamente l’Ultimate Team reso famoso in FIFA, ma con la palla a spicchi come protagonista. Partiremo sbustando svariati pacchetti gratuiti per formare la colonna vertebrale del nostro team, dove in base alla fortuna potremo trovare carte di giocatori rari, leggende, contratti, divise, ecc…In pratica potremo costruire un fantasy team con giocatori dell’era moderna e passata, per arrivare ad affrontare diverse sfide e altri team online.

Nel MyTeam, troveremo la sezione con le aste per cercare un determinato giocatore a noi utile o a venderlo e la sezione dove possiamo cambiare schemi, formazioni e divise in base a ciò che troveremo nelle bustine. Inoltre le carte giocatori potranno essere migliorate grazie a dei potenziamenti che andranno ad aumentarne le statistiche e abilità. Per esempio potremo trovare Zion Williams ad un livello 80 ma ottenere diversi upgrade per portalo al livello 90. Anche in questo caso, come in La mia CARRIERA, le microtransazioni aiuteranno molto a semplificare la crescita del nostro team. Ma ad ogni modo giocando ai molteplici eventi, in questo caso sarà nettamente più semplice colmare il gap con team costruiti a suon di soldi reali.

In ultimo, tra le modalità disponibili troviamo anche Gioca Ora, dove potremo effettuare partite rapide in single player ed online. Qui avremo modo di giocare amichevoli con tutti team presenti nel gioco, comprese le squadre leggendarie come i Bulls di Jordan, i Bad Boys di Detroit, i Lakers di Kobe e Shaq e tante altre. Immancabile anche il Blacktop dove scenderemo sui campi da street per partite che vanno dagli 1vs1 ai 5vs5 formando la nostra squadra scegliendo qualsiasi star presente nel gioco. Inoltre, qui troveremo NBA Today dove potremo giocare partite in base al vero calendario NBA, con formazioni, schemi e infortuni aggiornati in tempo reale.

Comparto Tecnico e Sonoro

Parlando di grafica, questo capitolo si spinge fin che può in base alle potenzialità dell’hardware. Quando scendiamo sui parquet di NBA 2K22 gli occhi comunque ci brilleranno, soprattutto per chi è veramente stato ad un palazzetto americano. I campi da gioco, i cori, le luci, l’intro dei team e tutto ciò che ne fa da contorno nelle partite NBA, sono veramente ottimi da vedere. Durante le partite troveremo anche intervistatori, replay, interviste ai giocatori durante i timeout, statistiche della partita, cheerleader e pubblicità proprio come se stessimo vedendo una partita alla TV. Ovviamente non poteva mancare anche l’half time report con il trio composto da Shaquille O’Neal, Ernie Johnson e Kenny Smith a farci fare sempre due risate. Durante i caricamenti (molto rapidi tra l’altro), troveremo nuovamente anche la 2K TV. Dove come ogni anno avremo episodi settimanali con interviste a giocatori, musicisti, sviluppatori e trivia inerenti al mondo NBA.

I ragazzi di Visual Concepts su questo campo, hanno fatto veramente un ottimo lavoro, garantendo un gioco iper dettagliato e fedele. Come dicevamo prima, soprattutto le superstar sono praticamente perfette e animate nei minimi dettagli con le loro movenze e stile di gioco. Vedere un’uscita dai blocchi di Curry con conseguente bomba da tre punti, uno step back di James Harden o una schiacciata di Vince Carter, sarà come vederli nella loro controparte reale da quanto realismo e cura abbiano messo gli sviluppatori. Anche online, ora si gioca notevolmente meglio, con meno bug o comportamenti strani di giocatori, evitando cali di frame e partite frammentate.

 

Andando sul comparto audio, troviamo al tavolo di commento i soliti ed ottimi telecronisti americani Kevin Harlan e Greg Anthony che ci gaseranno ad ogni giocata spettacolare. Inoltre al tavolo di commento avremo anche la possibilità di opzionare i commentatori spagnoli. Nonostante per l’audio avremo solo queste due opzioni, tutti i menù e conversazioni legate alla carriera sono sottotitolate ottimamente in lingua italiana. Altra novità, ogni squadra avrà il proprio annunciatore dell’arena, con voci storiche come quella di Tommy Edwards o Mike Walczewski. Invece per quanto riguarda i menù, Visual Concepts ha optato per la semplicità ed un ottimo design che ho trovato molto bello, minimal e poco confusionaro.

Infine ho trovato anche la colonna sonora del gioco di enorme qualità, con artisti come The Game, Travis Scott, Juice Wrld, NAS e molti altri. Ma il punto ancora più forte è che ogni mese i ragazzi di 2K aggiorneranno la playlist sia con artisti emergenti, sia con quelli più famosi. Questo upgrade, andrà sicuramente ad arricchirne ancor di più la qualità già ottima della soundtrack rendendola ancora più longeva nel tempo. Anche per il comparto sonoro, possiamo dire che la software house californiana merita tanti applausi. In NBA 2K22 hanno fatto assolutamente un lavoro monstre che in pochissimi simulatori sportivi possiamo trovare.

Un successo a metà…

Tirando le somme, NBA 2K22 è un buon titolo considerando livello di gameplay e riproposizione realistica di basket. Però, tutto il fantastico lavoro fatto da Visual Concepts rischia di passare in secondo piano se andiamo ad analizzare i difetti di questo capitolo. Le microtransazioni, danneggiano troppo il gioco e sinceramente non ho visto nessun miglioramento in merito nonostante le lamentele dei fan. Già dai primi giorni sfortunatamente si trovavano giocatori online con valutazioni sopra i 90 che portano frustrazione nel trovarseli contro. Soprattutto quando magari hai un giocatore a livello 70 con cui fai fatica perfino a palleggiare. Questo difetto porta il titolo su un piano vicino al pay to win che ai fan del gioco non è mai andata troppo giù. La speranza è di vedere in futuro un matchmaking notevolmente più bilanciato, andando a premiare soprattutto chi si avventura in maniera più realistica al gioco.

Sempre parlando di difetti, anche le stoppate, a livello online sui campi da street, sono troppo irrealistiche. Ci troveremo in partite con gente che farà 20/25 stoppate come se davanti ci trovassimo Godzilla. Sicuramente su questo lato del gioco, si poteva fare meglio, anche se non è detto che gli sviluppatori non aggiustino con una patch questi difetti. Anche la narrativa inerente a La mia CARRIERA, non è degna dei capitoli passati dove abbiamo visto gente come Spike Lee e altri autori curarne l’intro al mondo NBA. Inoltre in questa versione su PS4, la scelta della nave da crociera l’ho vista poco duttile e realistica ad incastrarsi ad una carriera cestistica americana. Virare sul quartiere magari cambiandone aspetto o la città come fatto su next-gen, forse sarebbe stata una scelta migliore.

 

Ad ogni modo come ho scritto precedentemente, ci troviamo comunque di fronte ad un gioco che su PlayStation 4 si spinge fin che può. Un’ottima grafica e gameplay, le molteplici modalità e una soundtrack di altissimo livello, ci confezionano nell’insieme un buon titolo per tutti i fan di basket. Sicuramente si poteva fare di più, ma magari lo sviluppo su due gen differenti ha influito sul lavoro degli sviluppatori. Quindi vale la pena comprare NBA 2K22? La risposta è si. Se siete fan dell’NBA o anche neofiti curiosi, il mio consiglio è quello di giocare questo titolo, che nonostante i difetti rimane pur sempre un gioco molto solido e bello da vedere.

Vi ricordiamo che NBA 2K22 è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC.

NBA 2K22 PS4 PRO
Pro
Gameplay sopraffino
Graficamente Top
Ottima Soundtrack ed in continuo aggiornamento
Comparto Sonoro sontuoso
Contro
La mia CARRIERA a livello narrativo è troppo scarna e priva di interesse
La nave da crociera irrealistica nel contesto NBA
Microtransazioni troppo penalizzanti
7.5
Voto