Ninja Gaiden 4 – La Recensione

Ninja Gaiden 4

Team Ninja e PlatinumGames uniscono le forze per dare vita a Ninja Gaiden 4.

Il 2025 è sicuramente l’anno di Ninja Gaiden. Il remake del secondo capitolo, un nuovo gioco 2D e l’uscita del quarto episodio delle avventure di Ryu Hayabusa hanno riacceso nei fan la “ninja mania”, riportando sulla scena videoludica un genere, quello degli action hack’n’slash, che ultimamente trova sempre meno una sua rappresentanza, prendendo nel tempo una declinazione più vicina a quella dei soulslike, come per esempio è stato per Stellar Blade o Black Myth: Wukong.

Con Ninja Gaiden 4 il Team Ninja punta a dare un colpo di spugna allo scivolone del terzo capitolo della serie, che dopo l’abbandono del suo storico creatore Tomonobu Itagaki (scomparso tristemente proprio in questi giorni) non era riuscito a impressionare il pubblico come i precedenti giochi, parcheggiando in stallo la saga con conseguente perdita di interesse da parte del pubblico. Almeno fino all’Xbox Developer Direct dello scorso gennaio, dove Microsoft ha annunciato in pompa magna il ritorno della serie di Ninja Gaiden, con uno sviluppo condiviso tra Team Ninja e PlatinumGames.

A pochi giorni dalla sua uscita ufficiale su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC, è arrivato il momento di scoprire se il ritorno di Ninja Gaiden è davvero valso l’attesa.

La prima novità che salta all’occhio, fin dal suo annuncio, è il passaggio di testimone nel ruolo di protagonista, in maniera, se vogliamo, analoga a quanto successo con Nero in Devil May Cry 4. In Ninja Gaiden 4 diamo il benvenuto a Yakumo, un giovane ninja del Clan Karasu, un clan nato da una costola di quello Hayabusa, il cui compito è quello di agire nell’ombra e vegliare sulla società preservandola dai pericoli di natura ultraterrena.
Nonostante la sconfitta del terribile Drago Nero avvenuta per mano di Ryu Hayabusa molto tempo prima, le sue spoglie sono rimaste sospese nei cieli di Tokyo, generando un miasma che ha infettato la città e portato a piogge senza fine che ne hanno causato l’allagamento quasi totale. Per liberare Tokyo da questa maledizione, Yakumo si infiltra in una struttura controllata dall’Ordine del Drago con l’obiettivo di individuare e uccidere Seori, una sacerdotessa capace di riportare in vita il Drago Nero, nella speranza di impedirne per sempre il suo ritorno.
Sul punto di compiere l’estremo atto ed assassinare Seori, questa propone a Yakumo un’alternativa, ovvero la distruzione dei sigilli che prevengono la rinascita del Drago per eliminarlo definitivamente. Dubbioso di tali rivelazioni, ma convinto di aver scorto qualcosa nella sacerdotessa, decide di accompagnarla in questa missione suicida, scatenando tutta la furia dell’Ordine del Drago e di Ryu Hayabusa.

Ninja Gaiden 4

Inizia così Ninja Gaiden 4, in una sorta di soft reboot narrativo della serie dopo gli sfortunati esiti del terzo capitolo che, neppure nella sua seconda riedizione, era riuscito a trovare il suo posto nel mondo, distaccandosi fortemente dai precedenti giochi soprattutto nel feeling e nelle atmosfere della serie. Ninja Gaiden 4 tenta invece di unire tradizione e modernità e, nonostante una storia che fa da contorno ed è anche piacevole nel suo insieme (pur non apparendo troppo incisiva), il carico da 90 ce l’ha il suo combat system, che riporta sulle nostre console un action estremamente frenetico ma al tempo stesso molto tecnico, come non se ne vedeva da tempo. L’intento di Team Ninja e PlatinumGames, anche nell’ottica del remake di Ninja Gaiden 2, è stato quello di riprendere quelle atmosfere, quel feeling di un hack’n’slash massiccio nel suo combat system e di riproporlo in maniera evoluta ma senza stravolgimenti. Le differenze ci sono, e le ritroviamo tutte in Yakumo, il protagonista del gioco, che al contrario di Ryu, è un personaggio molto veloce nell’esecuzione delle mosse, estremamente agile e reattivo a ogni situazione.

Saremo sinceri, dopo la fuga di talenti che ha colpito PlatinumGames negli scorsi mesi, un po’ di preoccupazione ci era venuta per lo stato di salute di Ninja Gaiden 4 e di quanto questo avesse influito sul suo sviluppo. Pad alla mano però tutti i nostri dubbi sono stati spazzati via in un lampo, trovandoci di fronte a uno degli action più convincenti e divertenti di questi ultimi anni, confezionato con una cura maniacale e una direzione artistica di altissimo livello.

Ninja Gaiden 4

Yakumo sembra quasi incarnare le qualità migliori dei protagonisti dei titoli di PlatinumGames, e questo si riversa in battaglia nell’uso di svariate tecniche di combattimento. Come da tradizione per Ninja Gaiden abbiamo a disposizione le classiche due tipologie di attacco, leggero e pesante, con la possibilità di lanciare shuriken e mantenere attive le combo anche con i nemici a distanza. Da qua si sviluppa il combat system con un secondo layer di comandi incentrato sull’uso della forma Corvo di Sangue, una tecnica di combattimento speciale sviluppata dal Clan Karasu che permette di eseguire attacchi potenti che consumano un’apposita barra, che a sua volta si ricaricherà con gli attacchi rapidi standard. Questo consente a Yakumo, e a sua volta a noi, di sfruttare nuovi set di combo che si sommano alle tecniche di battaglia standard, stratificando ulteriormente il sistema di combattimento e differenziando oltremodo anche i vari armamentari in nostro possesso. Ninja Gaiden 4 mette subito in chiaro le cose, dimostrandosi un titolo sfacciatamente tecnico anche ai livelli di difficoltà base. Per esempio, le tecniche dedicate alla difesa, come la parata, la schivata e il contrattacco, sono tre azioni diverse e ben distinte che richiedono tempi e modalità di reazione differenti. Qui tutto il know-how di PlatinumGames trova terreno fertile, plasmando Yakumo come un Frankenstein dei loro giochi più riusciti. La schivata, se eseguita perfettamente, richiama il Witch Time di Bayonetta, il contrattacco quello di Raiden in Metal Gear Rising: Revengeance, sebbene in una sua forma molto più immediata e riuscita.
Livello dopo livello, le abilità di Yakumo cresceranno, ci verranno introdotte nuove tecniche che dovremo cercare di concatenare alle altre imparate prima. Uccidendo i nemici guadagneremo i Ninjacoin, che andremo a spendere per apprendere nuove abilità, come combo, mosse o azioni aggiuntive per espandere quelle in nostro possesso, come ad esempio attacchi extra da rilasciare dopo una counter eseguita con perfezione millimetrica. Imparare a usare il Corvo di Sangue diventa quasi vitale, perché non solo ci fornirà un evidente vantaggio in termini di potenziale, ma consentirà di contrastare alcuni attacchi altrimenti imparabili, cosa che ci offrirà un’apertura nella difesa nemica.

Ninja Gaiden 4

Nella nostra missione contro il Drago Nero e il suo esercito demoniaco potremo fare affidamento su quattro equipaggiamenti, ognuno dei quali vanterà una forma secondaria garantita proprio dalla tecnica del Corvo di Sangue. Le Lame Gemelle sono l’arma iniziale, una coppia di letali spade adatte a qualsiasi situazione. Veloci nell’esecuzione delle combo, si fondono insieme in una affilatissima spada lunga in grado di affettare in due anche il più coriaceo dei nemici. La seconda arma sbloccabile è il Fioretto, una spada pensata per lo più per gli scontri 1v1 e la cui caratteristica è quella di colpire con precisione millimetrica a ogni affondo. La sua forma secondaria è la Lancia, che guadagna con la trasformazione maggior raggio d’azione diventando perfetta anche contro gruppi di nemici. Il Bastone, al contrario del Fioretto, è un tipo di arma pensata per gli scontri in mischia, non solo in grado di colpire più nemici contemporaneamente ma anche di tenerli a debita distanza durante le combo, trasformandosi in un Martello a reazione per spappolare i nemici durante le cruente finisher. Chiude il gruppo la Kage-Hiruko, un’arma alquanto particolare e decisamente folle, che utilizza tutta una serie di utensili ninja in un misto fra armi da lancio e corpo a corpo per poi sfoggiare due braccia meccaniche nella forma alternativa, rendendo il tutto ancora più devastante e violento.

Spendendo i punti esperienza ottenuti combattendo sarà possibile sbloccare nuove abilità arma, ampliando ulteriormente il ventaglio di mosse eseguibili in una combo.
Il flow del combattimento è di una fluidità disarmante, la lettura delle mosse dei nemici è garantita da alcuni indicatori a video anche quando questi saranno fuori dalla nostra portata e la reattività di Yakumo è altissima, consentendoci di riprenderci da una caduta e ripartire nel giro di una frazione di secondo. Passare da un’arma a un’altra è immediato e non rovinerà la vostra combo, permettendoci di sperimentare nella creazione di combinazioni e strategie di lotta che possano rendervi più facile la vita, soprattutto ai livelli di difficoltà più estremi. Combattere in Ninja Gaiden 4 provoca un piacere estremo, soprattutto perché il gioco è molto responsivo e, nonostante la frenesia del gameplay, si riesce a imbastire anche le combo più difficili o quelle che richiedono maggiore manualità e che magari coinvolgono azioni avanzate come mezze lune o altro, quasi alla stregua di un picchiaduro. Il feeling dei colpi, sia quelli dati che quelli ricevuti, è fantastico, perché trasmette proprio la sensazione di fisicità dell’impatto, coinvolgendo intrinsecamente il giocatore.

ninja Gaiden 4


E sia nel caso siate alle prime armi o veterani degli stylish hack’n’slash, Ninja Gaiden 4 offre tantissime opzioni di personalizzazione del gameplay e della difficoltà, permettendo a tutti di bilanciare il gioco in base alle proprie capacità ma senza che questo influisca negativamente sui vari equilibri del gioco.
Come immaginerete, o avrete intravisto dai trailer, a un certo punto del gioco prenderemo il controllo anche di Ryu, in una porzione dell’avventura dedicata alla sua backstory. Rispetto a Yakumo, l’esperienza con Ryu Hayabusa è più limitata in termini di possibilità, con la sola Spada del Drago come unica arma a disposizione dell’iconico maestro ninja. Nonostante questo, il gameplay con Ryu rispecchia a pieno quello classico della serie, con tanto di tecniche Ninpo da scatenare contro i nemici.
Ma sarà soltanto una volta concluso il gioco che Ninja Gaiden 4 dà il meglio di sé, sbloccando per intero l’avventura e offrendo nuovi livelli di difficoltà, nuove sfide come i Cimenti (modalità che consente di riaffrontare i boss o i livelli di storia con attivi dei modificatori che li rendono ulteriormente più difficili) e la possibilità di rigiocare le varie missioni della storia nei panni di Ryu. Un’ottima rigiocabilità, soprattutto per gli amanti dei completisti, che desiderano raccogliere tutti i collezionabili e completare tutte le sfide, come le arene del Purgatorio, che il gioco ha da offrirci mettendo alla prova le proprie abilità.

Ninja Gaiden 4

Ninja Gaiden 4 non è solo lo stato dell’arte per quanto riguarda gli stylish action, ma ha da dire la sua anche sotto il profilo tecnico, con una performance da urlo, nel senso buono del termine. In Ninja Gaiden 4 tradizione e tecnologia si fondono, proponendoci una visione cyberpunk di una Tokyo sul baratro della distruzione. Un ammasso di palazzi che si addossano l’un l’altro per sfuggire dal miasma maligno che colpisce i bassifondi, luci e insegne al neon che illuminano le strade ormai deserte della città e strutture tecnologicamente avanzate si scontrano con la tradizione e il folklore giapponese, che ritrova in alcuni stage le sue origini più antiche. Un connubio tenuto insieme dalle atmosfere dark del gioco, che si riversa a schermo con ambientazioni estremamente caratterizzate e ricche di dettagli, introducendo una piccola novità a livello di level design. Questo aspetto intacca anche i nemici, e soprattutto i boss, che pescano a piene mani dall’immaginario folkloristico giapponese, come quello degli Yokai o dei demoni.

Lontani dall’idea di abbracciare una formula open world, Ninja Gaiden 4 offre mappe più articolate che permettono un minimo di esplorazione. Restano di fondo lineari come in passato, senza spezzare i ritmi serrati del gioco, ma offrono anche la possibilità di concedersi delle piccole pause, esplorando nuovi percorsi, magari sulle tracce di qualche cassa rara da aprire o qualche bersaglio delle nuove missioni secondarie, un’ottima occasione per racimolare qualche oggetto extra o Ninjacoin. E per rendere le cose un po’ più movimentate all’interno dei livelli sono state aggiunte della azioni parkur in pieno stile ninja, come la possibilità di “grindare” su tubi e rotaie, camminare sui muri o planare con un deltaplano. Si tratta di inserti platform abbastanza scriptati che però movimentano l’esplorazione rendendola meno statica durante gli spostamenti fra una zona di lotta e l’altra.

Ninja Gaiden 4

Il gioco poi è estremamente pulito, la performance è solidissima a patto di scegliere la modalità prestazioni, che a discapito di una risoluzione leggermente inferiore e una perdita di dettaglio minima, vi garantisce un frame rate stabilissimo (salvo rare occasioni, ma la patch del day one dovrebbe sistemare tutto) in ogni frangente. C’è anche un’opzione pensata per i monitor che supportano i 120 Hz, così da aumentare ulteriormente la stabilità generale. Se proprio dovessimo trovare qualcosa che non va, potremmo citare una telecamera che ogni tanto va aggiustata manualmente per trovare la giusta angolazione e non venire coperta dagli elementi ambientali. Ma siamo ben lontani dai fastidi della visuale di Ninja Gaiden 2, che pure nel remake mostrava certi limiti del tempo.
Tutto è a fuoco: dal design delle armature a quello dei nemici, il gioco è una vera orgia visiva di effetti, fra quelli di lotta, gli ambientali o le numerose esecuzioni di Yakumo che riportano in auge i violenti smembramenti di Ninja Gaiden 2.
Anche le musiche riescono a caricare il giocatore, con tanto di tracce cantate qua e là, che ben si sposano con la frenetica azione splatter di Ninja Gaiden 4, caricandovi di adrenalina e facendovi compagnia durante le sfide più accese. È presente il dual audio per quanto riguarda il doppiaggio (l’intero gioco è adattato nei testi in italiano), anche se vi consigliamo di buttarvi su quello giapponese per un’esperienza più fedele al tipo di gioco.

Ninja Gaiden 4 è uno stylish action come non se ne vedeva da tempo. Se lato storia non convince particolarmente per originalità, pur facendo ottimamente il suo, è sotto il cofano che il gioco di Team Ninja e PlatinumGames brilla come non mai, rappresentando l’eccellenza in un genere, quello degli action hack’n’slash, che sempre più raramente ci delizia con uscite di questo calibro. Ninja Gaiden 4 non è solo bellissimo da vedere, ma soprattutto da giocare, con un gameplay che rasenta la perfezione e un sacco di opzioni e sfide per accontentare il palato di tutti i giocatori. Siamo curiosi di sapere che direzione prenderà il DLC già annunciato e che arriverà il prossimo anno, ma speriamo che questa sia la ripartenza per una serie che ha ancora tantissimo da dire.

Ninja Gaiden 4 sarà disponibile su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC dal prossimo 21 Ottobre.

Ninja Gaiden 4
Ninja Gaiden 4 – La Recensione
Pro
Uno stylish action come non se ne vedeva da tempo!
Gameplay affilato ed azione violentissima.
Performance tecnica solidissima.
Contro
Fra tutti gli aspetti la storia è quello che brilla meno nell'insieme.
La telecamera a volte fa i capricci.
9
Voto