NINJA GAIDEN: Ragebound – La Recensione

NINJA GAIDEN: Ragebound

Bentornato Ninja Gaiden!

Inaspettatamente, il 2025 è diventato l’anno del rilancio di Ninja Gaiden. Lo shadowdrop del remake del secondo capitolo, l’annuncio del nuovo Ninja Gaiden 4 in arrivo questo autunno e un inedito episodio 2D che ci riporta con la mente ai fasti platform della serie. Uscito lo scorso 31 luglio, Ninja Gaiden: Ragebound è un’operazione nostalgia di quelle “doc”, che si affida all’uso di pixel art e chiptune per dare vita a un platform hardcore e frenetico che farà la gioia di chi cerca un titolo impegnativo e sfidante.

E chi meglio del team spagnolo di The Game Kitchen, gli autori della serie di Blasphemous, per dare vita a questo retroprogetto dedicato a Ninja Gaiden?

Ninja Gaiden: Ragebound è una sorta di seguito spin-off delle avventure 2D di Ryu Hayabusa. Infatti, nel gioco controlleremo un altro ninja del villaggio Hayabusa, Kenji Mozu, intento a proteggerlo da un imminente attacco demoniaco che ha sparso morte e distruzione ovunque. Ma Kenji non sarà il solo a imbarcarsi in questa lotta contro il male e dovrà, suo malgrado, fare squadra con Kumori, una kunoichi del Clan del Ragno Nero, sua acerrima rivale. Salvandola da una morte quasi certa, la sua anima si fonderà con il corpo del ninja, ospitandola temporaneamente per collaborare e fermare l’avanzata demoniaca.

NINJA GAIDEN: Ragebound

Questo dà lo spunto alle nuove meccaniche hack’n’slash di Ninja Gaiden: Ragebound, con i due personaggi “fusi” insieme in un gameplay duale che vede i due protagonisti alternarsi all’occorrenza nello stile di gioco, sfruttando al meglio le caratteristiche di entrambi. Se i movimenti sono affidati al corpo di Kenji, il quale può sferrare potenti colpi di katana, schivare e utilizzare una sorta di pogo jump iv versione rotolante che gli permette di rimbalzare su nemici e proiettili aumentando così lo slancio nelle fasi platform, sarà possibile anche usare l’attacco omnidirezionale dei kunai di Kumori e una mossa speciale, chiamata Arte della Furia, che consente di scatenare un potere devastante in grado di eliminare tutti i nemici a schermo o curarci in caso di bisogno, a seconda di quello equipaggiato.

A livello normale, Ninja Gaiden: Ragebound si dimostra un titolo molto interessante, soprattutto sotto il profilo del gameplay e del level design dei vari stage. Ragebound è un platform frenetico e impegnativo, ma mai impossibile anche negli stage più avanzati, dove, anche in caso di sconfitta, basterà rimboccarsi le maniche e giocare d’astuzia per superare i passaggi più ostici, spesso legati ai boss di fine livello o a certe sezioni platform che richiedono precisione millimetrica nella sequenza dei salti. In particolare, durante le partite sarà fondamentale uccidere alcuni nemici “marchiati” da un simbolo blu o rosa (un indicatore visivo che suggerisce con quale arma affrontarli) che ci permetteranno successivamente di eliminare con un solo colpo quelli più corazzati, che normalmente richiederebbero più colpi per essere abbattuti.

NINJA GAIDEN: Ragebound

Dove il sistema di combattimento riesce a esprimersi al meglio è durante le boss fight, che si sottraggono alla caoticità delle sezioni platform per offrire una sfida faccia a faccia più ragionata, dove l’imperativo sarà leggere i movimenti dell’avversario e assimilarne i pattern d’attacco, così da riuscire a decimare la sua barra della salute.
I livelli poi sono pieni di sfide segrete e collezionabili, che in base ai risultati della partita contribuiranno alla valutazione generale dello stage. Gli scarabei raccolti, invece, potranno essere investiti nel negozio di Murasama per comprare talismani e arti segrete aggiuntive da equipaggiare, in modo da renderci ancora più letali.

Abbiamo anche una buona diversificazione di situazioni, con alcuni stage che vi vedranno impegnati alla guida di moto e scooter d’acqua, obbligandovi a essere attenti nella guida per non finire in qualche dirupo o schiantarvi contro una trappola, e al tempo stesso farvi carico dell’eliminazione dei nemici. In alcuni punti potremo addirittura riprendere il controllo di Kumori, o meglio di una sua versione “spettrale”, per alcune sezioni a tempo: una sfida contro il timer per attivare interruttori o aprirci la strada verso nuove zone.

NINJA GAIDEN: Ragebound

Pad alla mano, Ninja Gaiden: Ragebound è un platform riuscitissimo e piacevole da giocare, anche nei contesti più caotici. E, nonostante a schermo ci sia un caos voluto, il gameplay e i controlli risultano sempre chirurgici nell’esecuzione, permettendo un controllo completo del nostro personaggio. Dove però Ragebound cambia volto è una volta finito il gioco e ottenuto l’accesso alla modalità difficile, che mantiene alte le aspettative del nome che porta, trasformando l’esperienza in una sorta di bullet hell, nel quale lo schema comportamentale dei nemici si fa ben più aggressivo, gli attacchi aumentano e le occasioni di sopravvivenza diminuiscono drasticamente. Questa modalità diventa quindi il nuovo obiettivo per i giocatori più sfrontati che, armati di pazienza e sangue freddo, dovranno riaffrontare l’avventura dall’inizio, guadagnandosi oltre all’onore anche un nuovo finale segreto.
Non mancano anche alcuni extra, come le missioni segrete, stage paralleli dalla difficoltà crescente che si sbloccheranno man mano che avanzerete nel gioco, e che anche in questo caso metteranno alla prova le vostre abilità manuali e il vostro self control.

NINJA GAIDEN: Ragebound

Se dal lato del gameplay e del divertimento Ninja Gaiden: Ragebound centra il bersaglio, lo stesso si può dire della sua estetica retrò.
I ragazzi di The Game Kitchen, che con Blasphemous avevano già dimostrato una notevole maestria nell’uso della pixel art, riconfermano qui tutte le loro qualità, realizzando uno stile che guarda ai capitoli 2D della serie ma con un taglio decisamente moderno.
La cura si nota soprattutto nei set di animazioni, estremamente dettagliati e perfetti per un contesto action di questo tipo, così come nei fondali degli stage, ricchi di particolari e valorizzati da una palette cromatica capace di donare profondità pur restando in un ambiente totalmente 2D. Anche il design di personaggi e nemici è interessante e offre una certa varietà, con i secondi, forse per una certa affinità con i lavori precedenti dei dev di Blasphemous, ben più curati per le creature demoniache rispetto a quelle umanoidi.

Alla conduzione della colonna sonora troviamo Sergio de Prado, già audio designer dei due capitoli di Blasphemous, che qui raccoglie la sfida di dare “voce” al gioco con una soundtrack capace di unire tradizione e modernità. Una raccolta di brani che spazia tra chiptune, schitarrate rockeggianti e le delicate melodie dello shamisen, dando vita a una OST sempre coerente e perfettamente a fuoco.

Ninja Gaiden: Ragebound tiene alta la bandiera di questo ritorno della serie, con un platform 2D dal sapore retrò ma estremamente moderno nel gameplay, che nella nostra prova si è dimostrato non solo ricco, ma anche sorprendentemente curato nei minimi dettagli. Dove però il gioco dà il meglio di sé è dopo aver completato la prima run e sbloccato il livello difficile. È lì che Ragebound cambia volto e diventa quel titolo impegnativo che i fan di vecchia data di Ninja Gaiden stavano aspettando, pronto a farvi dannare pur di essere completato ancora una volta.
Il sodalizio tra The Game Kitchen e DotEmu sembra quindi la strada giusta per questa reinterpretazione 2D, e se questo è solo un primo assaggio di Ninja Gaiden, non possiamo che sperare che sia l’inizio di un nuovo corso per la serie.

Ninja Gaiden: Ragebound è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.

NINJA GAIDEN: Ragebound
NINJA GAIDEN: Ragebound – La Recensione
Pro
Artisticamente si viaggia su ottimi livelli.
Splendida reinterpretazione della formula plaftorm di ninja Gaiden.
Sistema di controllo chirurgico nella sua precisione.
Contro
Il livello di sfida si alza all'inverosimile per ottenere il finale segreto.
i contenuti extra potrebbero non bastare a tenere i giocatori più "casual" sul gioco.
8.2
Voto