Nobody Wants to Die, La Recensione

Critical Hit Games debutta con il suo primo titolo videoludico

Nobody Wants to Die

Critical Hit Games porta in scena il suo giallo futuristico dalle tinte hollywoodiane, ecco Nobody Wants to Die

Fin dal suo annuncio a marzo di quest’anno, Nobody Wants to Die mi sorprese parecchio già dal suo primo trailer presentato da Plaion e Critical Hit Games. Da amante dei film polizieschi e dei giochi narrativi dalle tematiche futuristiche/cyberpunk, ovviamente avevo i fari puntati su questo gioco, dato che il team polacco, sembrava aver preso spunto un po’ da opere che amo come Altered Carbon, Blade Runner e Cyberpunk 2077, creando un thriller dark noir con parecchi spunti interessanti. Grazie ad un codice gentilmente offerto da Plaion, non vedevo l’ora di provare questa prima opera della software house di Wrocław, che vi dirò già fin sa subito, mi ha stupito parecchio. Se siete curiosi di scoprire il perchè, ecco di seguito la nostra recensione del gioco.

Una volta iniziato Nobosy Wants to Die, ci ritroveremo subito immersi in una lugubre New York noir-futuristica ambientata nel 2329, dove l’essere umano è arrivato a sviluppare una tecnologia talmente avanzata che permette praticamente la vita eterna. Ma visto che per tutto c’è un costo, figuriamoci per vivere all’infinito! Difatti l’unico modo per ottenerla è potersi permettere un abbonamento molto costoso offerto da una compagnia potentissima, dove una volta effettuato il pagamento, si attiva praticamente una sorta di polizza assicurativa, che garantisce così di trasferire la propria coscienza (icorite) da un corpo ad un altro. E chi non può permetterselo ovviamente donerà la propria custodia, ergo il suo corpo, per la causa.

Nobody Wants to Die
Genere
Adventure/Rompicapo
Modalità
Single player
Sviluppato da
Critical Hit Games
Editore
Plaion
Piattaforme
PlayStation 5, Xbox Series X/S, GeForce Now, Microsoft Windows
Versione testata su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
8
Noi impersoneremo James Karra, un bistrattato detective del Dipartimento per la Mortalità ed amante dei film noir, che si ritrova a combattere tra visioni, pasticche e alcol, il lutto della moglie, il trauma di essere scampato alla morte per un soffio e l’aver cambiato già diverse “custodie”, di cui l’ultima proveniente da un ex tossicodipendente. Dopo esser stato sospeso a tempo indeterminato dal lavoro, James fatica comunque a stare lontano dai guai, così durante una chiamata al suo capo, riesce comunque a convincere quest’ultimo ad affidargli un semplice caso di suicidio altamente confidenziale, in cui bisognerà recuperare l’icorite della vittima e archiviare il tutto rapidamente, a patto però di collaborare in remoto con una nuova agente di polizia, Sara Kai, che non è per niente felice della cosa vista la nomea di James tra i colleghi.

Una volta arrivato sul luogo del misfatto, James scoprirà che il caso è ben più complicato di quel che sembra e che il suicidio di Edward Green, uno dei padri fondatori di questo nuovo sistema, nonché una delle persone più influenti di New York, è solo un pretesto per mascherare qualcosa di molto più grande. Durante la ricerca, James si accorge che dietro a tutto questo si cela un killer esperto, dato che l’icorite di Green è completamente distrutta, cosa che di conseguenza porta alla morte permanente e l’impossibilità di rinascita. Inizierà così la caccia al killer misterioso, dove inquietanti rivelazioni e continui colpi di scena porteranno alla luce un’orribile verità e metteranno in seri guai la reputazione di James.

Il titolo di Critical Hit Games offre un gameplay molto semplice e lineare, dove l’unico compito del giocatore sarà quello di esplorare (non più di tanto) e indagare nelle varie scene del crimine. Oltre a muovere il nostro personaggio, difatti potremo usare diversi strumenti futuristici per analizzare la scena del crimine, come il dispositivo per riavvolgere il tempo, la lampada UV e il visore a raggi X. Per esempio usando il primo, lo strumento più utile nelle indagini, James sarà in grado di riavvolgere il tempo di un determinato momento e ricostruire i fatti avvenuti precedentemente, aprendo nuovi scenari e portando a galla alcuni indizi celati dal luogo del delitto. Oltre a ciò, una volta risolta una scena del crimine, potremo anche creare una mappa virtuale con un dispositivo, per riassumere e collegare tutti gli indizi trovati e arrivare così alla soluzione della scena del crimine in esame.

Nobody Wants to Die

A parte risolvere i puzzle e interagire con alcuni oggetti nelle varie scene del crimine, per quanto concerne il gameplay, troveremo in aggiunta solo alcune scelte cruciali da selezionare nei vari dialoghi, che in base alla nostra scelta, saranno significative per sbloccare uno dei quattro finali disponibili. Nel complesso parliamo di un gameplay molto intuitivo e fin troppo semplice, dove sfortunatamente il tutto risulta troppo lineare e guidato, annullando di fatto qualsiasi livello di difficoltà riservato al giocatore. Ecco, magari lasciare qualche margine di errore, inserire un timing nelle varie risposte, azioni o dare al giocatore la possibilità di sfruttare maggiormente l’istinto, a mio avviso avrebbe sicuramente giovato al gioco.

Se il gameplay può risultare poco coinvolgente, a livello narrativo invece il gioco da il meglio di sé, con una storia che come dicevamo prende spunti da opere come Blade Runner ed Altered Carbon, mixandole con tematiche delicate come la morte, la vita eterna e il transumanesimo. Inoltre ho trovato molto ben gestito anche il ritmo della storia, che non tralascia il suo spirito noir, rallentando e spezzando il racconto nei momenti giusti, tramite i dialoghi tra se e se del protagonista e aumentandone il ritmo nei momenti giusti con fasi adrenaliniche e più concitate. Dare l’opportunità al giocatore su come affrontare e gestire determinate scelte cruciali e soprattutto morali, l’ho trovata sicuramente una scelta azzeccata dal team di sviluppo, perchè oltre a donare rigiocabilità al gioco, fa immergere e coinvolgere molto di più il giocatore in questa storia intricata, rendendolo di fatto così il vero protagonista.

Un comparto tecnico sorprendente

Parlando del comparto tecnico, Nobody Wants to Die sfrutta molto bene il motore grafico dell’Unreal Engine 5, dove su PlayStation 5 si può ammirare una New York futuristica veramente magnifica, fatta di auto volanti, insegne al neon e giganteschi grattacieli. A sfruttarne maggiormente di tutto ciò è sicuramente il lato artistico e l’illuminazione, che sia nei luoghi all’aperto (ovviamente sempre notturni) e sia al chiuso sono resi alla massima potenza. Anche in termini di fluidità, devo dire che il lavoro svolto da Critical Hit Games è stato certosino, come anche la cura sui problemi relativi a bug e glitch, che durante le mie due run non ne ho mai riscontrato uno.

Altro plauso va certamente fatto anche per il comparto audio, dove troviamo una buona colonna sonora dalle sonorità noir che ci accompagnerà ottimamente durante l’avventura e soprattutto l’ottima performance del protagonista James Karra, interpretato ottimamente dal doppiatore Philip Sacramento. Devo dire che ho trovato perfetta la voce del protagonista, rauca, profonda e dura, che a tratti mi ha ricordato il Rorschach di Watchmen e che prende ispirazione dai detective protagonisti dei film noir hollywoodiani. Una delle pecche che ho trovato invece è la mancanza di un salvataggio manuale o la possibilità di rigiocare uno dei capitoli a scelta, cosa che porterà il giocatore a dover rigiocare quattro run per vedere tutti i finali o due run per agguantare il trofeo di platino in caso siate dei cacciatori di trofei, ad ogni modo nulla di  veramente preoccupante.

Nobody Wants to Die

A conti fatti ho trovato il titolo di Critical Hit Games un’ottima avventura narrativa, capace di intrattenere e soprattutto di coinvolgermi nel suo mondo di gioco affascinante. Certo, non parliamo di un titolo dove il gameplay la fa da padrone, ma nonostante faccia solo da contorno ad un contesto narrativo ben scritto, risulta comunque sempre piacevole seppure molto guidato. Se siete amanti della avventure narrative, dei thriller e di un mondo distopico cyberpunk, sono certo che questo titolo faccia al caso vostro e vi coinvolgerà completamente nella storia di James Karra.

Con le sue sole sei ore di gioco per completare una run, che a mio avviso potevano essere un pochino di più, visto che il gioco accellera troppo velocemente nel suo finale, ma che invece potrebbe attirare maggiormente quella larga fetta di giocatori che non amano giochi troppo lunghi e diluiti, ed un prezzo veramente accattivante fissato a 24,99 euro, sono dell’avviso che Nobody Wants to Die sia un gioco adatto a tutti e da non farsi scappare assolutamente. Considerando che questa è la prima opera della software house polacca, beh che dire…la strada intrapresa sembra veramente ottima! Il mio verdetto? Buona la prima!

Nobody Wants to Die è disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S, GeForce Now e Microsoft Windows.

Nobody Wants to Die
Nobody Wants to Die
Pro
Narrativamente coinvolgente
Ottimo comparto grafico, sonoro ed artistico
Il doppiaggio del protagonista assolutamente perfetto
Contro
Gameplay limitante e privo di difficoltà
Troppo breve nella sua durata
Qualche interazione in più non sarebbe stata male
8
Voto