Oculta: la recensione del secondo volume della saga di Maya Motayne
Grazie a Mondadori abbiamo ricevuto una copia del secondo volume della saga A Forgery of Magic di Maya Motayne, Oculta. Dopo un primo libro che mi aveva convito per ambientazione originale e influenze latino-americane ecco il sequel a distanza di 2 anni. Oculta conferma il valore della saga della Motayne e consolida l’autrice nel panorama ya. Intrighi politici, lotte di potere e colpi di scena sono gli elementi chiave di Oculta, oltre all’ulteriore caratterizzazione dei personaggi. Ecco a voi la nostra recensione di Oculta.
Oculta
Edito da Mondadori (31 agosto 2021)
Pagine 384
€ 19,90 cartaceo – € 9,99 ebook
La trama di Oculta
“Sono passati ormai quattro lunghi mesi da quando Finn e il principe Alfie hanno sconfitto l’antico e malvagio potere che minacciava di condurre il regno di Castallan alla rovina. Da allora, entrambi impegnati nelle proprie questioni personali e non, non si sono più visti. Alfie, in qualità di erede al trono di Castallan, è chiamato a occuparsi del delicato vertice con i reali englassiani per negoziare la cessazione delle ostilità e siglare la pace tra i due regni. Finn, da parte sua, sta cercando di godersi l’inedita libertà da Ignacio. Quando, per una serie di avvenimenti inaspettati, fa ritorno a San Cristóbal, Finn scopre che, esattamente come sta accadendo a lei, anche per Alfie le cose non sembrano andare nel modo sperato. Il ragazzo, infatti, rischia di vedere vanificati i propri sforzi. A quanto pare, la misteriosa organizzazione responsabile della morte del fratello del principe è tornata nuovamente alla ribalta e il suo nuovo obiettivo sembra essere il fallimento proprio del vertice politico presieduto dal ragazzo. Ancora una volta, perciò, Finn e Alfie saranno costretti a unire le forze per seguire le tracce dell’assassino e preservare così l’unica possibilità che finalmente Castallan ed Englass trovino la pace. Ma saranno in grado di fermare i loro avversari prima che una nuova guerra minacci il loro regno?”
La recensione di Oculta
Nocturna è stato un dei romanzi rivelazione del 2019. Per trama e prospettive appariva molto simile ad altre saghe fantasy ya, in particolare alla più famosa saga di V.E. Schwab. La trama, in effetti, ben si accorda con quella di A darker shade of magic. Tuttavia la particolarità del romanzo della Motayne sta nell’ambientazione sud americana e nell’utilizzo del lessico spagnolo, stilema poco diffuso nei fantasy ya in cui è la lingua inglese ad avere il dominio.
Nocturna si concludeva con un finale che non lasciava presagire un sequel, la conclusione era dolce amara ma di fatto poneva un punto alla storia. Tuttavia l’autrice ha scelto di perseguire le avventure dei due protagonisti regalandoci una trilogia.
Oculta si apre 4 mesi dopo la conclusione di Nocturna. Finn ha subito le conseguenze maggiori dopo Nocturna, a causa dei tanti morti del volume precedente il suo popolo non ha più fiducia nei regnati. La situazione inoltre non accenna a migliorare dato che una nuova minaccia è pronta a coinvolgere ancora una volta i nostri protagonisti.
Gli intrighi politici e le lotte di potere sono i veri protagonisti di Oculta, grazie o per loro colpa i due ragazzi (Alfie e Finn) sono destinati a rincontrarsi nella capitale. Intrighi sempre più complessi ed affascinanti. Il rapporto tra Alfie e Finn è sempre ben equilibrato: una relazione che cresce man a mano senza picchi improvvisi, una vera storia costruita con i giusti tempi.
La caratterizzazione dei personaggi è ancora più approfondita in questo volume, l’autrice si dedica alla loro crescita, maturazione ed ai loro pensieri più profondi. Persino i personaggi secondari hanno molto spazio a loro dedicato e questo permette di far entrare i lettori ancora di più all’interno della storia.
L’aspetto che continuo a preferire è l’ambientazione latina: le parole in spagnolo e l’atmosfera sud-americana sono uniche e rendono particolare i volumi. L’autrice è riuscita ad inserire la sua personale origine dominicana all’interno della sua storia, fatto lodevole e che mostra l’autenticità dell’intento.
Lo stile di scrittura è molto scorrevole ma mai banale, la narrazione ha un ritmo incalzante ed il volume si divora in un lampo.
I colpi di scena sono tanti, tutti inaspettati ma perfettamente coerenti con la strada che il romanzo ha intrapreso. Il finale è più aperto che mai, a differenza di Nocturna. Ora non ci resta che aspettare il terzo volume già confermato dall’autrice ma la cui data di pubblicazione non è ancora nota. Speriamo di non dover attendere altri due anni per scoprire come si concluderanno le avventure di Alfie e Finn.