Onimusha 2 torna in versione rimasterizzata.
Qualche settimana fa avevamo avuto modo di fare una corposa chiacchierata sulla versione rimasterizzata di Onimusha 2, dopo aver provato in anteprima le prime ore del gioco grazie a Capcom. Ad un mese di distanza siamo nuovamente qua su queste pagine per raccontarvi tutte le novità sul ritorno di questa amatissima serie e di quello che è a tutti agli effetti uno dei capitoli più apprezzati di Onimusha.
Disponibile dal prossimo 23 Maggio su console e PC, Onimusha 2: Samurai’s Destiny è pronto a trasportarvi indietro nel tempo, nello scontro con il demoniaco Oda Nobunaga.
Versione Testata: PlayStation 5
Uno degli aspetti più riusciti di Onimusha 2: Samurai’s Destiny, anche non avendo giocato al capitolo iniziale, è l’accento posto sulla componente narrativa e, in particolar modo il suo taglio cinematografico ispirato al filone asiatico dei film di cappa e spada. Se il primo Onimusha era quasi una sorta di reinterpretazione di Resident Evil ispirato al Giappone feudale, il suo seguito cercava di ritagliarsi un’identità tutta sua. E il risultato fu del tutto centrato in pieno. Onimusha 2 dimostrò di essere migliore dell’originale sotto tutti i punti di vista, a partire proprio dalla storia, che pur riallacciandosi al primo capitolo e alle vicende del samurai Samanosuke (che avremo modo poi di rincontrarlo in Onumusha 3), gettava le basi per una nuova storia e un nuovo protagonista, Jubei, la cui triste storia di vendetta incrocia la strada di quella del redivivo Oda Nobunaga.
Dopo essere stato sconfitto nel primo Onimusha, Nobunaga è scampato alla morte, riuscendo a recuperare le forze e riorganizzare il proprio esercito di demoni per scagliare un nuovo attacco e tentare nuovamente la conquista dell’intero Giappone. Ed è qua che entra in gioco lo sfortunato Jubei dopo che il suo clan è stato decimato dall’orda demoniaca di Nobunaga, la sua sete di vendetta lo porterà ad affrontare gli scagnozzi dell’ex daimyo, con il desiderio di fermarlo una volta per tutte.


Onimusha 2: Samurai’s Destiny segna un notevole passo in avanti rispetto al primo capitolo. Questo suo desiderio di evolversi lo porta a spingere maggiormente uno degli elementi più riusciti del gioco, la narrazione e il modo in cui questa ci viene raccontata. L’ispirazione al genere chambara si fa ancora più evidente grazie alla scelta di affidare il ruolo di Jubei a uno dei volti più celebri e amati del cinema giapponese, Yusaku Matsuda. Figura iconica capace di influenzare intere generazioni di autori di manga e anime, Matsuda torna in “vita” in Onimusha 2, contribuendo a rendere questo capitolo unico e carico di un fascino quasi reale.
Complice anche l’evidente divario grafico dei due giochi, che permette ad Onimusha 2 di godere di una maggior cura dei dettagli ed uno stacco minore fra i filmati e le fasi giocabili. La storia poi prende una deriva più corale, introducendo comprimari e personaggi secondari giocabili, la cui storia e il loro rapporto può essere approfondito interagendo con loro attraverso dei regali, con tanto di finali dedicati che obbligano il giocatore a riprendere in mano l’avventura più volte per scoprire quale sia il loro destino. Questo va arricchire notevolmente l’esperienza rendendola più varia, coinvolgente e, soprattutto, divertente.

Il punto di contatto fra i due capitoli di Onumusha lo ritroviamo nel gameplay. Come nel precedente capitolo anche qua siamo di fronte ad un adventure 3D a camera fissa, soluzione che punta non solo a creare un taglio visivo affascinante, ma ad aggiungere quel pizzico di mistero e sfida, proprio come in Resident Evil, durante l’esplorazione e nelle fasi combattive, generando quel senso di incertezza su quello che ci aspetta, specie nelle location al chiuso. Vengono mantenuti anche gli elementi investigativi e la risoluzione di molti puzzle ed enigmi, cosa che ci porterà spesso e volentieri ad un backtracking abbastanza consistente, nel caso si decida si ritornare sui propri passi per sbloccare nuove aree, magari grazie ad una chiave raccolta altrove o ad un nuovo potere.
Jubei può sfruttare un ricco arsenale per sconfiggere l’esercito di demoni di Nobunaga, come katane, lance, spade a due lame e un potente martello di ferro, ognuna delle quali dotata di un potere elementale, una mossa speciale da utilizzare con parsimonia contro i nemici ma in grado di spazzarli via in un sol colpo. Si può fare anche affidamento su un arco per raggiungere i nemici più distanti o sopraelevati, ma fra le varie armi è quella che risente di più degli influssi della camera fissa, rendendo difficile a volte percepire la posizione dei nemici nello spazio di gioco anche agganciandoli con il sistema di lock.
In questa remastered è stata poi aggiunta la possibilità di “switchare” al volo fra un’arma e l’altra, evitando così di dover passare ogni volta attraverso vari menù solo per impugnare un’arma differente. Una novità abbastanza gradita, che nella sua semplicità rende tutto più naturale e scorrevole riducendo di fatto le interruzioni al gameplay.
Data la sua natura, che avrete modo di scoprire avanzando nel racconto, Jubei può anche trasformarsi in un potente oni, cosa che gli consente di diventare invincibile per qualche secondo scatenandosi in potenti attacchi capaci di fare a fettine anche il demone più coriaceo. I giocatori più abili possono poi sfruttare tecniche avanzate come quella del parry, una parata che se eseguita con il giusto tempismo farà proiettare Jubei sui nemici presenti nell’area, eliminandoli velocemente in successione.
Grazie poi alla possibilità di assorbire le anime dei nemici sconfitti potremo investirle per potenziare il nostro equipaggiamento, rendendo così non solo le armi e gli attacchi speciali più efficienti, ma anche la nostra armatura più resistente agli attacchi nemici.


Ma passiamo ora a parlare delle novità presenti in questa attesa versione rimasterizzata di Onimusha 2: Samurai’s Destiny. Quelle che saltano subito all’occhio sono quelle grafiche, con un comparto grafico interamente restaurato, dai fondali ai modelli dei personaggi, fino all’HUD adesso è tutto in alta risoluzione. È stato poi introdotto il supporto ai 16:9, e adesso è possibile passare dal rapporto video originale con bande nere a quello widescreen direttamente dalle opzioni di gioco. Abbiamo poi tutta una serie di extra per quanto riguarda i contenuti che ricalca quanto visto nelle ultime collection Capcom dedicate ai picchiaduro: bozzetti e materiali grafici originali, la colonna sonora con oltre 40 tracce da godersi attraverso il player integrato e i 3 mini giochi presenti nell’edizione del 2002, qua già sbloccati e giocabili fin da subito accedendo al menù degli extra.
Fra i vari quality of life è stato anche introdotto il salvataggio automatico, un’aggiunta che semplifica e snellisce le partite, consentendoci di ricominciare dal check-point più vicini in caso di game over improvvisi senza preoccuparsi troppo dei progressi fatti. Invece per gli amanti delle sfide impossibili troviamo l’impegnativa modalità Inferno, un nuovo livello di difficoltà che non concede sconti a nessuno e dove anche un singolo colpo subito significa morte istantanea.

Concludiamo con l’aggiunta del doppiaggio originale giapponese, assente nell’edizione Pal originale e che si affianca al voiceover inglese e all’adattamento italiano, già presente fin dalla sua prima uscita.
Il ritorno di Onimusha 2: Samurai’s Destiny è un evento importante perché permette di recuperare uno dei videogiochi simbolo dell’era PlayStation 2 e uno dei capitoli migliori dell’intera serie in attesa del prossimo Onimusha: Way of the Sword. Capcom ormai sa come confezionare le sue remastered e lo fa valorizzandone non solo gli aspetti estetici ma anche quelli contenutistici. Sebbene il gioco in sé non avesse bisogno di grossi stravolgimenti, le varie aggiunte al gameplay o alla difficoltà sono introduzioni che fanno piacere e che non intaccano l’esperienza originale, ma ne rinfrescano certe dinamiche riaccendendo interesse anche a chi l’ha già giocato 23 anni fa. A questo punto sarebbe bello se prima dell’uscita del nuovo capitolo previsto per il 2026, Capcom decidesse di rispolverare anche Onimusha 3, così da ripercorrere la storia della serie e preparare i nuovi giocatori alle avventure che verranno.