Only Murders in the Building – La recensione della stagione 5 senza spoiler

Arrivato alla stagione 5, qual è il vero punto di forza di Only Murders in the Building?

Appuntamento fisso per gli ultimi cinque anni, Only Murders in the Building è quella serie comfort capace di convincere e intrattenere, forte di una formula che funziona e di un cast eccezionale. Uno dei centri quasi perfetti di Hulu e FX, così come The Bear, disponibili da noi in esclusiva su Disney+. Domani, 9 settembre, le indagini di Charles, Mabel e Oliver torneranno per la stagione 5 di Only Murders in the Building e ci terranno compagnia ogni martedì per i prossimi due mesi. Ho visto in anteprima nove episodi (su dieci) di questa stagione 5 e sono pronto a parlarvi della nuova indagine dell’Arconia, limitando al minimo gli spoiler.

Il quinto omicidio nel palazzo

Avevamo lasciato i notri investigatori in pieno festeggiamento per il matrimonio di Oliver (Martin Short) con Loretta (Meryl Streep) fino al ritrovamento del cadavere di Lester (Teddy Coluca) il simpatico portiere dell’Arconia. Chi è stato? E perchè la polizia dice che è una morte accidentale? Nel corso della nuova stagione scopriremo a piccole dosi la verità, in pieno stile Only Murders, con sospetti che si dimostreranno innocenti e altri personaggi insospettabili con segreti nascosti.

Ovviamente prosegue anche la narrazione verticale dedicata ai protagonisti, continuando a spulciarne passato, presente e futuro. Dopo esserci concentrati su Charles (Steve Martin) nella stagione 4, tocca ad Oliver prendere più spazio rispetto ai suoi colleghi. Il tutto dosando i momenti comici con quelli più seri, ed evidenziando ancora una volta la chimica tra i tre.

La formula di Only Murders in the Building funziona. Non si può dire il contrario, perché lo show continua a essere seguito anche se nei dieci episodi cerca di sviare lo spettatore. E quando si ferma, concentrandosi su un personaggio (o sulla vittima) dà le meglio prove di se, riuscendo a far empatizzare lo spettatore con quanto succede a schermo. E questo è un punto di forza da non sottovalutare.

Tra guest star e carte da gioco

Come ogni anno, anche nella stagione 5 di Only Murders in the Building c’è un via vai di guest star notevoli. Da graditi ritorni dal passato fino ai nuovi volti, con Renée Zellweger, Cristoph Waltz e Logan Lerman a guidare le new entry. I tre personaggi sono abbastanza eccentrici e ben delineati da potersi inserire perfettamente nel ricco cast (presente e passato) dello show. I nuovi arrivati si amalgamano al resto del cast, con una Dianne West in splendida forma capace di commuovere e divertire.

Per quanto riguarda il montaggio degli episodi, anche qui siamo stati abituati bene nel corso degli anni, con azzardi tecnici capaci di fare un crescendo ad ogni episodio e lasciando puntualmente con la voglia di vedere il successivo. Tanto della magia di questo crescendo è dovuta dalle musiche e dai riarrangiamenti del tema principale, mischiato all’utilizzo di brani pop o originali creati apposta per lo show. Registicamente il lavoro continua a esser ebuono e in linea con gli scorsi anni, giochi di camera sui protagonisti, e l’utilizzo di set ben collaudati garantiscono il pregevole lavoro visivo senza distrarre troppo lo spettatore da quello che sta accadendo a schermo.

Nonostante sia una formula ormai reiterata in cinque anni, Only Murders in the Building continua a essere un ottimo prodotto. Molto probabilmente per la chimica ormai consolidata dei suoi tre protagonisti, o per la capacità di farti empatizzare con le vittime e di divertire con i personaggi più strambi che si possa concepire. Se vi sono piaciute le scorse stagioni, non avrete problemi ad apprezzare anche questa, anche se c’è quella sensazione che la prossima stagione sia l’ultima che aleggia negli ultimi episodi, e non sono ancora pronto a dire addio all’Arconia.

La stagione 5 di Only Murders in the Building debutterà domani, 9 settembre, in esclusiva su Disney+.