Riuscirete a sopravvivere ai misteri di Paranormasight?
Solitamente i primi mesi dell’anno sono i più ricchi di uscite e anche questo 2023 non ha tradito le aspettative. Fra i vari grandi nomi più o meno attesi, fa capolino il timido Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo, una visual novel a tema horror prodotta da Square Enix che vi trasporterà nei misteri di una storia che affonda le sue radici nel folklore più nero di una Tokyo abitata da inquietanti presenze.
Siamo alla fine degli anni ’80, a Sumida, uno dei tanti quartieri di un Tokyo nel pieno del suo sviluppo economico. Circolano però strane voci a Sumida, risalenti al periodo Edo, quando il distretto ancora si chiamava Honjo. I Sette Misteri di Honjo (che in realtà sono anche di più) sono alcune delle storie che si tramandano nel tempo, racconti avvolti dal mistero, come The Wispering Canal, una leggenda che narra di una strana presenza nel canale di Kinshibori che attirava i pescatori impedendogli di fare ritorno a casa.
Ed è proprio su questi racconti che si sviluppa il gioco, che ci verrà introdotto da un losco storyteller, presentandoci i protagonisti della storia e spiegandoci le “regole” di Paranormasight. Ad aprire le danze saranno Shogo e Yoko, due ragazzi che cercando la verità dietro The Wispering Canal si troveranno ad aver a che fare con entità ben al di sopra della loro immaginazione, scoprendo un elemento che lega insieme tutti i vari misteri di Honjo, ovvero la possibilità di eseguire un rituale della resurrezione.
Ovviamente il prezzo da pagare per poter riportare in vita qualcuno è alto e richiederà il sacrificio di un numero non ben preciso di persone. Shogo si troverà quindi faccia a faccia con la maledizione di The Wispering Canal, ma al tempo stesso otterrà il potere di uccidere qualcuno ogni qualvolta si verifichi la condizione imposta dalla maledizione, rubando così essenza vitale da utilizzare nel rito di resurrezione.
Non scenderemo ulteriormente nel dettaglio perché Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo offre un’interessantissima storia dai risvolti più imprevedibili, ed è proprio l’alone di mistero e suspense che aleggia giocando a questa avventura a tenere incollato il giocatore, che sarà invogliato sempre più a proseguire e a scoprire la verità sul rituale della resurrezione, sui vari misteri di Honjo e su i suoi protagonisti, ognuno dei quali motivato a riportare in vita qualcuno.
La svolta horror dell’avventura, la caratterizzazione dei suoi personaggi o ancora lo sviluppo di un racconto che trae il suo fascino da fatti reali o avvenimenti storici, sono tutti elementi che definiscono un titolo dal forte appeal, in particolar modo per chi ama certe avventure “punta e clicca” di stampo giapponese.
Dopo che avrete affrontato la prima storia di Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo e conosciuto quindi alcuni dei protagonisti della vicenda, così come le leggende urbane che danno vita al gioco, sarete introdotti dallo storyteller al funzionamento dello Story Chart. Chi ha dimestichezza con le visual novel, in particolar modo con le opere di Kotaro Uchikoshi (la trilogia di Zero Escape o la serie di AI: The Somnium Files) ritroverà diverse similitudini con la Flow Chart, una timeline nella quale si svolgono, sviluppano e diramano le varie storie permettendo al giocatore di avere non solo un quadro generale degli eventi ma gli concede la possibilità di tornare sui suoi passi ed effettuare nuove scelte, che faranno progredire la storia in altri rami narrativi.
La Story Chart rompe così lo schema lineare del racconto dando al giocatore piena libertà nell’affrontare il gioco nell’ordine che più preferisce. Talvolta i nostri progressi verranno interrotti per mancanza di informazioni utili che ci possano aiutare ad andare avanti, e solo visitando le altre storie grazie allo Story Chart saremo in grado di ottenere i pezzi che mancano.
A supporto dello Story Chart troviamo quindi tutto un sistema di risposte multiple, che a seconda del caso apriranno nuovi percorsi o ancora determinate situazioni che faranno “triggerare” certi eventi altrimenti preclusi. E qua Paranormasight tira fuori una verve pari ad un puzzle game, spingendo il giocatore a riflettere e a mettere insieme tutte le informazioni ottenute per trovare una soluzione per sbloccare certe situazioni che potrebbero portarci ad una morte certa.
Un altro elemento che abbiamo apprezzato molto di Paranormasight è il buon bilanciamento fra racconto ed esplorazione, e proprio quest’ultima aiuta a rendere meno statica l’avventura, introducendo una serie di panoramiche a 360° da controllare nella loro interezza alla ricerca di qualche elemento che possa aiutarci nelle indagini o che sblocchi delle linee di dialogo durante i numerosi confronti che saremo tenuti a sostenere con gli altri protagonisti del gioco.
Abbiamo avuto modo di giocare a Paranormasight su Nintendo Switch, e in questo caso la console Nintendo si è rivelata la piattaforma perfetta sulla quale affrontare questa nuova avventura targata Square Enix. E tutto questo grazie al pieno supporto del touch screen in modalità portatile, che rende la navigazione semplice ed intuitiva rispetto ai controlli tramite pad, letteralmente a portata di dito. Basterà un tocco per selezionare un punto di interesse, avanzare un dialogo o muovere la visuale, così come spostarsi nei menù per interagire con le varie schede informative, fondamentali per espandere le nostre conoscenze sul mondo di Paranormasight.
La portabilità è un valore aggiunto non da poco per una visual novel di questo tipo, che diventa maggiormente fruibile se affrontata in comodità, magari su un divano o stesi a letto, come ci è capitato di fare.
Nel campo delle visual novel Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo è un gioiellino, e pure graficamente mostra uno stile unico e riconoscibile.
A partire dal design dei personaggi, che godono di un tratto dalla forte caratterizzazione fisica, fino alla realizzazione delle ambientazioni di gioco a 360° che puntano alla ricerca del realismo nella riproposizione di alcune delle zone più caratteristiche del distretto di Sumida e al collocamento temporale negli anni ’80. Trattandosi di un avventura 2D lato animazioni avremmo potuto pretendere forse qualcosa di più delle semplici transizioni da una silouette all’altra per esprimere gli stati emotivi dei personaggi, ma fortunatamente un accenno di regia riesce a rendere tutto molto più affascinante e stimolante agli occhi del giocatore. Trattandosi di un avventura horror Giapponese le musiche contribuiscono a creare quell’atmosfera di tensione tipica del genere, che si basa più su quello che potrebbe accadere che non sul fatto in sé. Peccato invece per l’assenza di doppiaggio, cosa che avrebbe sicuramente impreziosito un comparto artistico di tutto rispetto per una visual novel, oltre a creare un maggior coinvolgimento con il gioco. Anche a livello di adattamento abbiamo solamente quello in lingua inglese, che può trasformarsi in un ostacolo per alcuni data la complessità del racconto e dei termini usati.
Siamo rimasti piacevolmente colpiti da Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo. Arrivato in sordina, la nuova visual novel di Square Enix è consigliatissima a tutti gli amanti del mistero e dell’horror giapponese, grazie ad una storia ben raccontata, ricca di risvolti inaspettati e di fascino, grazie alla perfetta fusione fra leggende urbane e fatti storici.Su Nintendo Switch diventa poi ancora più invogliante, con il pieno supporto dei comandi touch che rendono “comoda” da affrontare questa visual novel. E se tutto questo non bastasse, ci pensa il prezzo di lancio, poco meno di 20 euro a rendere Paranormasight uno di quei titoli da valutare seriamente se siete alla ricerca di qualcosa di veramente interessante e diverso dalle solite avventure. La nostra speranza è che Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo riesca a far breccia nei vostri cuori, dato che ha tutte le qualità per trasformarsi in una serie di successo e proporre altri nuovi misteri sparsi per tutto il Giappone.