Project Motor Racing – La Recensione

Project Motor Racing

Project Motor Racing è una dichiarazione d’amore ai simulatori più puri: un titolo complesso, tecnico e rigoroso che pretende impegno e dedizione. Un progetto ambizioso, affascinante e ancora da rifinire, destinato a chi non teme la sfida.

Se c’è un genere videoludico che non smette mai di vedere nuovi titoli e che alza continuamente l’asticella tecnica, quello dei simulatori di corse automobilistiche è certamente tra i più agguerriti. Fin dalla fase di progettazione, ogni studio di sviluppo sa che dovrà confrontarsi con standard sempre più elevati e con una community ormai abituata a livelli alti e quindi particolarmente esigente. In questo contesto tutt’altro che semplice si inserisce la nuova proposta di Straight4 Studios, team nato dalle ceneri del cancellato Project CARS 4, distribuita su PC, Xbox e PlayStation 5. Stiamo parlando di Project Motor Racing, un progetto che non ha paura di mostrare sin da subito la propria identità: è un simulatore tosto, realistico e che non fa sconti a nessuno, quindi non adatto al pubblico occasionale. Siete pronti a proseguire con questo viaggio? Non sarà semplice!

Versione testata: PlayStation 5

Un’offerta pensata per chi vive le corse con passione tecnica

Project Motor Racing, quindi, presenta un’impostazione molto hardcore, tuttavia offre un ventaglio di contenuti sorprendentemente vario. Il focus è sulle auto definite “a ruote coperte”, ovvero auto e prototipi progettati e realizzati appositamente per le competizioni, e si spazia da categoria come GT3 e GT4 passando per Hypercar, prototipi GTO e un’ampia scelta di vetture storiche e moderne con appositi campionati personalizzati.

Project Motor Racing

Questa varietà consente di percepire le varie e nette differenze tra i veicoli considerando peso, assetto, aerodinamica, frenatura e tantissime altre caratteristiche come, addirittura, il livello di gonfiaggio degli pneumatici. In questo modo è possibile modificare totalmente lo stile di guida restituendo un approccio che richiede studio e adattamento continuo.

Il pacchetto include complessivamente più di 70 auto e diciotto tracciati con differenti configurazioni, tra cui spicca il leggendario Nürburgring, riprodotto in diverse varianti, ma anche grandi classici come Spa-Francorchamps, Daytona, Mount Panorama, Silverstone e Monza e piste fittizie come Lexington e Derby.

Modalità carriera singleplayer ricca…

Fin dall’avvio, però, è evidente che Project Motor Racing sia un titolo fatto da appassionati per appassionati. Lo dimostrano dettagli come le G percepibili in visual cockpit, i diversi comportamenti della vettura in base al meteo, l’effetto dell’asfalto in pista e la gestione della carriera. Elementi affascinanti, anche se a volte un po’ troppo meticolosi.

In single player, è possibile scegliere tra Weekend di Gara personalizzato e Carriera. Il primo permette di scendere in pista rapidamente: si imposta il numero di avversari, il livello dell’IA, l’attivazione di prove libere e qualifiche, la durata della gara e il meteo. Una volta configurata l’auto, si va direttamente in pista. Una struttura snella, pensata per farvi correre nel minor tempo possibile e questo approccio permea tutto il gioco.

Project Motor Racing

La Carriera invece è più tosta, soprattutto in modalità realistica: con un budget iniziale si sceglie dove stabilirsi, in quale categoria correre e con quale auto. Si seleziona anche un pacchetto sponsor: bonus basati sulla prestazione, sulla partecipazione o su altri obiettivi. Si può iniziare con tre diversi budget: il più basso, 100.000 $, permette di acquistare una classica Porsche 911 o una Mazda MX-5. Con 2.000.000 $ si parte subito dalle categorie top.

I campionati disponibili dipendono dall’auto acquistata: per esempio con una MX-5 si accede a trofei monomarca, mentre con una Peugeot 9X8 si entra direttamente nel mondiale LMDh. Interessante anche il sistema di sponsorizzazioni, otto in totale: alcune pagano in base alle vittorie, altre se si ottiene il giro più veloce. Il ciclo è semplice: pagare l’iscrizione, completare la gara, guadagnare soldi, acquistare auto, venderne altre, sbloccare nuovi eventi ampliando il garage. Se si resta senza fondi, la carriera termina. Una scelta che dà peso a ogni comportamento in pista.

…ma con non pochi problemi

Il problema è che tutto questo, allo stato attuale, è parecchio frustrante. I danni sono fondamentali, poiché bisogna pagarne le riparazioni. Di conseguenza, i contatti devono essere realistici e purtroppo non lo sono. Capita che l’anteriore dell’auto attraversi il retrotreno dell’avversario, ma il rilevamento collisioni è impreciso e un leggero contatto laterale può danneggiare inspiegabilmente il tetto.

Project Motor Racing

La frustrazione aumenta quando l’IA ignora la presenza del giocatore in frenata e anche completamente affiancati, gli avversari chiudono la traiettoria come se non ci fosse nessuno. Può anche capitare che l’IA offra battaglie avvincenti sul dritto e uscendo dalle curve, con ritmi credibili, ma è un grande classico che nel primo giro tende ad ammucchiarsi, mentre nelle curve veloci è troppo timida e in quelle lente troppo veloce.

Il sistema dei limiti pista, poi, è punitivo e incoerente perché finire nella ghiaia a Zolder in seguito a un errore comporta due secondi di penalità, anche se non si sta tagliando nulla perché si è semplicemente nel mezzo di un incidente. Tagliare un’intera chicane? Sempre due secondi. Così può capitare di essere a tre giri dalla fine di una gara serrata, con l’IA che tampona chiudendo la traiettoria, causando danni… e ricevendo pure una penalità ingiusta per limiti pista.

Modalità online dal grande potenziale e ci sono le mod!

Oltre alla componente single-player, vi è anche una controparte online che si distingue per un approccio strutturato e selettivo, ma che purtroppo non abbiamo potuto provare appieno se non attraverso degli specifici server aperti per i recensori. Per accedere alle gare classificate non basta l’entusiasmo: il giocatore deve prima affrontare un test di qualificazione che consiste in otto giri su un tracciato prestabilito, da completare entro un tempo limite e senza incidenti.

Solo superando questa fase si ottiene una licenza che definisce il proprio rating e permette di essere abbinati a piloti con abilità simili. È una scelta pensata per preservare la qualità delle sfide e limitare la presenza di utenti improvvisati. Chi preferisce una dimensione più libera può comunque accedere a lobby private o partite non classificate senza alcuna restrizione.

Project Motor Racing

Da citare anche il sistema di mod: aperto ai creatori fin dal lancio, con alcuni contenuti già disponibili. Auto reali (come la Praga Bohema), eventi single-player, livree, setup professionisti e tracciati sono in arrivo. È stato dichiarato che su PC, tramite sistemi esterni, si può creare e condividere qualsiasi contenuto, ma la grande novità è la possibilità di scaricare mod approvate direttamente dal gioco anche su console.

Un modello di guida complesso e senza sconti

Il vero fulcro dell’esperienza resta però la guida. Anche con tutti gli aiuti attivi, mantenere il controllo dell’auto richiede rigore e sensibilità: la frenata va dosata con cura, i trasferimenti di carico si fanno sentire e ogni errore si paga caro.
Disattivando assistenze ed elettronica emerge la natura più pura del simulatore: assetti complessi, pressioni delle gomme da calibrare, parametri aerodinamici da ottimizzare, telemetrie dettagliate che permettono di analizzare ogni singolo errore.

Ogni modifica in garage ha un impatto reale in pista. Il meteo dinamico aggiunge un ulteriore livello di profondità: temperature, intensità della pioggia e condizioni dell’asfalto cambiano costantemente, influenzando l’aderenza e obbligando a rivedere strategie e ritmo. Il feeling generale è convincente e offre momenti di grande soddisfazione quando si riesce a chiudere un giro pulito.

Project Motor Racing

Tuttavia, il titolo non è privo di limiti. Su alcune vetture persiste un sovrasterzo difficile da eliminare, anche lavorando a lungo sugli assetti, mentre l’intelligenza artificiale tende a comportamenti troppo aggressivi, con tamponamenti frequenti in ingresso curva. Anche il sistema dei danni, pur ambizioso, si dimostra altalenante: piccoli urti possono generare problemi meccanici sproporzionati, costringendo al rientro ai box in circostanze poco credibili. Infine le vetture LMDh risultano estremamente difficili da controllare, quasi come guidare su neve, e questo può rapidamente scoraggiare. Sarà interessante vedere se la patch di lancio apporterà modifiche.

Ma c’è una buona notizia: chi persevera viene ricompensato. Chi impara le basi ottiene in cambio un’esperienza di guida fantastica e realistica. Dopo ore di pratica, succede improvvisamente che la chicane maledetta scorre fluida, la vettura resta stabile e non si perde il retrotreno. La soddisfazione di segnare il primo giro pulito è enorme.

Project Motor Racing

Superata una sfida, ecco che ne arriva subito un’altra. Ogni auto ha una propria personalità: con alcune si vola sull’asfalto, con altre si finisce spesso nella ghiaia. È proprio questa varietà a spingere a migliorare. E alla fine, la ricompensa è una simulazione di guida estremamente credibile.

Buone idee tecniche, ma serve più rifinitura

Dal punto di vista grafico, Project Motor Racing usa il motore di Farming Simulator e alterna intuizioni riuscite a compromessi evidenti. Gli interni delle vetture risultano credibili, mentre le carrozzerie soffrono di riflessi poco realistici e una resa “plasticosa” che penalizza la qualità complessiva. Le deformazioni da impatto sono spesso ripetitive, sgranate e non sempre coerenti con l’entità degli incidenti. Al contempo i tracciati sono splendidi: le zone gommate sono ben visibili e la resa della pioggia è convincente.

Project Motor Racing

Il meteo dinamico non è il migliore in assoluto, ma comunque efficace. Si notano a volte texture o ombre che compaiono improvvisamente, mentre il livello di dettaglio fuori pista non è sempre elevato. Le illuminazioni, invece, sono eccellenti: albe e tramonti sono magnifici, anche se le stagioni non introducono grandi differenze visive oltre alla temperatura dell’asfalto.

La fluidità punta ai 60 fps, ma non sempre ci riesce: in alcune curve si avvertono cali evidenti e la situazione peggiora con la pioggia, riducendo la sensazione di velocità. Sul fronte audio, invece, il lavoro è più convincente: i motori suonano in modo distinto e credibile, restituendo identità e personalità a ogni categoria. L’aspetto più riuscito è sicuramente il rombo dei grandi classici d’epoca, da pelle d’oca!

Conclusioni

Per quanto riguarda la sua natura di simulatore di guida, Project Motor Racing eccelle nel ricreare la sensazione di trovarsi al volante di auto da corsa iconiche su circuiti reali. L’attenzione ai dettagli dedicata a vetture e tracciati è notevole e contribuiscono a un livello di immersione straordinario. Se si trattasse esclusivamente di un simulatore di guida, sarebbe quasi impeccabile.

Project Motor Racing

Tuttavia, considerando il titolo come simulatore di gara, soprattutto in modalità singleplayer, l’intelligenza artificiale avrebbe bisogno di un approccio più evoluto nel modo in cui i piloti reagiscono alla presenza del giocatore, avvicinandosi maggiormente al comportamento reale. La modalità Carriera mostra un potenziale enorme, a patto che questi aspetti vengano corretti, così come alcune problematiche prestazionali che richiedono ulteriori ottimizzazioni.

Nel complesso, Project Motor Racing parte da basi promettenti: se i futuri aggiornamenti contribuiranno a perfezionare l’esperienza e a risolvere le criticità attuali, il titolo potrà davvero emergere all’interno del panorama dei racing sim.

Project Motor Racing è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series S|X e PC Windows

Project Motor Racing
Project Motor Racing
Pro
Modello di guida estremamente profondo e realistico
Parco auto e tracciati vasto e variegato
Modalità Carriera originale e sorprendentemente profonda...
Contro
...da rivedere le penalità del taglio curva, le collisioni e il sistema dei danni
IA aggressiva, poco consapevole e irregolare
Prestazioni e resa grafica altalenanti
7.5
Voto