I Saints ritornano con un folle reboot della saga che pianta le basi per il futuro del franchise
Per diversi anni la saga di Saints Row, nel suo genere è stata praticamente l’unica rivale dei vari Grand Theft Auto, con i primi giochi di Volition che avevano stupito e facevano ben sperare nel futuro del franchise. Con il secondo capitolo della saga uscito nel 2008 e che vedeva anche la collaborazione nello sviluppo del gioco di CD Projekt (The Witcher, Cyberpunk 2077), la serie sembrava sul trampolino di lancio, visto l’enorme successo ottenuto e una solida fanbase creata già con il primo titolo. La serie però, con i capitoli successivi sfortunatamente non ha fatto i passi sperati dalla software house, che tra scelte sbagliate, troppo caos e l’enorme delusione dei fan, ne hanno piano piano sancito il totale declino della franchise.
Quando sembrava tutto finito, con la saga ormai chiusa in soffitta e dimenticata un po’ da tutti, Volition ha deciso invece di dare un’altra opportunità ai Saints, svelando lo scorso anno alla Gamescom il reboot della saga. Incuriosito dal gioco grazie ai numerosi trailer ho deciso quindi di avventurarmi nelle strade di Santo Ileso, che grazie a Plaion e Deep Silver ho avuto modo di giocare su PlayStation 4 Pro. Tra sparatorie, follie, personalizzazione e chi più ne ha, più ne metta, ecco quindi la nostra recensione di Saints Row.
Iniziata la nostra partita su Saints Row, il gioco ci capulterà subito nell’editor (molto intuitivo) per creare il nostro futuro Boss, dove in termini di creazione possiamo sbizzarirci un po’ come vorremo. Potremo scegliere per esempio il sesso del nostro protagonista, la conformazione fisica, i vestiti tra quelli disponibili, l’intimo e perfino la censura da applicare sui genitali se vorremo girare per le strade di Santo Ileso come mamma ci ha fatti. Ovviamente durante il corso del gioco, potremo modificare il nostro personaggio in qualsiasi momento, comprando vestiti, tatuaggi e accessori nei vari negozi sparsi nella città.
Una volta finito il nostro personaggio, la nostra avventura potrà finalmente iniziare. Senza andarvi a fare spoiler di trama, la nostra ascesa come Boss inizierà da un piccolo appartamento in un quartiere popolare di Santo Ileso insieme ai nostri tre coinquilini Eli, Kevin e Neenah, che sprovvisti di contanti per pagare l’affitto, decidono di mettere in atto una rapina. Da qui, avra inizio così la nostra scalata al successo, in una città che ci offrirà parecchie opportunità per tirare su denaro e reputazione nella nostra scalata alla malavita.
In una città che prende molti spunti da ambientazioni tipiche del Nevada e California del Sud degli Stati Uniti, il nostro protagonista potrà dilettarsi in diverse missioni ed esplorare la città come meglio crede. Tutte le missioni che andremo a scegliere, che siano principali o secondarie, saranno gestite tramite il nostro smartphone, cosa che ci permetterà in questo modo di controllare tramite diverse app, la mappa di gioco, fissare un segnalino come GPS, gestire i guadagni e di trovare diverse missioni secondarie.
Completando le varie missioni principali (della durata di una decina d’ore) e non, il nostro impero inizierà a farsi largo tra le varie gang, soprattutto permettendoci di creare nuove attività che ci porteranno parecchi soldi in tasca e una maggiore reputazione. Una volta scelta su quale attività puntare e dove posizionarla nella mappa, il nostro compito sarà quello di gestirle grazie ad un “tabellone del crimine” e completando una serie di missioni legate ad essa. Considerando che sarà richiesto dal gioco avere un tot di attività criminali, il mio consiglio è quello di averne il più possibile, perchè seppur potremo ottenere soldi in diversi modi, le attività saranno quelle che ci riempiranno di più le tasche e anche in maniera piuttosto rapida.
La campagna di gioco inoltre potrà essere giocata in qualsiasi momento, sia in modalità single player che in co-op, grazie ad inviti ad amici o anche tenendo la stanza per il multiplayer aperta a tutti i giocatori online, che potranno così entrare nella vostra partita e unirvi a voi. Tra le varie missioni, oltre a quelle principali, troveremo tante attività secondarie (anche se talvolta troppo ripetitive), dove potremo raccimolare altri soldi e un po’ di reputazione lanciandoci per esempio con la tuta alare da vette altissime, lavorando da contrabbandieri, uccidendo orde di nemici, scattando foto di luoghi storici della città o accettando contratti da killer professionista, tanto per dirne alcuni.
Inoltre avanzando nella nostra avventura e completando le diverse missioni proposte, potremo sbloccare più facilmente diverse abilità inerenti al combattimento. Equipaggiandole sempre grazie al nostro smartphone tuttofare, potremo usufruire di un aumento della vita, l’uso di fumogeni, di mine di prossimita o addirittura di infilare letteralmente una granata nelle mutande di un nemico per poi lanciarlo contro i nostri rivali…Essì! È assulutamente una figata.
Ad aggiungersi ad essi troviamo anche i Vantaggi, che saranno suddivisi in Minore, Maggiore ed Èlite, utili ad aggiungere ulteriori bonus che aiuteranno il nostro personaggio durante la nostra avventura. Comprando una di queste migliorie, ad esempio potremo usufruire di bonus come muoversi più rapidamente, generare meno notorietà durante i crimini mantendendo un profilo basso o raccogliere più munizioni dai corpi nemici per citarne alcuni. A differenza degli ultimi capitoli, non avremo più folli poteri magici, cosa che a mio avviso aveva fatto deragliare il gioco fuori dai binari e andando a snaturare troppo il franchise. Certo, non che in questo reboot manchino dosi di follia e qualche strampalata idea, ma sicuramente si è tornati ad un titolo molto più realistico e meno fantasioso, che a mio avviso ha solo che giovato al reboot della saga.
Un comparto tecnico che fa un po’ acqua da tutte le parti
Per valutare il lavoro svolto dai ragazzi di Volition, bisogna prendere in considerazione diversi aspetti. Parlando dei lati negativi, a pagarne dazio sono state soprattutto le animazioni e i modelli dei personaggi, poco più che sufficienti per un titolo del genere pubblicato nel 2022. Subito a seguire, anche la scelta di optare per una mappa di gioco decisamente più ristretta di quello che mi aspettavo e che non dovrebbe avere un open world degno di nota, l’ho trovata una scelta quasi di pigrizia più che di mancanza di budget. Infatti una volta preso uno dei tanti mezzi disponibili, non sarà difficile andare da un confine ad un altro della mappa, ma anzi, in un minuto scarso vi ritroverete abbastanza semplicemente in qualsiasi punto vogliate, trasmettendo una sensazione di un mondo di gioco veramente piccolo.
Anche graficamente, le animazioni dei personaggi soffrono di un lavoro quasi svogliato, pagando anche lo scotto di diversi bug che ahimè ho riscontrato più e più volte, con freeze, incespicamenti assurdi, pattinamenti o dettagli grafici poco curati. Parlando sempre di bug, devo segnalare anche i tantissimi crash fastidiosi durante le missioni, che nonostante il salvataggio manuale, quando capiteranno, ci faranno ripartire a prescindere dall’inizio della missione. Dove invece ho trovato un lavoro ben svolto dalla casa di sviluppo dell’Illinois, riguarda tutto ciò che concerne le ambientazioni di gioco. Come dicevo precedentemente Santo Ileso ricorda una città desertica del Nevada e capiterà più volte di riscontrare dei bellissimi panorami con tramonti suggestivi mentre sarete a bordo del vostro bolide. Il mondo di gioco infatti è dettagliato e curato bene da un’ottima direzione artistica, con bellissimi scorci che talvolta vi leveranno perfino il fiato.
Per quanto riguarda invece l’IA, durante la mia avventura l’ho trovata spesso e volentieri altalenante, soprattutto in base alla difficoltà scelta. Ogni fazione con cui andremo a scontrarci, che siano gang rivali, polizia o squadroni militari, si presenteranno dinanzi a noi con un tipo di arsenale diverso e con diverse minacce con cui confrontarci. Sfortunatamente però, i nemici sono dannatamente simili per ogni fazione e questa poca diversità, mi ha fatto storcere leggermente il naso.
In base al nostro livello di notorietà infatti, i vari scontri inizieranno a farsi sempre più tosti, con i nemici che chiameranno i rinforzi e anche un mini boss speciale dotato di un moveset di attacco particolare. Ma più che trovare difficoltà nell’eliminare i nemici, il vero problema che invece sussiste troppo spesso, è la quantità di quest’ultimi, che chiamando continuamente i rinforzi, portano quasi allo stremo il giocatore a meno di non giocare ad un livello più basso di difficoltà.
Tra le varie difficoltà infatti avremo ben sei opzioni. Selezionando una di essi che vanno da Turista, Pretendente, Imprenditore, Sensei e Capo, in base alla nostra scelta potremo approcciare il gioco come meglio crediamo. Inoltre modificando da 1 a 10 aspetti come il Livello di pericolo, la penuria di munizioni, la frequenza di nemici forti o la loro durabilità per fare un esempio, avremo modo di attivare la difficoltà personalizzata. Una modalità, che ci porterà a settare ogni voce in base alle nostre esigenze e volontà, redendo così il gioco accessibile veramente a chiunque.
Sul versante sonoro invece ho trovato la soundtrack del gioco veramente eccelsa, con stazioni radio di diversi generi e brani notevoli come “Woo Hah!! Got You All In Check” di Busta Rhymes, “Party Up” di DMX, “Sound of da Police” di KRS-One, per passara alla musica classica con “Symphony No. 40 in G Minor” di Mozart, “Per Elisa” di Beethoven o a brani come “Repentless” degli Slayer e “People” dei The 1975. Differente invece il discorso inerente al doppiaggio originale in lingua inglese (sottotitolato completamente in italiano), che ho trovato leggermente sufficiente e poco esaltante.
Per chiudere il discorso sul versante tecnico, ho trovato che il lavoro svolto da Volition per quanto riguarda la personalizzazione sia stato ottimo. Infatti, oltre all’editor inerente al nostro personaggio, le possibilità di modifiche sono veramente tante. Tra il modificare i veicoli grazie a diversi wrap o cambiando i colori e tipo di vernici della carrozzeria, fino a modificare la nostra base operativa o le armi, le possibilità sono veramente molteplici. Inoltre, con la possibilità di modificare il nostro personaggio creato precedentemente in qualsiasi momento grazie all’app Stile, anche cambiandogli il sesso, l’aspetto e la conformazione fisica, da modo al giocatore di sbizzarrirsi con tutta la sua fantasia e di sperimentare tutte le opportunità che il gioco offre in qualsiasi momento, tramutando il nostro Boss in qualunque cosa noi vogliamo, persino in un simil Ronald McDonald.
Un ritorno che getta le possibili basi per il futuro
Il ritorno di Saints Row ad un titolo più realistico è sicuramente un passo avanti della saga, ma è pur vero che mi aspettavo comunque molto di più da ciò che Volition alla fine ha offerto. Nonostante il gioco offre assolutamente buoni spunti per gettare le basi per un ipotetico futuro del franchise, questo reboot soffre di troppi bug, glitch, un gameplay datato e una trama troppo poco coinvolgente. A non aiutare è anche il prezzo proposto come Tripla A, quando a conti fatti Saints Row è un prodotto che non sta al passo con le console di nuova generazione e purtroppo anche di quella vecchia, ma che soprattutto non propone nulla di veramente nuovo o di speciale. Se vi aspettate un titolo all’altezza di GTA V, il mio consiglio è quello di lasciar perdere ogni possibile tentativo di approccio al gioco per non rimanere troppo delusi.
Nonostante la sua arretratezza e i suoi molteplici difetti, però mi sono anche divertito. Alla fine chiudendo un occhio critico, il gioco offre comunque il giusto caos, un ottimo editor e follie nello stile del franchise, aspetti che considero importanti e da cui deve ripartire questo brand. In caso cerchiate un titolo senza pretese e da giocare in momenti di completo svago, dove far saltare in aria cose e teste senza badare troppo alla qualità, allora Saints Row potrebbe fare al caso vostro. Soprattutto se avrete modo di giocare in compagnia, vista la possibilità di giocare completamente il gioco in co-op e condividere le varie follie di Santo Ileso con un amico, cosa che vi aiuterà particolarmente a staccare la spina e godervi maggiormente il gioco tra risate ed esplosioni.
Con la speranza che Volition si concentri in futuro sui numerosi problemi riscontrati nel gioco, sono certo che risolvendoli e partendo dai punti saldi di questo reboot, la software house potrà offrire ai fan un titolo ben più imponente, ma soprattuto che possa fare quel salto di qualità in più che ci si aspetta fin da troppo tempo e che soprattutto questa saga merita. La scalata è si lunga, ma la cosa più importante è che i Saints sono ritornati e che le basi per il futuro sono state gettate.
Vi ricordiamo infine che Saints Row è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC e Google Stadia.