Sand Land, La Recensione

Solo un demone può salvare il mondo!

Sand Land

Le scorribande di Beelzebub arrivano anche su console e PC in un titolo Action-RPG targato Bandai Namco e Akira Toriyama

Annunciato durante la Summer Game Fest 2023 da Bandai Namco, la trasposizione videoludica del manga di Akira Toriyama, Sand Land è sbarcato alcune settimane fa su console e PC. Dopo aver testato una demo che mi è parsa fin da subito poco convincente, nonostante tutto, il mio amore verso l’opera del maestro, vista anche la sua supervisione in questo progetto, era talmente alta da lasciarmi la speranza che il gioco completo sarebbe riuscito a farmi cambiare idea. Grazie ad un codice gentilmente fornito da Bandai Namco, mi sono gettato quindi nelle terre aride disegnate da Toriyama, completando il gioco al 100% dopo numerose ore in compagnia di Beelzebub e i suoi amici. Ma il titolo sviluppato da ILCA sarà riuscito a farmi cambiare opinione?! Mettetevi comodi, perchè ve lo racconto in questa recensione.

Il gioco sviluppato da ILCA ripercorre gli stessi passi dell’opera di Toriyama, dove troviamo il vecchio sceriffo Rao fare visita nel Villaggio dei Demoni per porre una richiesta alquanto insolita. Una volta arrivato e accolto dal principe dei demoni Beelzebub, Rao chiede a quest’ultimo l’aiuto per andare alla ricerca di una sorgente d’acqua leggendaria, che così porrebbe fine alla siccità che sta sempre più devastando Sand Land e le loro popolazioni, per via di un Re che dopo numerose guerre, vende la poca acqua rimasta a carissimo prezzo. Inizialmente restio alla proposta di Rao, considerato un nemico da sempre vista la diatriba tra essere umani e demoni, Beelzebub alla fine si convince  e dopo aver chiesto l’approvazione del padre Lucifer, si appresta all’avventura portandosi dietro anche un altro demone, lo scaltro anziano Thief.

Genere
Action/RPG
Modalità
Singleplayer
Sviluppato da
ILCA
Editore
Bandai Namco
Piattaforme
PlayStation 5, PlayStation 4, Microsoft Windows, Xbox Series X/S
Testato su
PlayStation 5
Our Score
8
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Ha così inizio l’avventura di Beelzebub, che fin dalle prime ore di gioco ricorda verosimilmente la prima parte del manga di Dragon Ball, con Goku, Bulma, Crilin e i suoi amici alla ricerca delle sfere del drago in giro per il mondo. In questo caso invece troviamo i due demoni e lo sceriffo Rao, con l’aggiunta del personaggio inedito di Ann, una giovane meccanica che fin dalle prime battute entrerà a far parte del gruppo. A parte quest’ultima aggiunta e le sue relative missioni, il gioco nella sua prima parte si svolge prettamente come il manga, rimanendo fedele agli eventi, personaggi e lore ambientata nelle terre aride di Sand Land, per poi distaccarsi in una seconda parte completamente inedita legata ad un’altra open map: Forest Land.

Curata personalmente da Akira Toriyama, questa seconda parte inedita ovviamente si allaccia alla storia originale del manga, riuscendo nel compito di ampliarne la storia, i suoi personaggi e i legami tra essi. A livello di gameplay sono rimasto completamente sbalordito a differenza della demo provata, perchè dopo alcune ore di gioco si è aperto completamente un mondo che non mi sarei aspettato. Il gameplay di Sand Land si può certamente suddividere in quattro parti: il combattimento a mani nude di Beelzebub, le poco convincenti fasi stealth, i dungeon e il combattimento su veicoli. Nel primo caso ci troviamo davanti ad un combat system inizialmente molto basilare, con Beelzebub che può sferrare calci e pugni caricati, tramite due brevi combo, più una mossa finale attivabile dopo una sequenza d’attacco.

Per le fasi di stealth invece (molto meno presente in-game se non per alcune missioni specifiche) si passerà dal semplice nascondersi in zone d’ombra o dietro a grandi oggetti con Beelzebub o Thief per non farsi scoprire, fino al poter spaventare i nemici facendoli svenire sgattaiolando alle loro spalle. Nei dungeon invece troveremo fasi di platforming e puzzle, che a mio avviso risultano talvolta fin troppo ripetitivi e poco riusciti, a parte alcuni inerenti alla storia e che offrono un’esplorazione maggiore. Il combattimento su veicoli invece è il cuore pulsante del gioco ed il meglio riuscito, dove Toriyama si è potuto sbizzarrire visto il suo grande amore nel disegnare i veicoli. Qui si passerà dal poter usare un carro armato, all’uso della moto o l’auto, del Salta-bot, Hovercar, Mecha, Hopper, Dune buggy, Hoverscooter, Hoverjet, Hovertank e Monociclo. Insomma, ci si potra sbizzarrire e giocare come meglio si vuole.

Salendo su uno dei nostri veicoli (ne potremo impostare cinque tramite un rapido menù a tendina) sarà possibile richiamare in qualsiasi momento il nostro mezzo, che ci permetterà non solo di percorrere più velocemente il deserto e l’open map, ma soprattutto affrontare i numerosi pericoli di Sand Land, ricolmo di mostri, soldati dell’esercito del Re, banditi e fuorilegge. Anche in questo caso il gameplay su veicolo è prettamente semplice, con la possibilità di muoversi e mirare con le levette analogiche, usare il nitro e sparare con una delle due armi installate tra mitra, razzi, granate ad area e missili, intercambiabili con la semplice pressione del tasto cerchio. In aggiunta troviamo anche l’ottimo innesto del pilota automatico, che con la semplice pressione della freccetta su del DualSense, ci permetterà di concentrarsi solo sulla battaglia o di far percorrere alla cpu lunghi tragitti.

Sand Land

In entrambe le mappe comunque avremo una miriade di accampamenti e punti di rifornimento d’acqua, che una volta sbloccati permetteranno il viaggio rapido, molto utile soprattutto per non percorrere ogni volta le lunghe distanze che porterebbero ad annoiare velocemente il giocatore. Tramite questi punti utili anche per il salvataggio, inoltre troveremo anche un sistema di ciclo giorno/notte, prettamente ininfluente ai fini del gioco e che sarà sempre opzionale in base alle nostre preferenze.

Ad aggiungersi a tutto ciò troviamo anche un albero delle abilità, in cui potenziare e ampliare il parco mosse di Beelzebub tramite punti exp accumulati, che saranno in grado di aggiungere bonus d’attacco e difesa, mosse in cui lanciare massi, un attacco in scivolata o in aria, ed anche mosse devastanti come la Furia, la Forma metallica o l’Emissione Oscura attivabile grazie al Potere delle Tenebre, particolari mosse che si auto-caricheranno tramite una barra gialla situata sotto quella della vita ogni volta che sconfiggeremo un nemico e che ovviamente si consumerà durante l’uso.

Lo skill tree inoltre non sarà riservato solo al nostro protagonista, ma anche al resto del gruppo, in cui in base alle nostre preferenze potremo potenziare le abilità attive e passive di Rao per i combattimenti o quelli di Thief per quelli riguardanti la razzia del bottino o per aggiornare il radar che ci permetterà di trovare i numerosi cimeli e tesori nascosti nel deserto. Infine troviamo Ann, dove il suo albero delle abilità invece sarà incentrato sui bonus e potenziamenti dei vari veicoli. Una volta sbloccate alcune di queste abilità, sarà possibile inserirle nei comandi rapidi, dando così modo a Beelzebub di sfruttare un altro menù a comparsa in fase di battaglia, che permetterà di utilizzare così le abilità dei suoi alleati, utili soprattutto per affrontare le battaglie più ostiche.

Tanto crafting e personalizzazione

Ma Sand Land è molto più di tutto questo, soprattutto quando dopo poche missioni principali subentrerà anche un aspetto RPG, dove soprattutto craftare diventerà molto importante ai fini del gioco. Difatti una volta arrivati a Spino, una città praticamente abbandonata al centro del deserto, avremo modo di riqualificare il villaggio tramite molteplici missioni secondarie, che porteranno nuovi cittadini e di conseguenza alla costruzione di negozi, case, un’officina e della stanza personale di Beelzebub. Tramite i negozi o i mercanti sarà possibile vendere o comprare dei boost per aumentare il bonus d’attacco e difesa del nostro mezzo, sieri per ripristinare i life point di Beelzebub o quelli del veicolo, telai per creare diversi mezzi e numerosi oggetti utili per il crafting.

Ottenendo quindi progetti e materiali unici, tramite anche le numerosi missioni (quasi un’ottantina per le secondarie e una trentina per quelle principali) ed i vari forzieri sparsi in dungeon e nella mappa di gioco, tramite l’officina gestita da Ann avremo modo di potenziare il nostro mezzo, grazie alla creazione di nuove armi, motori, sospensioni e chip di varie classi, che potenzieranno sia le statistiche del nostro veicolo, sia aumenteranno il suo livello fino ad un massimo di 30. Inoltre sarà anche possibile modificare il veicolo dal verniciatore, applicando decalcomanie e tantissime colorazioni dedicate alle diverse parti della carrozzeria del nostro mezzo, dandoci una libertà creativa pressoché gigantesca. Infine ho trovato molto carina anche la possibilità di costruire il nostro rifugio, acquistando tantissimi arredi e personalizzando a nostro piacimento fino a tre stanze.

Sand Land

A livello tecnico ho trovato il titolo sviluppato da ILCA cavalcare un’onda altalenante tra alti e bassi. Partendo dai lati negativi, sicuramente l’IA dei nemici è una di queste, dove in qualsiasi delle tre difficoltà è veramente difficile trovare una sfida appagante, se non verso le fasi finali del gioco o nelle sfide a determinati boss superiori al livello 30. Un altro aspetto negativo è sicuramente la telecamera, che spesso nei combattimenti a mani nude soffre di sfarfallamenti improvvisi e stacchi abbastanza sgradevoli, facendo perdere di vista così l’obbiettivo principale, che di conseguenza potrebbe colpirci facilmente. Inoltre ho trovato anche la mappa di gioco abbastanza problematica, dove una volta sbloccati luoghi o tesori, al posto di spegnersi, l’icona in questione si accenderà, risultando così poco intuitiva al giocatore, visto che di solito siamo abituati al contrario.

A stupirmi invece è stata la veste grafica, con la scelta del cel-shading che è stata sicuramente azzeccata, non solo perchè Beelzebub, i personaggi, i veicoli e il mondo di gioco sembrano usciti direttamente dalle pagine del manga di Toriyama, ma anche perchè è sicuramente uno tra i miglior utilizzi mai visti del cel-shading applicato in un videogames. Ottime anche le animazioni delle cutscene in Unreal Engine 5, che propongono spesso e volentieri bellissimi intermezzi visivi, ed anche il level design delle due mappe, in cui Sand Land offre un vasto territorio desertico con una palette cromatica più arida, mentre Forest Land utilizza una palette cromatica dai colori più sgargianti e vivaci.

Il comparto sonoro anch’esso vive tra alti e bassi, con una colonna sonora poco ispirata e che si attesta sulla sufficienza, ma con un ottimo doppiaggio in lingua inglese e giapponese che utilizza i doppiatori originali dell’anime, dotato di buoni sottotitoli in lingua nostrana. Nulla da segnalare invece per quanto concerne bug o glitch, visto che durante la mia esperienza su PlayStation 5 non ne ho incontrato neanche mezzo.

Un omaggio al maestro Akira Toriyama

A livello di contenuti, il titolo di Bandai Namco offre sicuramente tanto, come già abbiamo visto in suoi diversi titoli come Dragon Ballz Z: Kakarot per fare un esempio, dove le oltre 25 ore per concludere la missione principale è ricolma anche di missioni extra, cacce, gare con i vari veicoli ecc…solo che purtroppo, spesso e volentieri molte di queste risultano non solo troppo datate, ma anche troppo riempitive. Anche il crafting risulta obbligatorio in determinati punti del gioco e soprattutto ai fini del completismo, cosa che ahimè credo allontanerà quella fetta di giocatori che preferiscono godersi invece un’avventura più semplice, dinamica e lineare.

Qualcosina in meno non avrebbe certamente guastato, ma per i fan dell’opera del maestro Toriyama e dei giochi che mixano action a contenuti RPG, sicuramente mi sento di consigliare questo titolo, soprattutto ora che è possibile trovarlo ad un prezzo accattivante di 39,99 euro e visto che sarà in grado di offrire numerose ore di divertimento, in particolar modo per i completisti accaniti come me che platineranno il gioco. San Land sicuramente poteva ambire a qualcosina in più, ma a mio avviso si può tranquillamente chiudere un occhio su quei pochi difetti che presenta, visto che il titolo di ILCA è riuscito nella cosa più importante, rendere onore all’opera di Toriyama e alla sua persona, tramite un gioco che trasuda e incarna completamente lo spirito, l’amore e lo stile che il mangaka nipponico ha tramandato per tantissimi anni.

Sand Land è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Microsoft Windows e Xbox Series X/S.

Sand Land
Sand Land
Pro
La grafica in Cel-shading è eccezzionale
Il gioco incarna completamente lo spirito dell'opera di Toriyama
Tanta personalizzazione e libertà creativa in cui sbizzarrirsi
Contro
Troppe missioni secondarie riempitive e datate
La telecamera durante i combattimenti a terra risulta poco stabile e fastidiosa
Tasso di sfida praticamente inesistente a parte rare eccezioni
8
Voto