E’ arrivato il momento di salvare le ragazze di Senran Kagura…a colpi di palle!
Fra le varie serie di nicchia giapponesi, Senran Kagura è sicuramente quella più conosciuta da noi. Merito non tanto del suo gameplay, tutto sommato divertente e collaudato a seconda del titolo, ma delle sue protagoniste. O meglio del fanservice che le ha rese famose al di fuori dei confini nipponici.
Il successo della serie ha spinto Marvelous ad investire sulle sue “ragazze” e realizzare, oltre ai capitoli principali, tutta una serie di spin-off. E quello di cui stiamo per parlare oggi è forse uno di quelli più riusciti.
Disponibile dal 9 Luglio sull’eShop di Nintendo Switch, date il benvenuto a SENRAN KAGURA Peach Ball.
Flipper. Tilt. Switch.
Se seguite Senran Kagura fin dal suo esordio saprete che ogni gioco tira fuori dei banali pretesti per mettere le prosperose shinobi delle varie scuole in situazioni decisamente surreali fra fanservice e allusioni sessuali. Peach Ball non è da meno. E dopo tornei su tornei per determinare la più forte delle scuole, gare musicali a suon di cibo e battaglie “bagnate”, Asuka, Yumi e un’altra manciata di ragazze si trovano alle prese con un nuovo “mistero”.
Mentre stavano partecipando ad un torneo del nuovo picchiaduro Shinobi Fighter 5, Asuka, Yomi, Yumi, Ryona e Murasaki, si ritrovano trasformate in animali. Spetterà ad Haruka riportare la situazione alla normalità con il nostro aiuto e tramite l’uso della Peach Ball, una particolare palla che, grazie alle sue vibrazioni, è in grado di invertire il processo e riportare le ragazze alla loro forma naturale. Per farlo ci serviremo di un flipper modificato da Haruka, che permette di contenere le sventurate shinobi e avviare il processo di normalizzazione.
Come potete immaginare, tutto è abbastanza surreale e sopra le righe. Ma l’intero contesto narrativo serve da “assist” a decine di battute ed allusioni, che vista la situazione sfociano in campo furry e derivati.
Tuttavia, conosciamo Senran Kagura e il suo “umorismo” e quello che fa, lo fa per compiacere i suoi fan, che sono qua proprio per questo. E sotto questo aspetto, anche stavolta, non delude le aspettative.
Dalle stelle alle Peah Ball
Ma dove abbiamo qualche sorpresa però è nella resa del gameplay, una volta che si inizia a giocare.
L’intuizione di proporre un “pinball” a tema Senran Kagura convince fin dai primi minuti, grazie ad un gameplay molto più intuitivo ed immediato rispetto ad altri spin-off. C’è da dire che Switch si presta, diventando un titolo adatto da tirare fuori per una partita mordi e fuggi in portabilità.
Avrete ormai capito che lo scopo di Peach Ball è quello di riportare alla normalità una delle 5 protagoniste. Per farlo dovremo utilizzare il flipper e la speciale palla per completare alcune missioni chiamate Peach Mission. Si tratta di obiettivi che permettono di racimolare punti, dal colpire la ragazza più volte all’attivare determinati interruttori. Ogni missione e il relativo progresso sono sempre ben evidenziate a video, così da sapere dove agire. L’utilità delle missioni è quello di guadagnare abbastanza punti da avviare le Sexy Challenge, dei minigiochi speciali che permettono di massimizzare il punteggio e progredire nella partita.
Tornati sul tavolo, bisognerà riprendere la normale attività e continuare a collezionare punti. Per farlo, oltre alle missioni sarà possibile attivare bonus, come moltiplicatori, multi-palle e così via, fino a quando non sarà disponibile la Super Sexy Challenge, l’ultima fase che ci permetterà di “guarire” la ragazza di fronte a noi.
Sexy Poker Flipper
La varietà di situazioni non manca, specie nelle prime partite, dove ad ogni nostra azione corrisponderà un effetto diverso, sebbene in un primo momento possa risultare confusionario. A garantire però una buona riuscita troviamo dei controlli decisamente basilari, ma funzionali allo scopo.
Le palette con la quale colpire la biglia si muovono con la pressione dei dorsali, mentre con l’analogico, o un movimento dei Joy-con (nel caso vi troviate a giocare con i due controller separati) darete uno scossone al tavolo. Il tilt si rivela una mossa fondamentale da usare in più di un’occasione per aiutare la palla ad indirizzarsi dove vogliamo. Nonostante la presenza di questa mossa “proibita”, il flipper non andrà in blocco come nella realtà, permettendoci di abusarne a nostro vantaggio. Oltre alle motivazioni relative alla storia, ogni partita vi spingerà a puntare al punteggio massimo. Ed ecco che, oltre allo Story Mode, ci troviamo fra le mani anche una modalità libera, pensata proprio per chi vuole passare le sue ore a realizzare il punteggio perfetto.
Purtroppo però nonostante la bontà del gameplay qualche nodo viene al pettine.
SENRAN KAGURA Peach Ball è disponibile sull’eShop di Nintendo Switch al prezzo di 39.99€, una cifra non proprio accessibile se si vanno a spulciare i contenuti presenti. La modalità storia, per quanto presenti 5 personaggi diversi, si completa nel giro di qualche ora. Peggio ancora i tavoli. Nel gioco affronteremo le nostre partite su due tavoli diversi, il Peach Land, un parco giochi con diverse attrazioni, e lo Spooky Shinoby Park, una sorta di festival giapponese.
2 tavoli fin troppo simili fra loro come costruzione, con due corsie semicircolari, e un’identica posizione delle slingshot e delle palette. C’è qualche variante, ma si tratta di modifiche puramente estetiche. Si può escegliere anche la biglia da usare a seconda dell’occasione, ma anche in questo caso esistono solamente due tipologie, una più leggere e un’altra pesante, ma le differenze tra le due sono abastanza marginali.
Forse in questo caso, dato il numero estremamente limitato di tavoli si poteva chiedere di più sul versante della diversificazione, creando più situazioni rispetto a quelle che troverete.
Altra mancanza degna di nota è l’assenza di una classifica online che permetta di confrontare i punteggi fatti con quegli degli amici. Nonostante il gioco spinga sul single player, con una storia creata ad-hoc, la presenza di una leaderboard poteva invogliare maggiormente i giocatori ad investire tempo e risorse proprio nella modalità libera.
Per i completisti invece è presente una tabella che indica la percentuale di completamento del gioco, differenziando storia, collezionabili e missioni affrontate. Queste ultime sono dei veri e propri obiettivi da portare a termine in ogni capitolo del gioco, spingendo così sulla rigiocabilità dei singoli livelli.
Non mancano poi le classiche modalità extra presenti nella Dressing Room, ormai marchio di fabbrica della serie. Potremo vestire le ragazze a nostro piacimento, cambiandone abbigliamento e connotati, per personalizzare le nostre partite o creare divertenti diorami. Accessori e vestiti potranno essere invece comprarti nello shop del gioco, spendendo i soldi guadagnati completando le varie missioni. È possibile poi interagire con loro, “schizzandole” con un getto d’acqua o palpeggiandole in zone più o meno opportune, scatenando in loro diverse reazioni.
Ninja Time
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un prodotto valido. Modelli e animazioni vengono ripresi dagli ultimi capitoli, e la qualità del dettaglio dei tavoli è buona. I 3 livelli di visuale permettono di avere sotto controllo l’azione e di seguire la biglia nel suo viaggio. Buono anche il feeling dei comandi, specie della vibrazione che riesce a replicare con successo l’azione del tavolo.
Un po’ di aliasing qua e là, ma nel complesso la resa grafica è buona, anche in modalità portatile, dove le ridotte dimensioni del display rendono tutto un po’ più caotico. Meno impressionanti le fasi da visual novel, dove in alcuni momentoi ci troveremo di fronte solamente dei wall of text.
Buone le musiche (peccato la opening non sia canrtanta) e il doppiaggio, ormai in linea con tutti gli altri titoli della serie di Senran Kagura. Ovviamente non aspettatevi adattamenti nella nostra lingua, dato che l’unico presente sarà quello inglese.