Shin Megami Tensei V, la Recensione

Shin Megami tensei V

Shin Megami Tensei V è finalmente disponibile su Nintendo Switch.

Negli ultimi anni, Atlus e Sega hanno spinto molto per promuovere la serie di Persona, sia in terra natale che in occidente. E, con il senno di poi visti i risultati ottenuti, ci verrebbe da dire che l’hanno fatto ottimamente. Ad oggi Persona, grazie anche alla versione definitiva del quinto capitolo, è uno dei JRPG più venduti e premiati, divenuto un vero e proprio fenomeno videoludico. La cosa buffa però, e che gran parte dei nuovi fan ignora, è che Persona nasce come spin-off in “salsa pop” di Shin Megami Tensei, del quale ne condivide gran parte della mitologia pur non essendo direttamente collegati.

E se da un lato abbiamo il successo accecante di Persona, con l’eredità di Shin Megami Tensei ci troviamo in una situazione opposta, con i vari titoli che fuori dal Giappone vengono segregati in una bolla di nicchia. Questo è dovuto al fatto che da sempre, da quel Megami Tensei uscito alla fine degli anni ’80 su Famicom, la serie si è mossa su lidi non troppo mainstream, a partire dalle trame apocalittiche, dove angeli e demoni si danno battaglia per il destino degli umani, ad una difficoltà particolarmente rigida e priva di concessioni verso i giocatori.

Questi però sono sempre stati i punti di forza della serie, che hanno permesso ai “megaten” di riscuotere fama e successo al pari di serie come Final Fantasy e Dragon Quest, guadagnandosi nel tempo anche il giusto rilievo mediatico, con Nocturne e quel fatidico “Featuring Dante From The Devil May Cry Series”, diventato successivamente uno dei più famosi inside joke videoludici di sempre.

Quello che ha contraddistinto la serie, che fra capitoli ufficiali e spin-off ha viaggiato su quasi tutte le piattaforme esistenti nel corso delle varie generazioni, è la qualità del gameplay e un approccio narrativo assolutamente intrigante, che sì abbraccia il classico concetto di eroe che salva il mondo, ma lo affronta da un’ottica non propriamente canonica.

Data di uscita
12/11/2021
Sviluppato da
Atlus
Distribuito da
Nintendo
Piattaforme
Nintendo Switch
Il nostro Punteggio
8.6
Ed è questo il caso dell’ultimo capitolo, Shin Megami Tensei V, che arriva su Nintendo Switch dopo un lungo travaglio, pronto a salutare quest’anno che ha visto l’uscita di diversi JRPG di rilievo, e a dire la sua, cercando di cavalcare quell’onda generata proprio da Persona 5.

Senza tradire le aspettative Shin Megami Tensei V mette in scena una storia ambientata nella Tokyo dei giorni nostri, il cui protagonista si ritrova proiettato in una dimensione parallela della capitale giapponese, devastata e ridotta in polvere dall’armata dei demoni, in un’eterna lotta fra bene e male. Inermi e increduli dell’accaduto, verremo soccorsi dal proto-demone Aogami, che fondendosi con noi tramite un patto darà vita al Nahobino, un’entità mezzo uomo e mezzo demone dotata di poteri incredibili che ci consentiranno di sopravvivere in questa nuova realtà.

Da qui in avanti scopriremo quello che sta succedendo: in realtà siamo finiti nel Da’at, una dimensione nella quale la Tokyo che conosciamo è stata distrutta e la divisione giapponese della Bethel, un’organizzazione di difesa capitanata dalle forze angeliche, tenta il tutto per tutto per salvare l’intera umanità dall’annientamento totale. Di fronte a tale destino decideremo di sfruttare il nostro nuovo potere per aiutare Bethel a fermare l’avanzata demoniaca e riportare la pace sulla Terra.

Shin Megami Tensei V si muove quindi in un campo narrativo abbastanza classico, focalizzandosi principalmente sulla faida del trittico angeli-demoni-umani, e proponendo nuovamente una trama matura che non si risparmia interessanti colpi di scena, specie nel finale, dove le nostre azioni avranno un impatto incisivo su quello che sarà la direzione della storia.

Il fulcro del gioco però è il suo gameplay, che resta fedelmente ancorato alle tradizioni della serie.

Se Persona è la quota sperimentale, Shin Megami Tensei V è pensato proprio per quello zoccolo duro dei fan storici che cerca nel JRPG Atlus determinate caratteristiche.

A partire dalla formula “monster taming” su cui si basa l’intero battle system. Oltre alle sue abilità combattive, Nahobino potrà fare affidamento sul potere dei demoni che possono essere reclutati durante la storia, sfruttandone skill ed incantesimi per avere la meglio sui nemici. Il tutto regolato da un sistema di debolezze da seguire, che se sfruttate a dovere permetteranno di estendere (o ridurre in caso di errori) il turno di lotta.

Da non sottovalutare nemmeno le magie di supporto, che consentono di “buffare” le statistiche e le percentuali di attacco/difesa/precisione dei vari membri del party e dei nemici, influenzando a nostro vantaggio gli esiti dello scontro. Dedicare tempo alla cattura di nuovi demoni sarà tempo ben speso, in quanto ci consentirà non solo di espandere il proprio gruppo ma anche di accedere a funzioni avanzate come la fusione dei demoni, che ci permetterà di crearne di nuovi, letteralmente fondendone 2 o più fra di loro. Ed ecco che ci sarà un continuo ricambio tra le file del party, dovuto anche alla necessità di adeguare la squadra alle esigenze di lotta. Per esempio vi capiterà di affrontare un boss o un nemico particolarmente ostico, i cui attacchi di fuoco rischiano di cancellare il party nel giro di poche mosse. Dovrete quindi spendere tempo e risorse a formare una squadra che sappia resistere al fuoco, e al tempo stesso in grado di attaccare e far fuori l’avversario sfruttando le sue debolezze.

Discorso a parte invece per il Nahobino. Accedendo al mondo delle Ombre, la dimora dei demoni, tramite i servigi di Sophia (che tra le altre cose si occupa pure della fusione demoniaca), potremo dedicarci all’Apoteosi, un sistema di potenziamenti dedicati principalmente al Nahobino, con il quale ottenere nuove abilità o modificarne debolezze e magie.

Per quanto riguarda i Miracoli, questi potranno essere imparati con la Gloria Divina, una sorta di “moneta di scambio” recuperabile esplorando le profondità del Da’at. I Miracoli ci consentono ad esempio di espandere gli slot del party, rendere meno onerosa la fusione di certi demoni, semplificare la trattativa per arruolare nuovi membri o aumentare la maestria delle abilità del Nahobino e dei demoni.

Non meno importante invece la Fusione delle Essenze, il sistema che permette di personalizzare il Nahobino a seconda delle nostre esigenze. Ad esempio selezionando le Affinità potremo rivoluzionare le debolezze e le resistenze del proto-demone mentre dedicandoci alle abilità riscriveremo tutto il set di incantesimi e attacchi, magari accedendo a versioni potenziate di quelle già in nostro possesso.

Questo sistema, per quanto inizialmente complesso da padroneggiare in prima battuta, diventerà una consuetudine dalle prime ore fino a quelle finali, in quanto dovrete agire continuamente sull’allineamento del protagonista perché resista alle numerose battaglie che affronterete. Battaglie che vi porteranno ad un grinding ossessivo necessario, che sta alla base di tutto il gioco e che non concede troppi sconti (per chi si trova al primo SMT scordatevi di rushare il gioco).

Perché se Shin Megami Tensei V è rimasto fedele a se stesso fino ad oggi, lo stesso possiamo dirlo per la difficoltà di gioco, che trasforma anche il più insulso dei nemici in un potenziale assassino.

Per chi invece è spaventato dalla troppa difficoltà, più accedere a due livelli facilitati, che in base a quale sceglieremo, andranno a semplificare notevolmente tutta la parte del gameplay dedicata ai combattimenti, lasciando ai giocatori più respiro per concentrarsi sulla storia.

Le fasi esplorative invece vi permetteranno di scoprire un po’ il mondo di gioco, il tutto con facilità grazie al sistema di viaggio rapido che permette di spostarsi con rapidità grazie ad una serie di sorgenti energetiche interconnesse fra loro, dove salvare e mettere in sicurezza i propri progressi. A Da’at potremo recuperare preziose risorse da rivendere nello shop gestito da Gustave, affrontare diverse missioni secondarie che permetteranno di reclutare demoni rari e collezionare i Miman, i servi di Gustave, nascosti nei luoghi più impensabili. L’avventura del Nahobino è lunga e tortuosa, e prima di arrivare ad uno dei vari finali disponibili (3 più uno segreto) spenderete tranquillamente un quantitativo di ore che viaggia dalle 60 alle 80, per la prima run.

Se la storia, gameplay e le atmosfere sono quelle affini alla serie, dobbiamo spendere due parole invece sulla resa grafica di questa esclusiva Nintendo Switch. Esclusi gli ultimi capitoli della serie di Persona, Shin Megami Tensei non ha mai brillato per resa tecnica, puntando più sul fascino della direzione artistica che non sull’estetica. Quindi ci ritroviamo in qualche modo a cavalcare nuovamente questa tendenza, nonostante la console Nintendo, specie quest’anno abbia dimostrato di far girare fior fiore di engine.

È inutile girarci intorno, i problemi maggiori sono legati alla povertà poligonale delle ambientazioni e ad un frame rate che fatica a restare stabile. Questo è dovuto principalmente dalla scelta di abbandonare i classici dungeon chiusi, che in qualche modo saranno comunque presenti per alcuni passaggi del gioco, per ambientazioni aperte simil-open world. Dovendo gestire una mappa abbastanza ampia, diversi nemici a schermo (dato che saranno tutti ben visibili) e una serie di effetti per abbellire la visuale, il motore di gioco si ingolfa nel mantenere stabile la fluidità, anche in modalità portatile, con rallentamenti vistosi, texture inadeguate e un pop-up degli elementi di contorno anche a breve distanza. Fortunatamente il problema è limitato all’esplorazione, e una volta passati alle fasi di combattimento tutto viene mitigato dalle ottime meccaniche del gameplay e dai modelli dei demoni che si danno battaglia, con animazioni uniche e una realizzazione ricca di dettagli.

Anche il comparto sonoro contribuisce ad addolcire il boccone amaro della grafica, con una soundtrack che incalza il giocatore specie nelle lunghe e difficili boss fight. Disponibile a parte, come DLC gratuito, è presente anche il doppiaggio originale giapponese, che vi consigliamo di scaricare prima di iniziare la vostra avventura, mentre i testi, per la prima volta per un capitolo principale di Shin Megami Tensei, sono interamente in italiano.

Shin Megami Tensei V è un’ottima esclusiva per Nintendo Switch, che sulla soglia della fine dell’anno trova finalmente la sua strada. I fan storici della serie non rimarranno delusi, trovandosi fra le mani uno Shin Megami Tensei in tutto e per tutto, dalla storia al gameplay. Chi è nuovo alla serie, o ci si è avvicinato grazie al successo di Persona 5 potrà scoprire invece un’altra faccia di questa storica serie, provando gioie e dolori di un gameplay che non concede sconti a nessuno. Peccato solamente per l’aspetto tecnico, unica macchia di un curriculum di tutto rispetto.

 

Shin Megami Tensei V è disponibile in esclusiva su Nintendo Switch.

Shin Megami tensei V
Shin Megami Tensei V, la Recensione
Pro
Tutto quello che un fan della serie di Shin Megami Tensei può chiedere
Ottimo gameplay da JRPG classico
Direzione artistica veramente curata
Contro
Tecnicamente Nintendo Switch può offrire di meglio
Se non si affronta con il giusto rigore può essere troppo difficile
8.6
Voto