Sniper Elite 4 – Recensione

Rebellion Developments ci porta, ancora una volta, a combattere nazisti a suon di colpi alla testa e visuali a raggi X, e ancora una volta in compagnia del mitico Karl Fairburne. Il nostro letale cecchino verrà inviato in missione segreta, pensate un po’, in Italia, in località del nostro paese dal nome fittizio, ma chiaramente ispirate a luoghi reali. Fairburne, nel suggestivo panorama italiano, dovrà tentare di gestire i complicati rapporti fra le forze in gioco: alleati, partigiani e truppe italotedesche che dominano il territorio. Adesso cerchiamo di capire però se la nuova avventura di Rebellion vale il prezzo del biglietto.

Benvenuti nel belpaese

La scelta dell’Italia, come ambientazione per le nostre scorribande contro i perfidi nazisti, è più che mai azzeccata. In Sniper Elite 4 però, l’enorme potenzialità artistica e architettonica non viene sfruttata appieno, un’occasione mancata, che titoli del calibro di Assassin’s Creed hanno saputo invece sfruttare sapientemente. Ciò che subito risalta all’occhio del giocatore, è la differenza qualitativa fra sezioni di gioco statiche ed altre più dinamiche. Da un lato, alcuni meravigliosi scorci naturali riusciranno a lasciarci senza fiato, seppur negli scenari di gioco sono predominanti schemi abbastanza generici e scontati. Dall’altro lato il giocatore dovrà fare i conti con modelli poligonali dei personaggi incredibilmente arretrati, affatto appropriati al concetto di new generation, portando a pensare che Rebellion, in questo senso, si stia allontanando sempre più dal concetto di produzione tripla A. I dettagli del volto dei personaggi sono tutti realizzati con una certa superficialità: lo stesso protagonista ha una forma della testa che ricorda la squadratura tipica degli omini LEGO, e in un titolo del genere, non è un bel vedere. Il gioco dunque riesce a dare il meglio di sè nelle situazioni statiche, mentre in presenza massiccia di nemici in movimento sul campo di battaglia, assisteremo a dei cali di frame rate abbastanza vistosi. Piacevole il filmato di briefing introduttivo prima dell’inizio di ogni missione, permettendoci di immergerci, senza troppi problemi, nell’atmosfera da conflitto mondiale. Contribuiscono a motivarci nella causa contro i malvagi nazisti anche un comparto sonoro degno di un titolo di guerra che si rispetti, e un doppiaggio ben diretto, in quasi tutte le occasioni.

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Gameplay: qualcosa di nuovo o solita solfa?

Sniper Elite 4, dal punto di vista del gameplay, mette a disposizione del giocatore una serie di importanti novità. La spettacolarità e la brutalità delle esecuzioni viene maggiormente esaltata, grazie a dei piccoli, efficaci accorgimenti. In particolare, Fairburne è adesso in grado di arrampicarsi su determinate superfici, per effettuare eliminazioni silenziose da un appiglio, con l’ausilio del coltello. Le uccisioni corpo a corpo, furtive e non, sono una goduria per il palato: vedere Karl fracassare la faccia del nazista di turno con una ginocchiata, per poi metterlo fuori gioco con un gancio destro o una coltellata al cuore, è a dir poco delizioso! Inoltre sono scomparsi i motori a scoppio che facevano, una volta in funzione, da diversivo, in favore di un approccio leggermente diverso. Potremo infatti sfruttare le finestre adatte per colpire alla testa il nemico, senza essere sentiti, grazie alla presenza di rumori ciclici presenti nello scenario, come il volo di un aereo. Un piacevole ritorno è costituito invece dalla possibilità di non dover seguire necessariamente una strategia o l’altra per l’avanzamento nello scenario, grazie alla presenza di una mappa immensa, sempre più estesa e varia rispetto al precedente. Potremo giocare d’azione, scegliendo un approccio decisamente meno silenzioso e tattico, che potrebbe però portarci ad un notevole numero di tentativi, data l’intelligenza artificiale discreta e pronta ad attaccarvi in gruppo al primo errore. Oppure potremo puntare sull’astuzia, studiando bene l’ambiente circostante, marcando soldati, veicoli e oggetti “sensibili”, e scegliendo le postazioni adatte dove nasconderci e massacrare il nemico, con calma, ma senza pietà. Da applausi è la scomparsa  dei cosiddetti muri invisibili, e di alcuni piccoli errori di design della mappa, i quali inficiavano in passato, in alcuni frangenti, l’esperienza di gioco.

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Sniper Elite 4: Arretratezza e poesia

Nonostante in Sniper Elite 4, come già anticipato, gli elementi troppo “old generation” siano tanti, non bisogna perdere di vista un fattore importante, onnipresente nel titolo: la poesia insita nel conflitto. Muoversi furtivamente garantirà  un’esperienza di gioco realistica, facendo quasi percepire al giocatore, sulla propria pelle, la polvere da sparo del campo di battaglia, il fragore degli aerei che volano a bassa quota e, in generale, il caos derivante da un conflitto mondiale in atto. Tutti elementi impercettibili al giocatore in cerca di un semplice sparatutto in terza persona, che bada soltanto all’avanzamento veloce nella campagna (senza considerare che, per completare la storyline principale single player, non ci vorranno più di 6-9 ore). Ciò che spingerà poi il giocatore di turno ad un approccio maggiormente stealth, rispetto al buttarsi a capofitto nel conflitto a fuoco, è la possibilità di vedere all’opera i sempre presenti raggi X. Le dinamiche che mostrano gli effetti dei nostri proiettili su ossa, organi interni e muscoli del nazista di turno, sono un qualcosa a cui non si può rinunciare. Per questo e tanti altri motivi, Sniper Elite 4 è da considerare, a tutti gli effetti, come un piccolo grande poema di guerra, sia dal punto di vista del gameplay che visivo.

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La componente Multiplayer

Sniper Elite 4 offre diverse opportunità a chi vuole divertirsi in compagnia. Abbiamo infatti a disposizione ben due modalità cooperative: sarà possibile ingaggiare una survival a ondate, o semplicemente completare assieme le missioni della campagna. Non manca la componente competitiva: sei modalità differenti, fra cui ricordiamo “Re della Distanza”, e “Attraversamento vietato” ,per soddisfare ogni palato in cerca di sfide divertenti. In “Attraversamento vietato”  le squadre avversarie non possono entrare direttamente a contatto, a causa di una “spaccatura” nella mappa non attraversabile. In “Re della distanza” invece, ai fini dell’assegnazione del punteggio finale, vanno sommate le distanze delle varie esecuzioni.  Da menzionare il fatto che il gioco non presenti alcun problema di lag, e i tempi per il matchmaking ragionevoli.

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Conclusione

Sniper Elite 4 è un titolo con svariate problematiche, dovute soprattutto alla sua natura più old generation. Nonostante ciò, consigliamo di vivere le avventure di Karl Fairburne a tutti i giocatori desiderosi di vivere una simulazione di guerra essenziale, ma coinvolgente, e dotata di una componente multiplayer interessante.

 

Sniper Elite 4
Pros
Gameplay rinnovato rispetto al passato
I raggi X sono sempre belli da vedere
Alcuni scorci d'Italia sono magnifici
Buona componente multiplayer
Cons
Modelli poligonali datati
Formula non rinnovata quanto basta