Recensione del quinto episodio di Solar Opposites
Tempo di scuola per i nostri quattro alieni, ed ecco che questo quinto episodio di Solar Opposites è tutto dedicato all’istruzione, ma tranquilli, niente di serio naturalmente. Come nelle puntate precedenti, anche in questo caso la narrazione è suddivisa a coppie, con Terry e Korvo da un lato e Jessie e Yumyulack dall’altro. I primi, decidono di frequentare un college decisamente particolare, in cui gli studenti si dimostrano degli adulti noiosissimi che – nonostante le esortazioni di Terry a fare baldoria la sera – preferiscono tornare a casa a riposare. I secondi, invece, ignari che esistano le vacanze estive a scuola, continuano ad andarci, credendo che sia una sorta di test psicologico per metterli alla prova. Così, soli e un po’ spaesati, decidono di vestire alternativamente il ruolo di insegnante, dando lezioni di Shakespeare e Scienze a suon di rap.
Entrambe le trame sono ancora una volta molto divertenti, i tempi comici sono ottimi, così come il ritmo, la scrittura e la progressione dei personaggi. In particolare, stavolta viene approfondito l’alieno Terry… merito, forse, anche del fatto che Korvo è diventato improvvisamente muto. Capirete perché. Forse, alcuni potrebbero trovare qualche battuta un po’ eccessiva, ma è una caratteristica tipica della serie, per cui è perfettamente in linea con lo spirito generale dello show televisivo. Ovviamente, non possono mancare i riferimenti alla cultura pop, che ormai sono un marchio di fabbrica di Solar Opposites; come per gli altri episodi, vi sfido a trovarne quanti più possibili, si rivelerà molto divertente. In un certo senso, può essere uno stratagemma che può spingere a guardarla, gustandovela in modo più “interattivo”.
Venendo, invece, alle note dolenti, purtroppo, ho trovato poco incisiva la trama con protagonisti gli esseri umani rimpiccioliti e prigionieri del terrario di Jessie e Yumyulack. Diversamente da quanto visto in precedenza, non succede niente di troppo interessante; in sostanza, qui viene soltanto ribadita la rivalità tra Tim e Duke all’interno della microsocietà distopica di cui sono prigionieri, ma niente di più. Anche le gag non sono così divertenti. Escluso ciò, comunque, il quinto episodio di Solar Opposites è forse uno dei più spiritosi finora, perché le storie dei quattro alieni, ancora una volta, reggono tutto il tempo televisivo, tanto che si può benissimo passare sopra ai momenti morti – in questo caso – degli abitanti del muro.
Dal punto di vista narrativo, comunque, è ormai chiaro che la serie presenti degli episodi abbastanza autoconclusivi, se si escludono alcune trame secondarie; nel complesso la dinamica è speculare a quella vista in Rick & Morty. Il che non è un male, ma non aspettatevi troppa continuità narrativa per alcune cose successe in precedenza. Tipo, gli adolescenti che si sono mangiati la faccia a vicenda nel quarto episodio, non chiedetevi che fine abbiano fatto.
Sommando tutto, Solar Opposites si conferma una bella sorpresa nel catalogo di Disney+/Star. Un titolo sicuramente utile per avvicinare, non solo gli amanti di Rick & Morty, ma anche i fedelissimi a South Park, verso qualcosa di nuovo. Al solito, mettete a letto i bambini e correte a guardarlo; se siete alla ricerca di un po’ di demenzialità ben riuscita e black humor, potete sicuramente contare su Terry, Korvo, Jessie e Yumyulack.