Sonic Racing: CrossWorlds sarà facilmente eleggibile come il miglior rivale di sempre al dominio Nintendo negli arcade di kart
Negli anni nella corsa al miglior arcade di kart sul mercato si sono susseguiti diversi contendenti, ma lo scettro è rimasto sempre in mano a Mario Kart. Con l’arrivo di Mario Kart World nella prima metà dell’anno, anche quest’anno sembrava che il dominio del Regno dei Funghi fosse conclamato. Il Team Sonic però è di tutt’altra opinione, e sfreccia tra portali dimensionali con quello che è forse il miglior capitolo dello spin-off racing del porcospino blu. Sonic Racing: CrossWorlds è disponibile dallo scorso 25 settembre su PC e console, e grazie al cross-play tra piattaforme, cerca di detronizzare il re dei kart game e agguantarne la corona.
Ci sarà riuscito? Scopriamolo insieme , tra pro e contro, in questa recensione multiversale.
Versione testata: PlayStation 5
Imparando (?) dal migliore
La prima cosa che colpisce una volta avviato Sonic Racing: CrossWorlds per qualcuno che ha giocato i precedenti capitoli della serie, è la completa assenza della modalità storia. Seguendo le orme di Mario Kart, anche Sonic Racing decide di gettarci subito nelle coppe, dando solamente un breve incipit al motivo per cui il porcospino blu e soci si sfidano su tracciati interconnessi. Re Dodonpa ha organizzato una nuova competizione: questa volta però ha utilizzato gli anelli magici per mischiare le piste e dare ulteriore sfida ai piloti. Sonic e i suoi amici dovranno quindi gareggiare su 24 circuiti e su 15 mondi Crossworld casuali che appariranno nel corso delle gare, dimostrando di essere i più veloci di sempre.

Con la scusa dei portali interdimensionali però, Team Sonic ha potuto aggiungere dei personaggi inconsueti al roster. Non solo le versioni di Sonic Prime di Tails, Amy e Knuckles, ma anche Hatsune Miku e i protagonisti di Minecraft. E la situazione si farà ancora più strana nei prossimi mesi, con la’arrivo di Ichiban da Yakuza, il cast di Avatar: L’ultimo dominatore dell’aria e perfino Spongebob. Un supporto enorme che Mario Kart world può solo invidiare, e dove Sonic Racing: CrossWorlds al momento vince praticamente senza competizione.
Circuiti pazzi ma che non osano
I circuiti principali di Sonic Racing: CrossWorlds pescano dall’intera storia del porcospino blu, da Green Hill Zone fino ad arrivare perfino al DLC dedicato a Shadow del remake di Sonic Generations. Piste che celebrano l’universo del porcospino, con curve tornanti giri della morte e sessioni in cui i nostri veicoli si trasformeranno in barche e aerei (come nei capitoli precedenti). Questo triplice gameplay diventa un’arma a doppio taglio: sebbene sia divertente e entusiasmante gareggiare contro altri piloti su tutte le piattaforme, ci sono momenti in cui l’azione diventa illeggibile, facendo perdere un posto strenuamente difeso in maniera fin troppo repentina.



È qualcosa a cui si fal’abitudine, soprattutto s edoveste tuffarvi nell’online prima che nella modalità single player, facendovi le ossa sbattendo molteplici volte contro i muri. Sonic Racing: CrossWorlds premia le collisioni tra piloti, ma penalizza (forse troppo) quelle con l’ambiente circostante. Poi, sempre parlando di collisioni, il lavoro fatto dal team non è minuzioso, e spesso capita di non percepire quasi per nulla l’impatto, se non per un calo drastico della velocità di corsa.

Anche esteticamente, sebbene il gioco tecnicamente non subisca mai cali di frame, le piste sembrano vecchie di una generazione, e sono ben poche le volte che si rimane a bocca aperta per ciò che c’è a schermo (quando non siete concentrati a guardare solo davanti a voi). Di tutt’altra pasta invece la colonna sonora, a partire dalla theme remixata anche per i piloti ospiti fino ai brani di ogni circuito, sono certo che farà la gioia di ogni fan del porcospino blu, così come il doppiagigo, che ritrova tutte le voci originali del cast, da Renato Novara a Claudio Moneta.
Tra Festival e GEAR
Se il gameplay di base di Sonic Racing: CrossWorlds è quello di un normale arcade, Team Sonic ha voluto aggiunger eun po’ di pepe con dei potenziamenti personalizzabili. Ogni utente può equipaggiare una tavola di potenziamenti passivi, sbloccabili semplicemente gareggiando in qualsiasi modalità. Questi GEAR sono dei veri e propri vantaggi: dalla possibilità di trovar epiù oggetti di un certo tipo, al caricare il turbo più velocemente, dall’avere tre oggetti d aparte al prendere turbo quando si urtano gli avversari. Sta a voi capire quale GEAR si addice di più al vostro stile di corsa e al vostro pilota preferito, andando ad aumentare le vostre possibilità di uscirne vincitori.
Anche i veicoli e il modo di correre è completamente personalizzabile. Le possibilità sono molteplici e difficilmente no ntroverete l’opzione che più vi compiace prima di gettarvi in gara, sia offline che online. Nel primo caso, oltre alle coppe classiche, ci saranno le sfide a tempo e una modalità dove verranno proposte regole alternative. In quest’ultima gareggerete in squadre da 4 per ottenere la vittoria contro i team rivali e sbloccar enuovi veicoli e skin per i piloti. Le stesse regole le troverete online durante i Festival, eventi che si terranno durante i week end e saranno dedicati no nsolo ai piloti guest, ma anche all osblocco di nuovi elementi come sticker e titoli. Il net code sembra reggere i lcross play, con pochissime disconnessioni e (quanto meno nel mio caso) la quasi totale assenza di lag. Prima di ogni gara si potrà votar euna pista tra le tre offerte e , una volta conclusa, saremo costretti a cambiare lobby (se giochiamo con amici però “viaggeremo” fortunatamente insieme).



Sonic Racing: CrossWorlds è facilmente eleggibile come il miglior rivale di sempre al dominio Nintendo negli arcade di kart. Se guardassimo solamente il supporto (presente e futuro) il titolo di Team Sonic sarebbe l’estremo vincitore, grazie a eventi settimanali e piloti in arrivo per tutti i prossimi mesi. La dove sgarra però, è ancora nella tecnica, e nella pulizia generale della corsa. Il caos può essere divertente ma allo stesso tempo snervante, soprattutto durante le prime ore di gioco quando si cerca in tutti i modi di adattarsi a quello che sta succedendo. Diciamo che però, se di solito il re dei Kart-Game guarda tutti dallo specchietto retrovisore, questa volta deve stare attento a un possibile sorpasso con avvitamento.