Split Fiction – La Recensione

Split Fiction

Split Fiction è il capolavoro di Hazelight Studios e la conferma della bravura di Josef Fares.

Dopo il successo di It Takes Two, Josef Fares e Hazelight Studios tornano sugli scaffali fisici e digitali con Split Fiction.
Josef Fares si è fatto conoscere per i suoi interventi sopra le righe ai The Game Awards, è diventato un personaggio oltre che uno sviluppatore, ma con Split Fiction aveva da dimostrare che It Takes Two non è stato un colpo di fortuna.
Continuando la sua missione di rimettere al centro la modalità co-op, Josef Fares torna con un nuovo gioco focalizzato sul gameplay a due giocatori.

Disponibile dallo scorso 6 marzo, su PC, PlayStation 5, Xbox e con un pass amici che permette a qualcuno senza copia di giocare con un amico in possesso del gioco, scopriamo insieme pregi e difetti di Split Fiction.

Versione testata: PC

Mio e Zoe sono due scrittrici in erba che faticano a farsi pubblicare. Convinte dall’offerta di lavoro della Rader, si recano alla casa editrice per entrare ne La Macchina, struttura tecnologica straordinaria in grado di dare vita alle fantasie e alle idee di chi vi entra. Per un malinteso, Mio e Zoe finiscono nella stessa bolla tecnologica, scoprendo nel mentre che le intenzioni di Rader e dell’intera società non sono delle più positive. Mio e Zoe dovranno collaborar eper uscire dalla Macchina, vivendo le avventure che hanno scritto durante la loro vita e imparando a conoscersi. Questo non è che l’incipit di Split Fiction, una trama leggermente più matura rispetto a quella di It takes Two, che tocca temi come il lutto e l’inadeguatezza, e che si dirama nel corso di poco meno di 15 ore.

Zoe e Mio sono ben caratterizzate, pur rispettando alcuni stilemi dei personaggi classici. Mio è una scrittrice di fantascienza, ama la violenza ed è molto chiusa. Zoe è invece autrice fantasy, è un vulcano di energie e cerca sempre di mettere gli altri prima di se stessa. L’evoluzione delle due passerà ovviamente dalla neonata amicizia, arrivando a un finale riuscito e convincente. Chi ne esce sconfitto questa volta ( a differenza di It takes Two) è il mondo attorno alle due, decisamente meno caratterizzato e “omologato” a una scrittura classica. Non che sia propriamente un difetto, soprattutto con tutto quello che il gioco ha da offrire sotto l’aspetto puramente ludico.

Due generi, tanti gameplay

Split Fiction mette subito in chiaro che il gameplay è al centro di tutto. Esattamente come succedeva in It Takes Two, Hazelight Studios è un’artista della co-operativa, è permette ai due giocatori di compiere azioni completamente diverse per arrivare da un punto A al punto B. Così, non solo i poteri delle due ragazze saranno sempre diversi tra loro, ma spesso anche quanto avviene a schermo è diverso tra un giocatore e l’altro. Inoltre, diversamente dal titolo del 2021, Split Fiction contiene meno “distrazioni” siano queste minigiochi o meri collezionabili. Anzi, questi ultimi proprio non esistono, da un lato evitando allungamenti di sorta, dall’altro rendendo quasi inutile l’esplorazione delle mappe.

In Split Fiction nulla rimane uguale, e più si prosegue più vedrete idee susseguirsi a schermo. Non c’è nulla di mai visto ma, in maniera quasi mistica, ogni gameplay è ben curato e reattivo, pur nelle tante citazioni fatte dal team. Ogni sezione di gioco dice la sua in modo diverso, che sia nelle meccaniche, nell’estetica, o nella realizzazione finale lasciando a bocca aperta per la quantità di fantasia del team.

Split Fiction stupisce dall’inizio alla fine, con pochissime eccezioni, andando a sostituire i vari mini-giochi che popolavano It Takes Two con storie secondarie scartate e scritte in passato dalle due protagoniste. Queste storie secondarie sono sparse per i capitoli di gioco e offriranno ulteriori variazioni di gameplay rispetto a quanto visto nel gioco principale. Si passa dal platform allo sparatutto in terza persona, all’action al gioco di guida, e ognuno di questi gameplay potrebbe dar vita a un gioco tutto suo.

Split fiction è il dono della compagnia

Split Fiction, come It Takes Two prima di lui, permette di invitare un amico non in possesso del gioco nella nostra partita, così da fargli vivere l’intera avventura al nostro fianco. Questa volta si può anche invitare un amico in possesso di un’altra piattaforma, così da ampliare ancora di più le nostre possibilità. Giocando con un amico l’avventura ha ancora più senso, e il divertimento aumenta in maniera esponenziale. È un vero peccato che il team di Fares sia praticamente l’unico a proporre delle modalità co-op così riuscite, a differenza delle numerose esperienze multiplayer che invadono il mercato ogni giorno.

Oltre a tutto quello di cui abbiamo parlato finora, non si può che lodare il comparto tecnico di Split fiction. Non solo la modellazione poligonale o il fatto che anche con tantissimi elementi a schermo il gioco sia solidissimo in ogni istante. Ma anche il character design, che dai primi trailer sembrava meno riuscito rispetto ai precedenti, riesce a convincere man mano che si prosegue nei capitoli della storia. Ma le principali protagoniste sono sicuramente le ambientazioni, tutte particolarmente riuscite ed intriganti, nonostante vadano a citare stilemi narrativi dei due generi di riferimento.

Se tutto questo non dovesse bastare, anche il comparto sonoro è di buon livello. Dalla colonna sonora che fa da sfondo alle avventure di Mio e Zoe, passando per un brano cantato da Loreen (vincitrice dell’eurovision 2023) che ci saluta durante i titoli di coda, ogni traccia è adeguata al momento. Inoltre il gioco è completamente tradotto e doppiato in italiano, così da poter essere alla portata di chiunque.

Non c’è molto altro da dire. Se amate i videogiochi, se amate davvero i videogiochi, Split Fiction è la scelta giusta. Josef Fares era già definito un’eccellenza, ma ora Hazelight Studios viene definitivamente eletto tra i migliori studi di sviluppo dell’era moderna. Sperando che EA non gli metta mai i bastoni tra le ruote, non vedo l’ora di scoprire cosa riserva il futuro per il team, tanto a beneficiarne sarà sempre il mondo dei videogiochi.

Split Fiction è disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox. Potete anche invitare un’altra persona a giocare gratuitamente con te su qualsiasi piattaforma (Cross-Play su PS, Xbox e PC) con il Pass amici. 

Split Fiction
Pro
Un tripudio di idee e gameplay
Divertente e appagante
Comparto tecnico da applausi
Contro
Purtroppo pochi extra
9.3
Voto