Nuova Repubblica o Impero Galattico? In Star Wars Squadrons volerete fino ai confini dell’universo!
In principio fu Star Wars: X-Wing. Poi la serie dei videogiochi Star Wars passò per molti altri simulatori di battaglie spaziali, trovando nel tempo, chi più o chi meno la propria consacrazione.
Nella generazione del rilancio della saga videoludica di Star Wars, la rinnovata gestione di EA ha saputo centrare ogni nuova uscita, da Battlefront prima a Star Wars Jedi: Fallen Order poi. Poco prima di abbandonare Xbox One e PlayStation 4 in favore delle nuove console next gen, EA Motive ci presentano la loro opera prima, un nuovo simulatore spaziale ambientando proprio nell’universo di Star Wars.
Infilatevi il casco, accendete i motori e prendete il volo con la recensione di Star Wars: Squadrons.
Versione testata: PlayStation 4 Pro
Fra i titoli più rappresentativi di Star Wars ci sono sicuramente i simulatori di battaglie spaziali. Si è bello impersonare i guerrieri Jedi, brandire una lightsaber e sfruttare i poteri della Forza, ma nulla riesce ad immedesimare di più che il mettersi nella cabina di pilotaggio di un Ala-X o un Caccia Tie, e sfrecciare nello spazio distruggendo nemici a colpi di laser.
Se negli anni si è per lo più scelto di ricreare le sequenze di volo più spettacolari della serie, basti pensare alla Battaglia della Morte Nera o le scorribande sulla luna boscosa di Endor, Star Wars Squadrons, abbandona quella strada per gettarsi come il più recente Star Wars Jedi: Fallen Order nel canone narrativo della saga cinematografica con una storia originale. Infatti Squadrons si piazza nella timeline di Star Wars subito dopo la pellicola del Ritorno del Jedi, poco dopo la Battaglia di Endor e relativa fine della seconda Morte Nera.
Il lungo prologo ci porterà a vestire sia i panni della Nuova Repubblica, sia quelli dell’Impero Galattico durante la fuga di alcuni convogli di rifugiati dopo la distruzione di Alderaan. Inizia da qua un’interessante e ben sviluppata campagna single player, che vede il giocatore alternare i piloti dei due schieramenti in una lotta al potere dai risvolti non sempre delineati.
È vero che i buoni sono buoni e i cattivi altrettanto cattivi, ma lo sviluppo narrativo ci porterà ad assistere a sfumature “grigie” nelle azioni dei due schieramenti, quasi a giustificare le scelte e i moventi di entrambi i lati in battaglia, che si troveranno a scontrarsi più e più volte, spesso mossi più dall’orgoglio personale che non dai propri ideali.
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Il pomo della discordia sarà il Progetto Starhawk, una potente corazzata che potrebbe diventare la chiave di volta nella battaglia fra la Nuova Repubblica e l’Impero Galattico. Assisteremo quindi di volta in volta ai passaggi segnanti di questa storia dove le due fazioni, faranno di tutto per ostacolarsi e riuscire a portare a termine i propri obiettivi.
Senza scendere troppo nei dettagli della storia di Star Wars Squadrons, ci troviamo di fronte ad un titolo da una spiccata componente narrativa, che forse non brilla troppo di originalità, sfruttando i classici plot twist narrativi di Star Wars, ma al contempo riesce ad intrattenere i fan, pescando dall’universo narrativo della serie elementi e personaggi legati ad altre produzioni, non strettamente videoludiche, come il comandante Rae Sloane, il pilota dell’Alleanza Ribelle Wedge Antilles ed Hera Syndulla, leader dello Squadrone Phoenix di Star Wars Rebels, oltre a brevi cameo di Darth Vader e Leila. Una storia che riesce ad appassionare ed intrattenere, il cui unico difetto, alla stregua di Rogue One, è quello di sapere fin da subito che il finale del gioco non andrà in alcun modo ad influire negli esiti della storia, i cui risvolti sono già stati scritti anni fa.
Verso l’infinito e oltre!
Nonostante questo, la modalità single player sarà utile per prendere mano con le meccaniche del gioco. Infatti pur strizzando l’occhio ai titoli del passato e riproponendo battaglie a bordo dei mezzi iconici di Star Wars, qua ci troviamo di fronte ad un simulatore di volo in prima persona, ben lontano dalle meccaniche arcade a cui i giochi ispirati, Battlefront in ultima battuta, ci avevano abituato.
Qua abbiamo tra le mani un titolo strutturato, che richiede una buona conoscenza del mezzo, non solo in fase di pilotaggio ma anche di strumentazione. Essendo in prima persona, dovremo imparare bene a pilotare il mezzo abituandoci al controllo tramite le due levette analogiche, che serviranno sia a spostare la navicella, sia a compiere tutte quelle manovre evasive fondamentali per sfuggire ai colpi nemici. L’HUD è quasi essenziale e si integra visivamente nel cockpit del mezzo, creando una soluzione di continuità fra grafica e gioco.
Ogni veivolo avrà una gestione dell’energia indipendente, e spetterà a noi, a seconda di cosa staremo pilotando, di dirottare la suddetta energia in una delle 3 caratteristiche fondamentali della navicella, ovvero il motore, i laser o gli scudi. Così facendo andremo a depotenziare gli altri aspetti. Ad esempio, scegliendo di potenziare la velocità, ridurremo l’intensità del fuoco, mentre incrementando quest’ultima saremo più lenti e facili prede dei nemici. Spetterà a noi saper dosare, in maniera contestuale all’azione, quale aspetto avvantaggiare portandoci così alla vittoria dello scontro.
In Star Wars Squadrons potremo utilizzare in tutto 8 fra i più famosi mezzi della saga, dagli iconici Ala-X e il Caccia stellare TIE/ln, le punte di diamante delle rispettive squadre, all’ Ala-Y e TIE/sa, agli intercettatori Ala-A e TIE/in, passando per il caccia di supporto Ala-U o il Mietitore TIE/rp. Ogni mezzo è ben caratterizzato e si contraddistingue per maneggevolezza, resistenza degli scudi e potenza d’attacco. Non si tratta però solamente di statistiche e numeri, ma avremo una differenza sostanziale proprio in fase di pilotaggio.
Ogni caccia potrà poi essere personalizzato con un set di armamenti e gadget tecnologici, che ci serviranno per abbattere in maniera più efficiente i nemici. In battaglia poi potremo richiedere, quando disponibile dei rifornimenti, che ci consentiranno di ottenere ricariche delle munizioni o riparare le condizioni dello scafo, permettendoci di continuare lo scontro.
Viaggiare nell’Iperspazio non è come spargere fertilizzante da un aeroplano.
Star Wars Squadrons, rispetto ad altri titoli analoghi (vedi le sessioni di volo dei due Battlefront), utilizza un approccio molto più simulativo, diventando di fatto un titolo impegnativo già ai primi livelli di difficoltà. Per chi si affaccia a questo genere c’è un livello iniziale che permette di godersi la storia senza particolari problemi, ma come ci svincoleremo da quello, missione dopo missione la curva di difficoltà aumenterà, chiedendo ai piloti sempre maggior impegno. Ogni missione proporrà obiettivi primari e secondari, che se completati andranno a completare la valutazione di fine livello. Se decideremo di aumentare il grado di sfida, verranno meno certi aiuti, così come l’interfaccia verrà ridotta all’osso obbligandoci, o quasi, a seguire gli strumenti del cockpit e di affidarci al nostro colpo d’occhio.
Su PlayStation 4 Star Wars Squadrons sfrutta in maniera integrale il supporto al PS VR, cambiando faccia al gioco per una totale immersione nel mondo di Star Wars. Abbiamo deciso quindi di affrontare la campagna principale in compagnia della periferica Sony, e i risultati sono stati più che ottimi.
Al di là di un primo senso di smarrimento iniziale, dovuto ad una certa complessità iniziale, dopo le missioni introduttive ci siamo trovati subito a nostro agio. Merito anche dell’head traking, che permette di avere una visione maggiore dello spazio di gioco, riuscendo a cogliere meglio l’azione generale. L’immedesimazione in VR è qualcosa che va ben oltre la semplice opzione accessoria, ma denota un ottimo lavoro per adattare tutta l’avventura per essere goduta a pieno con il visore. E se vi sentite dei veri piloti, potrete scegliere di scendere in “campo” in VR anche nella modalità multigiocatore.
Pur essendo un titolo venduto a prezzo budget (40 euro), Star Wars Squadrons si comporta come un tripla A.
Oltre ad una storia ben costruita, e un gameplay profondo, strutturato e pensato per essere goduto al meglio in VR, i ragazzi di EA Motive hanno sviluppato una “corposa” modalità multigiocatore.
All Wings Report In
In realtà il titolo nasce come simulatore spaziale multiplayer, ma data la bontà dei contenuti non ci sentiamo di far passare in secondo piano gli altri elementi di contorno. Tornando a parlare dell’online qua troviamo “solamente” due modalità di gioco: Duelli Spaziali e Battaglia Flotta.
La prima è un classico death match a squadre 5v5, dove due squadriglie si sfidano attraverso la galassia in accesi scontri, fino che una delle due non raggiunge il punteggio che determina la vittoria.
Battaglia Flotta invece mostra una struttura più articolata, con una modalità ad obiettivi nella quale la collaborazione con gli altri membri della squadra è imprescindibile. Distruggendo un certo numero di caccia avversari sarà possibile affrontare gli incrociatori, che se messi fuori gioco ci daranno accesso all’ultimo obiettivo che ci consentirà la vittoria, l’eliminazione dell’ammiraglia nemica.
Battaglia Flotta rappresenta la modalità classificata, i cui risultati andranno ad influenzare il nostro rank nelle classifiche. Essendo l’accento posto sulle tattiche di gruppo e le strategie della battaglia, la coordinazione con gli altri giocatori è fondamentale. Non solo in fatto di comunicazione ma pure nella scelta del mezzo da usare, fattore che in alcuni casi può ribaltare completamente gli esiti della partita.
Indipendentemente dalla modalità scelta, completare i vari match vi farà guadagnare punti esperienza, e crediti che è possibile spendere per compare skin per i personaggi e abbellimenti per la propria astronave. Si tratta quindi di cosmetiche, che non andranno ad influenzare in maniera attiva gli scontri ma sulla personalizzazione dei mezzi.
In quanto a contenuti EA Motive gioca una mossa un po’ controtendenza ma dalla filosofia inclusiva. Tutto quello che ha da offrire Star Wars Squadrons è già nel gioco. Non ci saranno infatti nuovi aggiornamenti né contenuti in arrivo post lancio. Una scelta forse non proprio felice in termini di percezione del giocatore, ma che d’altro canto stabilisce una linea sulla portata del titolo e la sua durata nel tempo.
Buoni o cattivi?
Sotto il profilo tecnico Squadrons trasuda Star Wars da tutti i pori, dai sui personaggi e dalle cinematografiche, fino alle musiche, che riprendono i grandi classici delle sinfonie di Star Wars, come la Marcia Imperiale o il tema dei Jedi, in tutto il loro splendore, accompagnati da un audio design che, proprio in battaglia da il meglio di sé.
Impossibile non apprezzare il lavoro fatto sui modelli dei veivoli, ricreate con maniacale accuratezza, e in particolar modo sugli spazi delle battaglie. Pur non potendo fruttare l’effetto amarcord legato ai film su licenza come negli altri giochi (di nuovo il richiamo agli ultimi Battlefront), la storia originale ha dato carta bianca sullo sviluppo del “campo” dove mettere in scena gli scontri aerei. Fra spazi aperti dove solo le abilità del pilota vengono a galla, a banchi di asteroidi, o cimiteri spaziali abitati dai detriti di Star Destroyer ormai in disuso, le varie mappe di gioco mostrano un lavoro certosino volto a diversificare e rendere riconoscibili le varie aree.
La natura da titolo budget di Star Wars Squadrons si abbatte sul doppiaggio di gioco, presente solamente in lingua inglese. Se di per sé non si tratta di un vero e proprio problema, mettendo in risalto un buon voice acting, lo diventa quando saremo chiamati a seguire i sottotitoli in italiano durante gli scontri. In caso abbiate difficoltà a capire le varie linee di dialogo, dovendo affidarvi ai sub diventa complicato tenere d’occhio l’azione e al contempo concentrarsi sugli avvisi ricevuti, mettendo in crisi i giocatori meno scafati.