Star Wars: The Clone Wars, la recensione della settima e ultima stagione

Le avventure di Ahsoka, Rex e i cloni giungono al triste epilogo

the clone wars

Lunga vita a The Clone Wars.

Dave Filoni ce l’ha fatta: è riuscito a chiudere The Clone Wars come meritava, dopo sei anni dalla melanconica conclusione della sesta stagione, dovuta all’acquisto di Lucas art da  parte di Disney. Ma gli spettatori avevano già sofferto sul finale della quinta serie con Ashoka Tano che abbandonava l’ordine dei Jedi molto prima della caduta di Anakin.

Ahsoka Tano, personaggio introdotto dallo stesso Filoni proprio nel film di The Clone Wars, vera protagonista delle sette stagioni, al fianco di Rex, un clone che i fan dell’universo espanso di Star Wars hanno imparato ad amare.
Perché ogni episodio che ci avvicinava verso il dodicesimo e ultimo capitolo di questa settima stagione, metteva sempre più in chiaro che, nonostante la presenza di Anakin, Obi-wan e degli altri personaggi iconici dei film, i veri protagonisti erano i nuovi volti della guerra.

Ve lo avevo già anticipato a marzo, con il lancio di Disney+ (Attiva la tua prova gratuita di 7 giorni) e  la recensione dei primi due episodi: l’ultima stagione di The Clone Wars si apprestava ad essere uno dei migliori prodotti dedicati al franchise creato da George Lucas.

Ora che ogni episodio della serie è disponibile sulla piattaforma streaming  di Disney, scopriamo insieme perché è stato proprio così nella recensione della settima stagione di The Clone Wars.

Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa, prima di incensare le numerose doti di questa settima e ultima stagione. Non tutti gli episodi sono di alto livello, in particolar modo le quattro puntate centrali. Quest’arco narrativo vede Ashoka in fuga dalla Repubblica darsi al contrabbando al fianco di due sorelle orfane. Sebbene il tutto servirà per mettere l’ex-Padawan di Anakin Skywalker sulle tracce del terzo grande protagonista di The Clone Wars (Maul) il risultato finale è abbastanza debole. Decisamente sotto tono sia rispetto all’arco iniziale di cui vi ho già parlato il mese scorso, sia all’assedio di Mandalore che porterà la nostra eroina ad affrontare il temuto e impossibile da fermare Ordine 66.

 

Impara l’ordine cronologico della serie

I quattro episodi finali della serie si distaccano completamente dalla formula a cui siamo stati abituati. Niente riassunto introduttivo carico di enfasi, niente insegnamento retorico e niente logo giallo. Al suo posto un logo cremisi, che da spazio solo al titolo del capitolo, premessa della caduta dell’ordine Jedi. Scelte brillanti per raccontare gli ultimi attimi di luce di Anakin. A schermo non vediamo mai le scene de

La Vendetta dei Sith, ma ne sentiamo il peso. L’Ordine 66 si abbatte sui cloni, corrompendoli e mettendoli al servizio di Darth Sidious. Anche Rex subisce il lavaggio del cervello ma, come ben sa chi ha seguito Star Wars Rebels il suo destino vuole un altro scopo da compiere.

 

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Il focus del finale è quindi tutto sui due personaggi originali Ahsoka e Rex, creati dieci anni fa dallo stesso Filoni, e su Maul, ormai non più un Sith ma capo dell’Alba Cremisi. Lo sceneggiatore è riuscito a dare una dignità ad un personaggio poco utilizzato in Episodio I, rendendolo veramente temibile e più di uno spadaccino esperto.

 

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Avevo già lodato il comparto tecnico di questa stagione, premiando il lifting visivo che la serie ha ricevuto in questi sei anni di riposo forzato. Se già nei primi due episodi la qualità tecnica era alta, nell’arc finale The Clone Wars è più bello che mai. E non si tratta solo dei modelli dei personaggi, ma anche per l’utilizzo dei colori e delle scelte registiche che lo rendono pari (se non alle volte superiore) ad un episodio principale del brand.

La storia si conclude, il lato oscuro vince e i Sith ottengono un prezioso alleato: Darth Vader. Non vediamo la caduta di Anakin, e l’ultima immagine che abbiamo di lui è quando sorride ad Ahsoka augurandole buona fortuna per un’ultima volta. Non vediamo nessun altro dei personaggi iconici negli ultimi due episodi. Perché il finale di The Clone Wars deve portare al termine la storia di Rex quella di Ahsoka, e quella della 501esimo legione. O meglio, deve dargli una chiusura che si colleghi poi alla serie successiva, fino a quando non rivedremo Ahsoka.

Leggi la recensione dei primi due episodi della stagione 7 di The Clone Wars

È lei la vera vincitrice della serie: pur non uscendone vittoriosa ed essendo un Jedi rinnegato, Ahsoka è comunque il simbolo della speranza, anche metanarrativa. Quali sono i piani di Disney per la figlia prediletta di Dave Filoni non lo sappiamo ancora ma è sicuro la rivedremo.

Sappiamo che nel nuovo canone non tutti i Jedi sono stati obliterati dall’Ordine 66, e i personaggi di Filoni sono capaci di rialzarsi dopo le sonore sconfitte. Che l’universo espanso di Star Wars sia davvero la soluzione ai problemi della saga principale? Solo il tempo ci darà la risposta, per ora possiamo archiviare un’altra serie animata capace di intrattenere il piccolo spettatore e di rubare il cuore al grande appassionato di Guerre Stellari.