Il Volume 2 di Star Wars Visions conferma quanto di buono fatto due anni fa, espandendo gli studi d’animazione a tutto il mondo.
Due anni fa ci auguravamo che Star Wars Visions non fosse un progetto a sé stante, ma che permettesse ad altri studi d’animazione di dire la propria sulla Galassia Lontana Lontana. E con questo Volume 2, Lucas Film amplia il parterre di artisti, permettendo anche agli studi occidentali di raccontare la propria storia di Star Wars.
La richiesta fatta a i nove studi coinvolti nel Volume 2 di Star Wars Visions è la stessa: osate, mostrate qualcosa di nuovo rispetto a quanto abbiamo potuto vedere negli ultimi quaranta anni pur rispettando la mitologia di Jedi, Sith, Forza e compagnia cantante. E se nel primo (qui trovate la recensione ) ci si concentrava attorno al cristallo Kyber, questa volta il punto in comune di ogni episodio è la Forza.
Il Volume 2 di Star Wars Visions debutterà nella sua interezza domani, 4 maggio, e ho potuto vederla in anteprima negli scorsi giorni rimanendo ancora una volta estasiato da alcuni dei corti presenti. Ci troviamo di fronte a un’ottima seconda prova, capace in alcune occasioni anche di surclassare il lavoro precedente, scopriamone insieme i motivi.
La Forza di Visions Volume 2
Come detto in apertura, il fulcro di questo nuovo viaggio nell’universo di Star Wars ruota attorno alla Forza, e a come influenza le vite degli esseri viventi. Siano essi Jedi, Sith, giovani piloti, o semplicemente sopravvissuti a una guerra non loro.
Lucas Film mette in mano a nove studi sparsi in tutto il mondo la possibilità di raccontare il proprio Star Wars, e anche questa volta, ci sono dei corti che riescono a creare un vero e proprio mondo in poco meno di venti minuti. In pochi minuti, riescono a raccontare una storia completa, staccata dal canone, ma comunque pregna dei significati di Star Wars. Corti che potrebbero venire espansi in altri media, come successo a Ronin, il primo episodio del Volume 1, che è diventato sia un romanzo che un manga.
I nove nuovi corti spaziano tra tutte le tecniche conosciute dell’animazione: CGI, stop-motion, animazione tradizionale a mano, ma anche animazione ibrida CGI/stop-motion. Ce ne è davvero per tutti i gusti, e per tutte le età.
Ogni studio ha riversato il proprio stile all’interno del racconto. I britannici di Aardman (Wallace & Gromit) per esempio raccontano una folle corsa su Tatooine, mentre gli irlandesi di Cartoon Saloon (Wolfwalkers) si concentrano sulla dualità tra lato scuro e lato chiaro, mettendo alla prova un gruppo di amici stanchi della loro vita da schiavi.
Ecco tutti gli episodi di Star Wars Visions Volume 2
- Sith – diretto da Rodrigo Blaas, prodotto dallo studio spagnolo El Guiri
- Screecher’s Reach – diretto da Paul Young, prodotto dallo studio irlandese Cartoon Saloon
- In the Stars – diretto da Gabriel Osorio, prodotto dallo studio cileno Punkrobot
- I am your Mother – diretto da Magdalena Osinska, prodotto dallo studio britannico Aardman
- Journey to the Dark Head – diretto da Hyeong Geun Park, prodotto dal sudcoreano Studio Mir
- The Spy Dancer – diretto da Julien Chheng, prodotto dallo studio francese La Cachette
- The Bandits of Golak – diretto da Ishan Shukla, prodotto dallo studio indiano 88 Pictures
- The Pit – diretto da Justin Ridge, prodotto dallo studio giapponese D’art Shtajio
- Aau’s Song – diretto da Nadia Darries e Daniel Clarke, prodotto dallo studio sudafricano Triggerfish
Fortunatamente, nonostante qualche cameo, non vengono scomodati personaggi del canone, o meglio, non in maniera significativa come succedeva in un episodio del primo volume. I nove studi raccontano ognuno la propria storia, buttando a schermo personaggi che risultano convincenti e piacevoli.
I francesi di Studio La Cachette (Mune) raccontano di una ballerina che lavora in un cabaret da quando l’Impero ha invaso il suo pianeta. La donna collabora segretamente con la Ribellione, fino a quando non scopre un tragico segreto. Nelle danze della protagonista, lo studio dà sfoggio delle sue abilità, intrigando lo spettatore e tenendolo ancorato a ciò che succede a schermo.
Sfortunatamente, il volume 2 di Visions dovrà affrontare nuovamente un pericolo più temibile dei Sith. La fan base di Star Wars non è delle più aperte alle novità e potrebbero riservare al prodotto la stessa tiepida accoglienza vista per il primo volume.
Fortunatamente, la buona qualità della serie tv ha spinto Lucas Film a diffondere il “credo” includendo nell’abbonamento altri 9 episodi che esplorano punti diversi della galassia lontana lontana. Dato il passo in avanti fatto grazie ad alcuni studi d’animazione, sono certo che ci sarà ancora posto per Visions nel futuro di Star wars.