Stellar Blade – La Recensione

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L’aspetto action-RPG si riflette in Stellar Blade sostanzialmente in una serie di rami abilità che abbracciano gli aspetti di EVE di cui abbiamo parlato nel sistema di combattimento, quali l’attacco, le Abilità Beta ed Esplosive, quelle di sopravvivenza relative a Parata e Schivata e la modalità Tachionica. Sconfiggendo nemici e completando le quest e gli incarichi secondari otterremo punti esperienza, che potranno essere investiti per sbloccare tutta una serie di potenziamenti e nuove mosse. Non ci saranno quindi build customizzabili ma una serie di abilità da sbloccare che andranno a completare le azioni base di EVE, rendendola una vera e propria macchina assassina.

Dove invece potremo intervenire attivamente nel personalizzare EVE è nella dotazione a suo supporto, equipaggiando alcuni elementi strategici come l’esospina (fino ad un massimo di 2), che in base a quella selezionata aumenterà dei valori statistici di EVE, come la potenza dei danni, una maggiore reattività della parata o la resa degli oggetti consumabili, con in più la possibilità di spendere risorse e potenziarli ulteriormente per valori finali più alti. L’equipaggiamento si completa con altri oggetti che incrementano ulteriormente altri aspetti del combattimento di EVE, dal semplice aumento dei danni, alla possibilità di ricevere più punti esperienza o maggiori ricavi a fine lotta. Legato all’esplorazione e alla sconfitta dei boss invece tutto lo spettro dei miglioramenti relativi all’arma di EVE e al potenziamento delle fiaschette, che potranno essere effettuati a patto di essere in possesso dei relativi componenti.

Chi ha seguito gli sviluppi di Stellar Blade avrà sicuramente notato che nel gioco sono presenti numerose tutine da far indossare ad EVE durante la lotta contro i Naytiba cambiandone così il look e la quantità di pelle esposta. E sebbene le nanotute non influiscano in alcun modo a livello di gameplay, sono sicuramente un incentivo in più per dedicare tempo ed attenzioni a valorizzare l’aspetto di EVE durante il corso dell’avventura.

Fino ad ora Stellar Blade si è dimostrato un ottimo titolo sia sotto il profilo narrativo, che sotto quello del gameplay, estremamente divertente da giocare e con ben pochi elementi criticabili. E nel suo voler essere un tripla A a tutti gli effetti, il team di Shift Up si e concentrato nel confezionare il gioco nel migliore dei modi con un comparto grafico che non teme confronti. E anche da questo punto di vista è impossibile non rimanere affascinati da Stellar Blade.

Ogni ambientazione è curata nel dettaglio per ricreare un mondo post-atomico unico, dal retrogusto cyber punk. Le varie location propongono ognuna un tema unico, dal quartiere di Eidos 7, una città completamente distrutta dove la natura ha preso il sopravvento, al vasto deserto dove la sopravvivenza è messa a dura prova e l’orizzonte si perde nel mare sconfinato di dune sabbiose, fino ad un’ascesa spaziale in un complesso ultra teconologico, ormai abitato solamente dai Naytiba. Il lavoro di world building fatto dai grafici di Shift Up è impressionante, soprattutto nel voler rendere quanto mai unico il mondo di gioco inserendo al suo interno elementi architettonici e culturali a loro vicini. Il tutto prende vita grazie all’Unreal Engine 4, che si dimostra ancora una volta un motore di gioco quanto mai rodato e versatile, che ha permesso al team di dare vita ad un gioco tecnicamente impressionante ed affascinante in ogni suo momento.

 

Questo grazie all’ottima resa dei materiali, quanto mai realistici, o ai numerosissimi effetti speciali o ancora ad un sistema di illuminazione impeccabile in ogni occasione che rendono Stellar Blade uno spettacolo visivo pur mantenendo dei limiti. Ed è incredibile il risultato ottenuto, considerando che per Shift Up si tratta del loro primo titolo di rilievo, riuscendo ad arrivare dove altri, anche dopo molti tentativi ancora si sognano di essere. Ispiratissimo ovviamente il design dei mostri e dei boss, così come quello dei protagonisti del gioco, sui quali i programmatori si sono sbizzarriti il più possibile per creare stili unici e ben riconoscibili. Se proprio dovessimo muovere qualche critica, dovremmo puntare il dito sulla poca varietà dei boss, che vengono riproposti in più di un occasione durante alcune missioni secondarie senza alcuna variazione. È presente una tripla modalità grafica, con le due soluzioni classiche pensate rispettivamente per prioritizzare a seconda dei casi grafica o framerate, con una terza opzione Bilanciata che va ad adattarsi a seconda dei casi e che offre un’ottima alternativa di gioco rispetto alle altre 2 disponibili, mantenendo Stellar Blade estremamente fluido e ben dettagliato.

Il cavallo di battaglia di Stellar Blade è sicuramente il modello poligonale della sua eroina, EVE, che fin dall’annuncio ha fatto discutere per le sue forme innaturali per quanto il modello sia stato creato sulle fattezze di una modella reale. Non vogliamo entrare in merito della questione, quanto meno sul discorso sessualizzazione di EVE e del corpo femminile, in quanto toccherebbe spendere chissà quante parole in merito, su cosa ci sia di gusto e di sbagliato nell’industria. Una cosa però vogliamo sottolinearla e riguarda quanto Shift Up abbia puntato molto su questo aspetto, non solo nella realizzazione di nanotute abbastanza provocanti che mettono in mostra più del dovuto, ma nell’integrare in fanservice direttamente nell’economia di gioco. Durante la maggior parte delle inquadrature e dei quik time event è possibile trovare una telecamera un po’ birichina che tende ad inquadrare EVE con il lato B sempre in bella mostra. Inserti a volte del tutto superflui e che non aggiungono nulla ad un gioco che non ha assolutamente bisogno di certe dinamiche attrattive per farsi apprezzare. Attenzione, non danno fastidio e non sono nemmeno troppo esagerate rispetto a quello che si potrebbe pensare o a quello che spesso l’industria giapponese propone e ha proposto negli anni, ma si tratta di un qualcosa di cui avremmo fatto anche volentieri a meno e il gioco sarebbe risultato lo stesso. Avremmo ad esempio gradito una maggiore caratterizzazione di EVE, che è di certo una buona protagonista, ma che pecca di carisma rispetto ad altre personalità più eccentriche dei videogiochi, come la Cereza di Bayonetta o 2B di Automata, giusto per restare in un certo raggio d’azione.

Ottima la direzione artistica di Stellar Blade, che trova il suo massimo splendore in una colonna sonora che in questo caso si ispira non troppo velatamente a quella di Nier. E non a caso ritroviamo fra i compositori della soundtrack lo Studio Monaca, gli autori dei brani dei giochi della serie di Nier e che qua sembrano volerne replicare le sonorità e le atmosfere, unendo antico e moderno, con un risultato davvero unico e riconoscibile.

Diverse invece le trace audio a disposizione, tra cui è presente anche quello italiano, al quale però abbiamo preferito l’originale coreano, non solo per immedesimazione ma anche per una maggiore affidabilità del voice atting, dove nel nostrano risulta un po’ tutto sopra e righe ed estremizzato.

Stellar Blade è un gioco PAZZESCO. Shift Up tira fuori dal cilindro un action dalle tinte RPG incredibile, una prima opera che risulta pressoché perfetta in ogni suo aspetto, ed è chiaro il perché Sony si sia voluta assicurare un’esclusiva di questo calibro. Tecnicamente solidissimo ed affascinante, un gameplay che pur essendo estremamente derivativo riesce ad avere una sua impronta e a reggersi tranquillamente sulle sue gambe, e una storia ben ritmata, intrigante e ricca dei giusti spunti per regalarci in futuro qualche altro seguito. Stellar Blade non solo è un ottimo gioco da recuperare se siete amanti del genere action, ma rappresenta in toto tutto quello che un buon videogioco deve essere e uno dei migliori titoli di questo 2024, capace di arrivare a testa alta e magari aggiudicarsi il titolo di GOTY, senza per questo sentirsi in difetto. Un applauso a Shift Up, che dopo Lies of P di NEOWIZ e Round 8 Studio, stanno dando una voce allo sviluppo sudcoreano, da sempre importante per quanto riguarda il mondo mobile, degli mmo e dell’esport, ma che da qualche anno sta mostrando una certa attitudine ai titoli single player. E se i risultati sono questi, e bene tenere un occhio aperto sulle future uscite.

Stellar Blade è disponibile in esclusiva PlayStation 5 dal 25 Aprile.

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Stellar Blade – La Recensione
Pro
Gameplay ottimamente imbastito
Direzione artistica di altissimo livello
Storia ben costruita e raccontata
Contro
Poca varietà nei boss, che vengono riproposti in più occasioni
La questione sessualizzazione di EVE rischia di oscurare tutto quello che c'è di buono nel gioco
9
Voto