Torna Tales of Xillia in versione rimasterizzata. Pronti a vivere una delle avventure più belle della serie di “Tales of”?
Era il 2011 e in Giappone usciva Tales of Xillia. Hideo Baba e il Tales Studio erano pronti a compiere una piccola rivoluzione all’interno della serie di “Tales of” proprio in occasione del suo quindicesimo anniversario, delineando quello che sarebbe diventato di lì a poco il nuovo corso del franchise. Nonostante gli anni di attesa per vederlo arrivare dalle nostre parti, e nonostante fosse il primo capitolo adattato completamente in italiano, Xillia contribuì a riaccendere l’interesse del grande pubblico per i JRPG in un periodo in cui il genere veniva spesso percepito come una produzione di serie “B”.
Oggi “Tales of” spegne 30 candeline, un percorso ricco di grandi successi ed emozioni, e nel celebrare questo importante traguardo abbiamo avuto modo non solo di dare il bentornato a Tales of Graces f a inizio anno, ma di accogliere la nuova versione rimasterizzata di Tales of Xillia, che riporta su console e PC una delle storie più belle di “Tales of” e non solo.
Ambientato nel mondo di Rieze Maxia, qui gli esseri umani hanno imparato a incanalare il potere del mana degli spiriti che vivono in questo mondo e lo proteggono giorno dopo giorno. Un giorno come tanti Jude Mathis, un giovane studente di medicina, si imbatte nella misteriosa Milla, il Signore degli Spiriti che veglia su Rieze Maxia. Milla sta indagando sulla misteriosa scomparsa di diversi spiriti, le cui tracce l’hanno condotta proprio nella città di Fenmont, la capitale di Rashugal, scoprendo che l’esercito sta mettendo a punto un potente cannone in grado di prosciugare gli spiriti, con il potenziale di trasformarsi in una minaccia capace di distruggere tutto ciò che esiste. Nel tentativo di fermare questo piano, Milla perde tutti i suoi poteri, costringendola a ritirarsi grazie all’aiuto di Jude. I due si ritrovano quindi uniti da un obiettivo comune: fermare quello che potrebbe segnare la fine del mondo che conoscono.
Una delle particolarità di Tales of Xillia stava nella presenza di una coppia di protagonisti, quella di Jude e Milla, che potevano essere scelti a inizio gioco per vivere l’avventura secondo il punto di vista di uno dei due. Sebbene la scelta iniziale non fosse così predominante nello sviluppo della storia, in diversi punti è possibile assistere ad eventi esclusivi per il personaggio selezionato, permettendoci di scoprire nuovi dettagli del racconto nel momento in cui si va a rigiocare l’avventura con l’altro personaggio.

Dopo molti anni però, la storia di Tales of Xillia resta ancora oggi uno dei punti più alti dell’intera serie. Dal ritmo serrato con cui si susseguono gli eventi, ai vari sviluppi e twist che vi aspettano a più riprese, fino allo sviluppo dei personaggi stessi, che riescono a farsi amare fin dalla loro comparsa a schermo. Soprattutto loro, Jude e Milla, rubano la scena a tutto il cast, con una crescita sul piano psicologico incisiva. Lui estremamente ambizioso e affetto dalla sindrome della crocerossina, desideroso di aiutare sempre tutti e di caricarsi sulle spalle tutti i problemi del mondo. Lei una fredda e distaccata divinità che si ritrova privata dei suoi privilegi e costretta a fare i conti con un mondo distante, quello delle emozioni e dell’empatia. Anche gli altri protagonisti che si uniranno a noi nel corso dell’avventura, così come i vari cattivi che cercheranno di fermarci, avranno un ruolo importante ai fini del racconto, con un apporto costante e una caratterizzazione sempre ben marcata e presente, a cui è impossibile non affezionarsi. Sullo sfondo del conflitto che aleggia su Rieze Maxia il ruolo della religione e della scienza, e delle conseguenze che questa ha nel mondo, saranno i temi principali di questo capitolo che esplorerete nel corso dell’avventura.
A livello strutturale, Tales of Xillia mantiene la stessa scheletratura dei suoi predecessori, apportando però modifiche sostanziali alla formula che abbiamo imparato ad amare capitolo dopo capitolo. L’esplorazione assume toni da adventure 3D con la possibilità di esplorare mappe più grandi del solito, consentendoci di controllare liberamente la telecamera e avere una visione dell’area di gioco più ampia. Le skit, i brevi dialoghi facoltativi che si attivano in maniera contestuale a determinate azioni ed eventi, diventano più presenti e incisive nel raccontare altri aspetti del racconto, caricandosi sulle spalle anche i momenti più leggeri dell’avventura, che scorrono senza intaccare la drammaticità intrinseca della storia e dei suoi risvolti.

Tales of Xillia rappresenta anche un punto di svolta nel combat system della serie di “Tales of” con l’evoluzione del classico Linear Motion Battle, ribattezzato Dual Raid Linear Motion Battle System. Il sistema permette non solo di muoversi liberamente nell’area di gioco, ma di connettersi con uno degli altri membri del party per collaborare con attacchi in coppia o altre azioni contestuali.
Il combat, da sempre uno dei punti di riferimento negli action-RPG, acquista una maggiore profondità se confrontato con altri giochi della serie, in particolar modo con titoli come Graces f, che pur ottimo impallidisce davanti a quello di Xillia. Tutto è al suo posto: parate, schivate, azioni che consumano CA e PT (Contatore di Attacco e Punti Tecnici) che permettono di utilizzare le arti e le nuove Arti Vincolanti, che caricando l’apposita barra espandono il potenziale delle mosse, con la modalità Over Limit che permette di concatenare più arti insieme. Vincolarsi con i compagni permette non solo di sfoderare potenti attacchi, ma di ricevere aiuto e protezione durante le lotte o mettere a segno un maggior numero di colpi critici. Man mano che salirete di livello, guadagnerete dei punti (PC, Punti Crescita) che devono essere spesi per sviluppare la sfera Lilium, una “ragnatela” di abilità e potenziamenti che, in base allo sblocco dei vari nodi, vi renderà accessibili nuove skill e nuove Arti Vincolanti.

In questa edizione rimasterizzata torna il Grade Shop che, come negli ultimi titoli di questo nuovo corso di remastered, permette di spendere punti per attivare alcune funzionalità un tempo legate al New Game+, ora disponibili fin da subito per snellire alcuni aspetti del gioco, come l’esperienza ottenuta, il costo degli equipaggiamenti o il consumo di CA e PT durante gli scontri. Per quanto sia tutto a discrezione del giocatore, attivare queste opzioni permette di rendere più rapidi alcuni processi di base. Il che non si traduce in una semplificazione negativa delle meccaniche o in un abbassamento della difficoltà, ma velocizza alcune dinamiche ludiche. Per chi desidera vivere un’esperienza vicina a quella originale consigliamo di non attivarli, mentre per chi ha già giocato Xillia alla sua uscita, averli attivi può essere un modo per approfondire il sistema di combattimento e spingersi verso i livelli di difficoltà maggiori, dove le battaglie esprimono il meglio.
Sempre restando in tema di novità, sono stati aggiunti numerosi miglioramenti alla qualità della vita. Abbiamo nuovi indicatori sulla mappa per missioni principali e secondarie, così come una serie di icone che indicano la posizione di punti di raccolta e scrigni. C’è l’autosave e la possibilità di riprovare una battaglia finita male, anche contro i mostri presenti nell’overworld e non solo contro i boss. È presente anche un toggle per eliminare del tutto le battaglie e correre verso la meta, funzione pensata per chi vuole concentrarsi sugli aspetti narrativi. Questo rende più piacevole il completamento dei numerosi eventi secondari che richiedono spesso l’uso del viaggio rapido, permettendo di ripercorrere velocemente luoghi già visitati per completare gli incarichi. Questi possono essere tracciati tramite un’apposita lista che ne indica accessibilità in base al capitolo, durata e vari requisiti.
Nelle città trovano spazio locande e mercanti, con un sistema di upgrade tramite donazioni di materiali che, a seconda degli acquisti, aumenta il livello di un determinato mercante, ampliandone il catalogo e garantendo accesso a oggetti ed equipaggiamenti migliori.
A livello di extra questa remastered soffre un po’ come le precedenti. A parte le piccole aggiunte al gameplay, non troviamo contenuti di rilievo come nuove sezioni di storia o espansioni, fatta eccezione per qualche linea di dialogo rivista e per l’inclusione di tutti i DLC usciti su PlayStation 3, presenti salvo limitazioni dovute a licenze. L’aggiunta di nuovo materiale giocabile avrebbe potuto rappresentare un incentivo importante per chi ha già vissuto Xillia all’epoca, offrendo un motivo in più per tornare a esplorare il gioco.

Per quanto riguarda il lavoro svolto su questa remastered, siamo in linea con i precedenti comeback di “Tales of”. Su PlayStation 5 abbiamo un comparto grafico che raggiunge i 60 fps in 4K, con un’ottima resa visiva e una pulizia che si sposa bene con lo stile cel-shading originale. Nel restaurare il gioco non convincono invece alcune texture, in particolar modo quelle dei personaggi, che sul volto mostrano un effetto particolare, come se lo stile “anime” fosse stato accentuato eccessivamente, perdendo la leggerezza dell’originale su PlayStation 3. Durante il gioco si notano anche texture fuori posto nelle aree esplorabili o nei dungeon, o qualche immagine sfocata, ma si tratta di dettagli minori rispetto a un quadro complessivo che resta piacevole e ancora apprezzabile nonostante il peso degli anni. Impeccabili invece le musiche di Motoi Sakuraba, che contribuiscono in modo decisivo all’identità del gioco.
Questa riedizione include anche una doppia traccia audio per il doppiaggio, inglese e giapponese, mentre l’adattamento italiano si amplia includendo ora i sottotitoli anche per le fasi di lotta e nella schermata di riepilogo, permettendo di comprendere pienamente momenti che prima restavano fuori dal focus.
Tales of Xillia non è solo uno dei capitoli migliori della serie, insieme al suo seguito la cui versione rimasterizzata è già in cantiere, ma anche uno dei JRPG più belli di sempre. Questo grazie ad un insieme di elementi che ritroviamo anche in questa remastered per console e PC come una storia epica ricca di colpi di scena, una scrittura eccellente dei personaggi principali e dei villain e un sistema di combattimento che, dopo tanti anni, resta uno degli apici della serie, capace di reggere il confronto con i capitoli più recenti. Si poteva fare di più in termini di remastered, magari aggiungendo contenuti nuovi che ampliassero la storia o proponendo un pacchetto unico con Xillia e Xillia 2, ma nonostante questo e qualche problema tecnico, Tales of Xillia Remastered resta un titolo da recuperare senza esitazioni.


