Talisman Kingdom Hearts è un’ottima avventura da tavolo per i fan della saga, un po’ meno per tutti gli altri.
Asmodee porta finalmente in Italia la versione localizzata dedicata ai fan di Kingdom Hearts di Talisman, promettendo avventure co-operative tra i mondi Disney al fianco di Sora, Paperino, Pippo e gli altri protagonisti.
Nel mondo dei giochi da tavolo non è difficile imbattersi in versioni su licenza di grandi classici, come Risiko, Monopoly o nel nostro caso proprio di Talisman. Sono versioni che spesso cambiano di poco le regole, e che mantengono l’identità del gioco originale con una decisa serie di reskin di pedine, carte e eventi.
Fortunatamente Talisman Kingdom Hearts cerca di dire la sua anche dal lato regole, stravolgendo alcune delle caratteristiche del gioco del 1983. Disponibile presso i rivenditori specializzati, distribuito per l’appunto da Asmodee (che ringrazio per avermi concesso la prova del gioco) scopriamo insieme pregi e difetti di questo gioco da tavolo.
La cosa fondamentale da evidenziare quando si parla di questa versione di Talisman è che richiede tanto spazio. Il vostro tavolo potrebbe non bastare a contenere tutti gli elementi di gioco, a partire dall’enorme tabellone fino alle schede dei personaggi scelti che andranno arricchite dalle numerose carte pescate a ogni turno. Una volta trovato lo spazio e le persone con cui affrontarlo, gettarsi tra i regni di Kingdom Hearts sarà una vera gioia per gli amanti del franchise.
Con i suoi undici personaggi disponibili, Talisman: Kingdom Hearts cerca di soddisfare ogni appassionato della serie Square Enix. Oltre a Sora, Topolino, Paperino, Pippo, Riku e Kairi, avremo anche Terra, Ventus, Aqua, Xion e completamente a caso Mulan. Perché Mulan? Forse per bilanciare personaggi maschili e femminili, o forse per non rimettere Roxas, data già la presenza di Ventus. Ognuno degli eroi ha le proprie statistiche iniziali, le proprie abilità, e i propri difetti, tutto è riportato nella scheda personaggio e aggiornabile grazie alle comode plance statistica. Una volta scelto il proprio protagonista l’avventura potrà finalmente iniziare.
Per chi non fosse pratico di Talisman, si tratta ne più ne meno di una versione hardcore del Gioco dell’Oca, in cui dovrete muovervi nei tre percorsi concentrici (caratterizzati in questa versione dalle Rotte della Gummiship) in base al tiro di dadi per arrivare in fondo prima degli avversari. Ogni casella però nasconde un segreto o una missione, alcune legate al tiro dei dadi, altre alla pesca di carte evento, che potrebbero trasformarsi, nel peggiore dei casi , in scontri con gli Heartless.
Se dovesse succedere, dovrete utilizzare le abilità del vostro eroe, e gli oggetti in vostro possesso, per equilibrare il tiro dei dadi e fare abbastanza danni da sconfiggere la creatura. Se doveste finire i punti vita (mai successo nelle mie partite di prova) potrete cambiare personaggio e continuare a giocare.
Lo scopo finale è raggiungere la casella finale, la Porta dell’Oscurità, e chiuderla definitivamente. Per farlo dovrete ottenere un keyblade (tra i sei disponibili) e superare tutte le prove, coi vari cambi di regole che ogni zona successiva alla prima comporta. Oltre l’ingombro, prima di giocare a Talisman: Kingdom Hearts dovrete considerare anche il tempo di gioco, che potrebbe facilmente superare le due ore (soprattutto mentre si imparano le regole).
A differenza del Talisman originale, questa versione fa molto affidamento anche alla co-operazione con gli altri giocatori. D’altronde anche Kingdom Hearts spinge molto sull’amicizia. Se affronterete dei mostri in più di un giocatore (e per farlo dovrete essere sulla stessa casella) otterrete sempre dei vantaggi e dei premi aggiuntivi. Lo stesso si può dire della meccanica del baratto, che vi permette di scambiare oggetti e aiutanti con gli altri giocatori quando li incontrerete sulle rotte Gummi. E ancora, per esempio Terra ottiene un bonus se uno degli altri giocatori utilizza Aqua o Ventus. Questa è sicuramente una delle parti migliori di questa edizione, soprattutto se siete abituati ai giochi co-operativi.
La qualità maggiore del gioco però è la bontà dei materiali. Le carte sono opache, mentre le miniature sono quasi tutte di ottima fattura (con qualche imprecisione sui volti). Il rapporto qualità prezzo è onesto e il gioco è completamente tradotto in un ottimo italiano per coloro che non masticano la lingua inglese. Messi di conto l’ingombro e il tempo per ogni partita, l’unica pecca del gioco potremmo trovarla nel suo essere vincolato alla fortuna, sia coi dadi che con le carte. La strategia di ogni giocatore dovrà basarsi quindi sia sulle proprie pescate sia su quelle degli altri compagni di tavolo.
Talisman Kingdom Hearts è un ottimo investimento per i fan della saga di Square Enix appassionati anche di giochi da tavolo, mentre per gli altri, il mercato offre tante alternative diverse che sicuramente potrebbero fare più colpo degli eroi del Keyblade.
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