Il cittadino californiano Tyler Tompkins ha prenotato un viaggio in aereo per vedere Tenet settimane prima che i biglietti per il cinema dell’ultima fatica fantascientifica di Christopher Nolan venissero messi in vendita.
Il volo di andata e ritorno da Los Angeles ad Austin, un viaggio di tre ore della Spirit Airlines previsto per l’anteprima del 1° settembre, gli ha fatto spendere ben 220 dollari. E questo senza tener conto del costo del cinema stesso ed eventuali popcorn e bibita. Il suo piano? Atterrare in Texas (dove i cinema hanno riaperto), andare all’AMC Barton Creek Square e guardare il film, due volte, prima di tornare direttamente a casa.
Tompkins, visibilmente eccitato, ai microfoni di Variety ha dichiarato:
“Vedo il film circa tre ore dopo l’atterraggio. Questo è lo scopo di questo viaggio. I miei amici pensano che io sia pazzo, andrei in tutto il paese per guardarlo, ma vogliamo mostrare il supporto per questo film e faremo di tutto per vederlo.”
Sebbene il 65% dei cinema in tutto il mondo siano riaperti, secondo il Gower Street Analytics, alcuni fan internazionali desiderosi di vedere rare proiezioni IMAX da 70 mm del film, e gli americani negli stati con cinema chiusi, come Tompkins, sono disposti ad attraversare l’intero Paese per essere tra le prime persone a vedere Tenet sul grande schermo.
Il 24enne cinefilo si è trasferito da Austin a Los Angeles all’inizio di quest’anno con un gruppo di amici, sperando di entrare nell’industria cinematografica come scrittori, registi e produttori. Poi ha avuto inizio la pandemia globale e ogni barlume di lavoro di livello base si è prosciugato. Tompkins, un fan sfegatato di Nolan, mentre la situazione diventava disastrosa per i cinema californiani, iniziò a mettere da parte i soldi in silenzio nel caso in cui un viaggio tra stati fosse un’opzione:
“Quando eravamo certi che il film sarebbe uscito negli Stati Uniti e ho visto che il cinema in cui andavo sempre ad Austin stava proiettando il film il 1 ° settembre, ho immediatamente comprato un biglietto aereo”.
Potrebbe sembrare un’assurdità, ma considerando anche la situazione dei cinema in Italia, non c’è da stupirsi della decisione presa dal ragazzo.