Nato come breve corto di sette minuti per il Nihon Animator Mihon’ichi di Hideaki Anno nel 2014, The Dragon Dentist colpì subito per le sue animazioni e per il tema affrontato: morte e rinascita.
Tanto fu il successo del corto, che vennero ordinati due OAV da quarantacinque minuti per il 2017, condensati poi da Dynit per l’Italia e distribuiti su VVVVID e Netflix lo scorso anno e arrivati finalmente anche in home video.
Un magico racconto scritto da Ōtarō Maijō e diretto da Kazuya Tsurumaki, e prodotto dallo stesso Hideaki Anno ( i più di voi lo conosceranno per Neon Genesis Evangelion) ambientato nel Paese dei Draghi, terra di finzione dove esistono gli straordinari esseri mitologici.
Patti antichi tra draghi ed umani ne sanciscono la difesa reciproca, protezione dalle armate nemici per gli uomini, cura delle carie e pulizia dentale per i draghi. Per quanto invincibili infatti, non sono immuni ai Mushi della carie, pericolosi esseri capaci di inginocchiare il drago più maestoso.
Per mantenere intatto questo rapporto, esistono i Dentisti dei Draghi.
Lavati sempre i Denti
Nonoko è una Dentista dei Draghi, ed in un giorno di normale pulizia dai Mushi della Carie, trova un soldato esanime, sulla corona di un dente. I draghi sono in grado di richiamare le persone dal mondo dei morti e dargli una seconda chance, spesso proprio come Dentisti dei Draghi. Quando questo succede però, l’essere rinato è segnale di un oscuro presagio pronto ad abbattersi sul mondo.
Anche la rinascita di Bernard (questo il nome del giovane ex soldato) porta delle sfortunate conseguenze: il conflitto con il paese limitrofo si inasprisce, e il drago dove vivono Nonoko e i suoi colleghi finisce sott’attacco sempre più spesso. Non solo, un traditore mette in serio pericolo il Drago, per i propri scopi personali, portando a gravi perdite e ad una battaglia finale truculenta.
I due OAV di Kazuya Tsurumaki vi chiederanno solo novanta minuti del vostro tempo, in una sequela di vicende che , non vi mentirò, avrei preferito fossero analizzate più lentamente. Nel pentolone di The Dragon Dentist infatti, ci son fin troppi messaggi da analizzare e digerire. Dalla coesione tra i due protagonisti, fino al leitmotiv di tutta la produzione, il ciclo morte e rinascita tramite denti del drago.
Nonostante il ritmo serrato però, The Dragon Dentist funziona e coinvolge praticamente sotto ogni aspetto. Dal design alla caratterizzazione di Nonoko e Ben, agli altri dentisti, passando dalla flora dentale dei Mushi, alle animazioni dei combattimenti. L’unica macchia della produzione, è probabilmente il cattivo, arrabbiato con il mondo e con i draghi ma sviluppato molto peggio rispetto al mondo circostante.
L’edizione home video proposta da Dynit è purtroppo esente da qualsiasi tipo di extra, sul blu-ray troviamo infatti solamente il film, con audio giapponese ed italiano, e qualche trailer dedicato alle altre produzioni animate.
La confezione è accompagnata da un booklet di una decina di pagina, con qualche informazione sul mondo di The Dragon Dentist, qualche bozzetto e i nomi dei doppiatori. Decisamente un’edizione povera se pensiamo che l’anime è disponibile gratuitamente su VVVVID. Ciò ovviamente non intacca la qualità della produzione, che resta un ottimo film animato di novanta minuti.