The Father, il toccante debutto di Florian Zeller alla regia
Dal 27 maggio nelle neo aperte sale cinematografiche italiane sarà disponibile The Father – Nulla è come sembra, nella sua versione doppiata. La pellicola di debutto di Florian Zeller è stata una delle protagoniste più apprezzate dalla stagione dei premi appena conclusasi. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Premi Oscar (tra cui miglior attore a Hopkins), 4 candidature a Golden Globes, 6 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 6 candidature e vinto un premio ai Satellite Awards, 6 candidature e vinto 3 British Independent, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a Directors Guild, ha vinto un premio ai Goya.
La Trama
The Father – Nulla è come sembra, film diretto da Florian Zeller, racconta la storia di Anthony (Anthony Hopkins), un uomo di 80 anni, che nonostante l’età avanzata, non vuole aiuto e assistenza da sua figlia Anne (Olivia Colman). L’anziano, però, ha davvero bisogno di cure, soprattutto perché la sua mente inizia a vacillare a causa della demenza senile.
Giorno dopo giorno Anthony perde la percezione della realtà, che sotto i suoi occhi inizia a mutare in qualcosa di estraneo. Fatica a riconoscere anche la stessa Anne, che gli appare diversa e sconosciuta e inizia a dubitare della sua mente, dei suoi cari e di tutto ciò che ha intorno. Addolorata, Anne vede suo padre rinchiudersi sempre più in se stesso e il non essere riconosciuta da lui le appare come un lutto: ha perso il genitore, nonostante questi sia ancora vivo.
The Father è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale scritta da Florian Zeller, che debutta dietro la macchina da presa. Le Père, questo il nome dell’opera originale, debuttò a Parigi nel lontano 2012 diventando un fenomeno mondiale in pochissimo tempo. Vinse svariati premi, venne trasposta a Broadway e poi in tutto il mondo. Zeller decise allora di portarla sul grande schermo, dando nuova vita alla sua opera, imponendo un cambio di media che poteva essere rischioso. Il regista se ne fa carico, tratta The Father proprio come Anne tratta Anthony, con amorevole cura e la porta guidata con abile mano ad essere un grande successo anche sul grande schermo.
Non è assolutamente scontato che una trasposizione cinematografica riesca a tenere il passo del media di origine, e per quanto possa sembrare che la distanza tra cinema e teatro sia lieve non è assolutamente così breve come nel nostro immaginario. Ma The Father funziona, lo fa bene anche sulla pellicola. Merito di una sceneggiatura e di un’idea eccezionale, e di quella che mi sento di dire essere una delle migliori performance attoriale di Sir Philip Anthony Hopkins. Con una bravura disarmante, l’attore britannico interpreta Anthony, l’uomo che deve combattere quotidianamente con il lento sgretolarsi della sua mente. Una performance eccezionale, che toglie il respiro e assorbe completamente lo spettatore. Hopkins rende il suo Anthony un personaggio reale e tangibile, un personaggio che non è nient’altro che nostro padre e allo stesso tempo il nostro futuro. Tramite giochi di sguardi che si alternano dallo smarrimento alla rabbia alla tensione, una presenza scenica imponente e una mimica fisica straordinaria, Hopkins oscura la scena al piccolo manipolo di attori che con estrema bravura si accostano alle confuse giornate di Anthony.
Il film di Zeller parla di quello che è può essere parafrasato con l’appassire della vita, di senilità o morbo di Alzheimer, ma lo fa dando voce a quella che è la mente della persona che sta affrontando tutto questo. L’appassimento dell’uomo come un albero autunnale scritto dal drammaturgo francese è delicatissimo ed emozionante, senza mai diventare scadere nel sentimentale come ci si potrebbe aspettare. The Father in alcuni momenti sembra un thriller, tesissimo, dove da un momento all’altro potrebbe arrivare il colpo di scena che cambia ogni cosa e mette tutto al suo posto. E questo colpo di scena arriva, feroce come il vento e la pioggia che si abbattono su rami rinsecchiti pieni di foglie autunnali. E non riporta nulla al suo posto, ci mette solo davanti alla realtà. The Father è la lotta strenua di un uomo contro il deperimento, un uomo che prova a rimanere padrone della propria esistenza con tutte le forze anche quando la sua mente lo sta abbandonando. Un uomo intelligente che non riesce a sfuggire dalla trappola che la vita gli ha riservato.