The Hundred Line – Last Defense Academy – La Recensione

The Hundred Line - Last Defense Academy.

Arriva una nuova avventura dai creatori di Danganronpa e Zero Escape.

All’annuncio di The Hundred Line -Last Defense Academy si pensava che Kazutaka Kodaka fosse pronto a tornare sulla serie di Danganronpa dopo la lunga pausa presa con Master Detective Archives: Rain Code e World’s End Club. Un’ambientazione scolastica, un gruppo di studenti rapiti e costretti a “fare cose” pur di sopravvivere e una tenera mascotte a guidarli, emissario di un misterioso master mind che dietro le quinte tira le fila di un piano cervellotico.

Tuttavia, pur presentando tutti questi punti di contatto (un po’ come avvenuto in World’s End Club) con The Hundred Line – Last Defense Academy Kazutaka Kodaka prende un’altra direzione, unisce le forze con Kotaro Uchikoshi, il creatore della serie di Zero Escape, e si reinventa la formula che l’ha consacrato al successo, abbandonando per il momento il tema del killing game per una nuova avventura thriller che strizza l’occhio al genere degli strategici a turni.

Con queste ottime premesse è il momento di scoprire insieme The Hundred Line -Last Defense Academy nella nostra recensione.

Versione Testata: Nintendo Switch

Takumi Sumino è un ragazzo come tanti che vive la sua pacifica quotidianità nel Tokyo Residential Complex. Un giorno, mentre era in compagnia di Kaura, sua amica d’infanzia, nel quartiere si diffonde un’allerta costringendo i due a cercare riparo in uno dei rifugi li vicino. Passato il pericolo Takumi e Kaura si separano e nell’atto di proteggere l’amica, Takumi si ritrova nei pressi di una fatiscente scuola abbandonata, all’interno della quale fa la conoscenza dell’enigmatico Sirei, che lo informa di essere stato scelto per far parte della Special Defense Unit, un team speciale il cui compito è quello di proteggere la Last Defense Academy dall’attacco di alcune misteriose creature. Nonostante tutto appaia così surreale e poco credibile, Takumi decide di credere alle parole di Sirei quando viene a conoscenza che la Last Defense Academy è l’ultima speranza per l’umanità, e la sua difesa significa non soccombere ai nemici. Deciso a lottare per proteggere Karua e la sua famiglia, Takumi dovrà sopravvivere per 100 giorni, così da scongiurare qualsiasi evento apocalittico e poter tornare dai suoi cari.

Nonostante il cambio di direzione The Hundred Line – Last Defense Academy mette in scena il più classico dei Kodaka. Se le atmosfere e le meccaniche del suo killing game per eccellenza sono lontane, i temi della disperazione e della speranza sono forte trait d’union con il passato. La collaborazione con Kotaro Uchikoshi aggiunge al racconto una nuova dimensionalità, la cui influenza è palpabile in alcune dinamiche narrative, come quel continuo tentativo di rendere il tutto plausibile cercando di dare alla storia dei punti di contatto con la nostra realtà.
Come abbiamo scritto poco sopra le similitudini con Danganronpa sono tante, a partire dal setting e dalla costruzione psicologica del cast. Quello di The Hundred Line – Last Defense Academy è un gruppo misto molto sfaccettato, i cui singoli trascorsi ci verranno raccontati man mano avanzeremo nelle vicende, molti dei quali non del tutto convinti nel prendere parte a questo “sacrificio collettivo” del dover proteggere l’umanità, mettendo in evidenza il loro lato egoistico. C’è quindi un bello sviluppo su alcuni dei protagonisti, così come non mancheranno dei momenti di tensione e qualche morte più o meno prevedibile, tutto il necessario per mantenere nel giocatore il giusto livello di interesse e curiosità. Non manca nemmeno quell’elemento tragicomico spesso caratteristico delle opere di Kodaka, inseriti per alleggerire, almeno momentaneamente, la crudezza di un racconto che non concede sconti a nessuno.

The Hundred Line - Last Defense Academy.

Anche a livello strutturale The Hundred Line – Last Defense Academy ripropone la classica formula da visual novel, così da garantire una certa linearità nel racconto, con qualche momento esplorativo che ci permette di spostarci dalla nostra stanza alle varie aule e aree della scuola dove progredire nella storia o svolgere qualche attività secondaria.

La novità più grande a livello di gameplay è rappresentato dalle fasi da strategico a turni, inserti di gioco nella quale saremo chiamati a scendere in campo per proteggere la Last Defense Academy e prevenire la sua caduta. Ogni studente rappresenta un’unità diversa, con caratteristiche d’attacco e movimento distinti in base alla tipologia. Ogni turno è caratterizzato da un certo numero di AP (ability point) ognuno dei quali ci permetterà di compiere un’azione diversa, che sia questa attaccare o spostarsi sulla mappa, alla fine dei quali il turno finirà e passerà al nemico. Sconfiggendo le unità nemiche più grosse è possibile ripristinare un certo quantitativo di AP, e starà proprio al giocatore cercare di creare la giusta sequenza d’attacco per riuscire a compiere più azioni possibili durante la nostra fase. Per evitare però di sfruttare troppo un certo personaggio rispetto ad altri viene introdotto l’elemento della fatica, che ci impedirà di poterlo muovere ulteriormente sulla griglia, avvicinandosi così alle unità nemiche, sebbene poi andando avanti nel gioco certi limiti possono essere raggirati sfruttando item particolari o le abilità di alcuni personaggi dediti al supporto della squadra.

Ogni personaggio sfrutta i propri poteri grazie all‘Hemoanima, una misteriosa forma di energia che permette a chi la utilizza di canalizzare tutto il suo potenziale combattivo materializzandosi sottoforma di un’arma speciale che i membri della Special Defense Unit potranno usare a loro vantaggio.

Sconfiggendo i nemici accumuleremo il Voltaggio, una energia che raggiunto un certo limite aprirà a nuove opzioni d’attacco, tipo lo Special Attack e il Boost dell’Hemoanima. Lo Special Attack non ha bisogno di tante presentazioni e si concretizza nel classico attacco speciale in grado di colpire ed eliminare più nemici contemporaneamente. Il boost invece serve a sbloccare il potenziale delle singole unità, incrementandone in base all’utilizzo aspetti come l’attacco, il movimento o accedere a nuove mosse più potenti.

Le condizioni di sconfitta vengono determinate seguendo due diversi obiettivi: il primo, l’ovvia caduta dell’intera squadra ci porterà immediatamente al game over, il secondo invece è rappresentato dalla barriera protettiva della scuola, che se raggiungerà lo zero vedrà la caduta della nostra difesa. Rispetto ad altri strategici dove la morte di un personaggio spesso sfocia nella “permadeath”, The Hundred Line – Last Defense Academy invoglia invece a sacrificare i propri compagni per sfruttare tutto il loro potenziale combattivo. E questo si verifica nel caso uno dei nostri personaggi abbia un basso quantitativo di punti vita. Attivando in questo contesto lo Special Attack, aumenteremo l’efficacia dell’attacco, andando però a sacrificare quel determinato personaggio, che resterà fuori gioco fino all’ondata successiva. La possibilità di sfruttare questa condizione a nostro vantaggio è un ulteriore elemento strategico che va a stratificare un gameplay che sulle prime sembra abbastanza semplice nel suo svolgimento, ma che richiede un certo impegno per superare queste fasi.

Per venire incontro ai giocatori meno avvezzi a questo genere The Hundred Line – Last Defense Academy si dimostra abbastanza permissivo e generoso, inserendo check point fra un ondata e l’altra di nemici e consentendo di ripetere l’ultima ondata in caso di sconfitta o errori, rendendo il tutto meno stressante.

In The Hundred Line – Last Defense Academy non c’è un vero sistema di crescita dei personaggi determinato dall’aumento del singolo livello ma il tutto è dettato da vari aspetti, che ci permettono di migliorare certe caratteristiche dei personaggi. Alcuni miglioramenti sono applicabili completando una sorta di Social Link che coinvolge l’interazione con gli altri studenti dell’accademia. Incrementando alcuni parametri, rappresentati dalle materie scolastiche, avremo accesso a nuove mosse, che potranno essere sbloccate a patto di avere determinati requisiti in termini di “materiali”, che otterremo invece durante le fasi esplorative al di fuori della scuola, in una specie di gioco dell’oca che si svolge nell’area adiacente all’edificio. Una volta in possesso di tutto potremo eseguire il potenziamento desiderato. L’aspetto sociale della vita scolastica non è da sottovalutare e conviene sempre valutare bene come investire il nostro tempo nei 100 giorni che saremo costretti a passare in cattività, dato che nelle due fasce temporali dedicate alle attività extracurricolari, alcune richiederanno più tempo di altre, precludendoci così altre azioni nella singola giornata.

C’è da dire che siamo rimasti piacevolmente colpiti da come il gioco è stato strutturato, così dai ritmi dell’avventura stessa, che dosano con un buon equilibrio gli avanzamenti narrativi e le attività secondarie, senza che quest’ultime diventino troppo soffocanti nell’economia del gioco. E sempre restando nell’ambito dei contenuti e del racconto The Hundred Line – Last Defense Academy propone anche diversi finali multipli (a detta del duo Kodaka – Uchikoshi ben 100 combinazioni differenti) e che spingono il giocatore a proseguire l’avventura una volta raggiunta la scadenza dei 100 giorni e superati i titoli di coda, così da avventurarsi in un nuovo territorio narrativo ricco di sorprese ed arrivare così alla verità che si nasconde dietro la Last Defense Academy.

Per The Hundred Line – Last Defense Academy, TooKyo Games ha deciso di schierare in campo tutta l’artiglieria pesante. Non solo le due punte di diamante composte da Kazutaka Kodaka e Kotaro Uchikoshi che si sono occupati della sceneggiatura e della direzione, ma ritroviamo anche Rui Komatsuzaki al character design e sopratutto Masafumi Takada per quanto riguarda la colonna sonora del gioco, servendo per l’ennesima volta una soundtrack memorabile, a partire dal bellissimo tema di Sirei, che accompagna ogni sua apparizione a video.

Artisticamente di altissimo livello, ritroviamo tutte le caratteristiche e i valori produttivi dei precedenti lavori del gruppo di creativi, che si concretizzano in una visual novel che mescola le silhouette statiche dei personaggi della storia in ambienti 3D. La dimensionalità del gioco cambia durante le fasi esplorative e combattive, dove tutti i protagonisti del gioco guadagnano la terza dimensione e l’azione si sviluppa sul campo di combattimento, la classica griglia con vista a volo d’uccello usata negli strategici a turni che permette di avere sott’occhio l’area utile per gli spostamenti e gli attacchi delle unità.
La nostra prova si è svolta su Nintendo Switch e la modalità portatile si è rivelata un elemento vincente e data la sua natura ibrida da visual novel/JRPG. L’unico elemento fuori posto, al netto di eventuali patch del D1, lo ritroviamo in una massiccia compressione video dei filmati, con un fastidioso effetto sfarfallio durante certi momenti più concitati o sui neri.

L’assenza dell’adattamento in italiano diventa tema di discussione nel caso ci siano lacune nella conoscenza della lingua inglese, per un racconto che non è troppo difficile da comprendere anche per chi ha delle basi limitate, ma lo diventa nell’utilizzo di alcune terminologie abbastanza ricercate e per una molte di testi veramente enorme durante tutta la durata del racconto.

The Hundred Line – Last Defense Academy è la riconferma della genialità di due menti creative come quella di Kazutaka Kodaka e Kotaro Uchikoshi, qua a capo di un dream team che confeziona una visual novel con influenze da strategico a turni, che ha tutto il potenziale per diventare una serie della stessa portata di Danganronpa. Cambiano le meccaniche e certe dinamiche, ma la filosofia e le tematiche alla base del nuovo gioco restano invariate, il tutto per creare una storia decisamente unica nel panorama videoludico moderno. E se il racconto ci ha convinto a pieno, diventando un po’ il marchio di fabbrica dei due autori, anche lato gameplay è stato fatto un ottimo lavoro per differenziarsi dalle classiche visual novel, con una stratificazione del gameplay che avviene ora dopo ora, imponendosi anche come interessante alternativa per chi è alla ricerca di uno strategico a turni diverso dal solito. La nostra speranza è che The Hundred Line – Last Defense Academy riesca a far breccia nel cuore dei giocatori, così da vedere in futuro nuove storie ambientate in questo nuovo universo narrativo. E nel caso la vostra curiosità sia così grande, è disponibile una corposa demo che siamo sicuri accenderà dentro di voi la fiamma dell’interesse verso The Hundred Line – Last Defense Academy.

The Hundred Line – Last Defense Academy sarà disponibile per Nintendo Switch e PC dal prossimo 24 Aprile.

The Hundred Line - Last Defense Academy.
The Hundred Line – Last Defense Academy – La Recensione
Pro
Storia accattivante e ben ritmata.
Gameplay da strategico a turni accessibile e ben stratificato.
Artisticamente una garanzia in qualsiasi comparto.
Contro
Abbastanza classico nel concetto di visual novel.
La sola lingua inglese può rivelarsi un bell'ostacolo per alcuni.
8.5
Voto