The Lift è il primo ambizioso titolo di Fantastic Signals in arrivo nel 2026, lo abbiamo provato.
Annunciato qualche ora fa da tinyBuild e dallo studio debuttante Fantastic Signals, The Lift è un walking simulator che punta tutto sulla trama e sui puzzle ambientali. In uscita su PC nel 2026 (e in futuro su console) ho giocato alla versione Open PlayTest di The Lift, che potete provare anche voi a partire da oggi dalla scheda prodotto di Steam. Dopo averlo provato, possiamo parlare delle prime impressioni sul gioco, con un focus particolare sui puzzle e sull’atmosfera post apocalittica.
The Lift ci cala nei panni di un tuttofare in un futuro post apocalittico. Risvegliati dopo un sonno criogenico, dovremo farci strada tra i diversi piani riparando tutto ciò che è guasto. Ovviamente, man mano che aggiusteremo un piano, scopriremo di più sul passato del mondo di The Lift, riempiendo i buchi narrativi lasciati in sospeso.
L’Open PlayTest offre due zone precise, che potrebbero però cambiare quando il gioco verrà pubblicato nel 2026. La prima è il tutorial, prendiamo confidenza coi comandi di gioco e aggiusteremo l’ascensore che ci porterà all’enorme edificio dove è ambientata l’intera storia del gioco.
La seconda parte invece è una sezione più avanzata, messa per farci provare qualche strumento più complicato, così da darci un assaggio anche delle componenti metroidvania di The Lift. Infatti, con i nuovi strumenti, sarà possibilòe tornare nei piani precedenti così da poter riparare altre strutture danneggiate, completando in qualche modo al 100% l’esplorazione.

The Lift mischia un working simulator (come House Flipper) a un immersive sim (l’ispirazione principale è Prey), ed è doveroso segnalare che non saranno previste fasi di combattimento vero e proprio, sebbene ci sia una minaccia nascosta nel buio dei piani. Il nostro tuttofare dovrà avvitare viti, cambiare lampadine, ripristinare generatori, così da rimettere a nuovo ogni singolo livello. E ancora, raccogliere risorse, crearne di nuove che lo aiutino a superare i momenti morti e così via.
Gli enigmi ambientali mi sono sembrati interessanti e mischiano il semplicemente trovare oggetti, al dover riordinare dei fili per ripristinare l’energia. Per quanto giocato nell’Open PlayTest, trama e gameplay vanno a braccetto, continuando a intrecciarsi in un flusso continuo che svelerà man mano gli intenti degli sviluppatori.

The Lift al momento è solamente in inglese, sia nei testi che nel doppiaggio, ma con molta probabilità verrà localizzato nella nostra lingua, per lo meno nei testi. Visivamente si è puntato per un approccio semi-realistico, con i protagonisti realizzati in claymotion, e l’ambiente più veritiero possibile. Buon lavoro anche per il sound design, almeno nelle zone che ho potuto visitare.

The Lift è sicuramente ambizioso e promette molto bene soprattutto per i fan dei walking simulator. Nelle due sezioni provate, gli enigmi si susseguono e si intrecciano, con un crescendo di gameplay che mischia anche alcune meccaniche tipiche dei metroidvania. L’interesse per come andrà a finire c’è, e l’appuntamento con The Lift è fissato quindi per il prossimo anno.