The punisher: la recensione (no spoiler) della nuova serie tv Netflix

Punisher logo

Prendete un marine, un bravo marine. Uno di quelli che ha servito la patria e che ha rischiato la vita. Fatelo ritornare a casa dalla sua famiglia e fatelo diventare vittima di una terribile ingiustizia. Cosa ottenete? Frank Castle alias The Punisher!

the punisher

Poi cliccate su questo link, ascoltate Marilyn Manson che strimpella una meravigliosa Fated, Faithful, Fatal e continuate a leggere la mia recensione 🙂

Trama e Cast

Marvel’s The Punisher è una serie tv statunitense sviluppata da Steve Lightfoot per Netflix e basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics. La serie è uno spin-off di Marvel’s Daredevil ed è prodotta dalla Marvel Television in associazione con gli ABC Studios, con Lightfoot nel ruolo di showrunner.

Jon Bernthal, che qualcuno ricorderà nei panni di Shane Walsh in The Walking dead interpreta il protagonista Frank Castle / The Punisher, riprendendo il ruolo dalla seconda stagione di Daredevil. Fanno parte del cast principale anche Ben BarnesEbon Moss-BachrachAmber Rose Revah, Daniel Webber, Paul Schulze, Jason R. Moore, Michael Nathanson, Jaime Ray Newman, Deborah Ann Woll. 

Tutti gli episodi della prima stagione sono stati distribuiti il 17 novembre 2017 su Netflix.

https://www.youtube.com/watch?v=lIY6zFL95hE

Trama

Dopo aver vendicato la morte della moglie e dei figli, uccidendo tutti i responsabili, il pluridecorato veterano del Colpo dei Marine Frank Castle – che a differenza degli altri vigilanti a Hell’s Kitchen non ha super poteri ma può contare su una enorme forza fisica, una insormontabile forza di volontà, un’ampia conoscenza delle armi ed eccellenti doti tattiche – scopre un complotto che non coinvolge soltanto la malavita di New York, ma ha radici ben più profonde. Ormai noto nella Grande Mela con l’appellativo The Punisher, Frank deve scoprire la verità su ingiustizie che non riguardano solo la sua famiglia.

Recensione

Iniziamo subito con il dire che The Punisher è una di quelle serie tv belle, capace di tenerti incollato allo schermo; che, nonostante la mattina ti devi alzare per andare a lavorare, ti fa dire alle 2 di notte: “guardo come inizia il nuovo episodio, 5 minuti e chiudo”… e si fanno le 2:50. Insomma, fan del binge watching… avete trovato pane per i vostri denti!

Ovviamente non è priva di difetti, infatti inizialmente fatica a decollare, ma dopo qualche episodio la macchina si mette in moto ed è difficile da fermare. L’intera storia si snocciola piano piano, episodio dopo episodio, e a lungo andare, la ricostruzione di questo ampio puzzle intriga e coinvolge completamente lo spettatore. Anche se, in fondo, 13 episodi sono davvero tanti per come è costruito il tutto, e rendono una  serie che poteva essere perfetta, semplicemente buona in quanto la storia risulta essere un po’ troppo “diluita”.

La vita di Frank Castle gira intorno alla vendetta e, nel corso degli episodi, vengono sviscerati ulteriormente le vicende del suo passato, compresa la terribile ingiustizia che lo ha colpito. Anche se, dai primi episodi, sembra che non si voglia aggiungere niente di nuovo a quanto già detto in passato. Il punitore è mosso da una vera e propria ossessione della vendetta e questa, nonostante possa far sembrare- a lungo andare- la vicenda impregnata di una determinata pesantezza, è necessaria per lo sviluppo del personaggio che ha come scopo vendicarsi, ma anche eliminare la gente corrotta che incontra lungo il suo cammino. Inoltre vengono approfonditi i suoi trascorsi da soldato e i rapporti con i suoi amici commilitoni, e si ci focalizza- in questo caso- su tematiche riguardanti l’amicizia e la fiducia.

Sono presenti molti riferimenti ai war movie e in particolare a quei film che raccontano di come spesso sia difficile per  i veterani trovare un ruolo nella società, dopo essere sopravvissuti agli orrori della guerra, e questo rappresenta anche una delle tematiche principali che viene sviluppata in una delle svariate sotto trame.

Frank Castle non è un super eroe, anche se a volte viene trattato come tale… diciamo la verità: la sua capacità rigenerativa fa davvero invidia a Wolverine. Il punitore viene sparato innumerevoli volte, malmenato, trivellato, rotto, e chi più ne ha ne metta, ma dopo meno di 24 ore è nuovamente pronto a combattere. Un po’ irreale come caratteristica, ma facciamo finta di niente.

Vi sono un sacco di personaggi secondari , tutti ben caratterizzati, ma che sono completamente dipendenti dalla presenza di Castle, in quanto da soli rendono ben poco.

La violenza fa da padrone per l’intera serie, e sono presente delle sequenze d’azioni davvero spettacolari che  diventano ancora più brillanti grazie anche alla performance di Jon Bernthal che sembra essere nato per indossare i panni di The punisher.

Insomma, abbiamo fra le mani una serie tv che ha sì qualche piccolo difetto, ma rappresenta comunque un buon prodotto capace di coinvolgere completamente lo spettatore. Bella, dinamica, ricca d’azione e dalla storia interessante e piena di spunti di riflessione.