The Witcher 3 Complete Edition per Nintendo Switch -La Recensione

Sembrava impossibile eppure The Witcher 3 su Nintendo Switch è realtà.

Annunciato dopo mesi di rumor costanti che ne volevano un porting sull’ibrida di Nintendo, The Witcher 3 Wild Hunt- Complete Edition, è disponibile da poco più di un mese e, come fa presupporre il titolo, contiene anche le espansioni del capolavoro di CD Projekt Red.

Perché è inutile girarci attorno, con The Witcher 3 nel 2015, il team si innalzò rispetto ai competitor, confezionando una storia maestosa circondata da tante piccole sotto trame curate maniacalmente. La summa degli sforzi fatti con gli altri due capitoli che sfociò in un gioco in grado di rivoluzionare il genere. E se lo avete già giocato forse non c’è alcun motivo per rigettarsi nell’ultima impresa di Geralt, in caso contrario però, scopriamo perché questo porting è un miracolo.

Questa Complete Edition di The Witcher 3 contiene, ovviamente, tutto ciò che è stato pubblicato dal lancio del 2015. Tutti i dlc gratuiti (cosmetici e missioni), e le due espansioni Heart of Stone e Blood and Wine. Sulla carta quindi, ci sono circa duecento ore di contenuti. Da Geralt impegnato nella ricerca di Ciri, fino all’ultima partita a Gwent. Una longevità quasi disumana e che mai per un attimo rallenta il ritmo del racconto. Perché uno dei punti di forza di The Witcher 3 è ancora la scrittura di ogni singolo personaggio principale, capace di rievocare ricordi in chi ha giocato i precedenti capitoli o di ritagliarsi un posto nel cuore di chi allo Strigo si è avvicinato con questo terzo episodio. CD Project Red ha riempito le nazioni del Velen di cose da fare, che siano semplici cacce ai mostri, tesori nascosti, o sotto trame volutamente dolorose, con scelte che danno profondità a Geralt e lo rendono unico per ogni giocatore.

Se avete già giocato l’opera originale ma vi mancano le due espansioni non temete. Non dovrete per forza rifare tutto da capo ma potrete simulare un salvataggio, proprio come succede in qualsiasi altra versione esclusa quella per PC e Xbox, per ripercorrere le vicende delle prime due avventure di Geralt. Vi ritroverete così con uno Strigo già in forze, pronto ad affrontare gli eventi delle due espansioni, con la caccia selvaggia praticamente già archiviata.

CD Project Red ha fatto esperienza con i primi due capitoli e ha ravvivato un genere che nel 2015 era stantio. L’open World dopo The Witcher 3 non fu più lo stesso. Si iniziò a guardare con criticità ogni possibile secondaria, dato l’immenso lavoro di scrittura fatto dal team polacco. Non c’erano semplici fetch quest, ogni PNG raccontava la sua storia. Ogni contratto di Geralt ha un motivo per essere portato a termine, e non ve ne è mai uno diverso dall’altro. E poi ci sono i personaggi ricorrenti, che tornano in scena a sorpresa in missioni inaspettate. Se questi ultimi possono essere apprezzati a pieno solo da chi ha giocato almeno il secondo capitolo , tutto il resto è scritto apposta per le nuove leve. Attraverso bestiari e diari verrete a conoscenza delle precedenti avventure di Geralt, che si discostano dai libri e quindi anche dalla prossima serie TV di Netflix con Henry Cavill.

Lo chiameremo The Switcher

Ovviamente, per venir compressa in una console nettamente meno potente, l’avventura di Geralt è dovuta scendere a diversi compromessi. Sono però molto meno di quanti ne poteste pensare. Andando per ordine dovrete stare molto attenti a non morire, perché ogni caricamento di The Witcher 3 vi permette di fare una pausa gabinetto ( a meno che non ci siate già) più o meno lunga, parliamo di più o meno un minuto e mezzo ad ogni riavvio. Nonostante questo però, una volta partito il gioco gira senza tanti problemi, con qualche calo di frame nelle battaglie più affollate e la stessa fastidiosa telecamera del 2015. Effetti pop up di nemici, piante e png a cui farete ben presto l’abitudine, soprattutto perché sono in cambio di un’esperienza completa e appagante da portare finalmente dove volete.
Certo non sarà in 1080p o in 4K, e giocare a The Witcher 3 in docked toglie un bel po’ di magia, ma una volta che vi sarete immersi nel pieno dell’avventura di Geralt, comincerete a non farci più caso. Qualora invece possediate una delle altre console oltre Nintendo Switch si aprono altri due scenari possibili: o avete già giocato Wild Hunt negli scorsi anni, o non vi interessa mettere le mani sullo Strigo.

Per tutti gli altri, o per chi vuole riviversi l’ultima avventura di Geralt prima di Cyberpunk 2077, o ancora per chi vorrebbe avvicinarsi alla serie, questa Complete Edition garantisce l’esperienza completa ovunque vogliate. Purtroppo, l’ultimo grosso difetto di questa versione va proprio a minare il principale pregio. Certo, giocare The Witcher 3 ovunque vogliate è una delle trovate migliori degli ultimi anni, ma il gioco di CD Projekt Red metterà a dura prova la vostra batteria, scaricandola in circa due ore. La situazione potrebbe migliorare su Switch Lite ma abbiamo preferito evidenziarvi questo aspetto, soprattutto se ricomprerete il gioco a prezzo pieno.

The Witcher 3 Complete Edition è disponibile su Nintendo Switch a 49,99

The Witcher 3 Complete Edition per Nintendo Switch
The Witcher 3 Complete Edition compie su Switch un piccolo miracolo. Incredibilmente solido, nonostante gli evidenti compromessi tecnici è capace di trasportarvi in un batter d'occhio (che dura più o meno il minuto e mezzo del caricamento) al fianco di Geralt in quello che è il miglior GDR occidentale del decennio. Se non lo avete ancora giocato e avete una Nintendo Switch, non fatevelo scappare.
Pro
Un piccolo miracolo
Fa ancora scuola per il genere
Cura maniacale nella scrittura
Contro
Qualche compromesso tecnico
Prezzo più alto rispetto alle altre versioni
8.5
Voto