Truth Seekers fonde commedia e fantascienza in un discreto show sul paranormale
Halloween si avvicina a grandi passi, come passare al meglio la serata se non con la Stagione 1 di Truth Seekers, nuova serie scritta dal duo Frost e Pegg? Disponibile da domani 30 ottobre in esclusiva su Prime Video, ho visto in anteprima gli otto episodi che compongono la prima stagione, arrivando in fondo curioso sul futuro dei protagonisti.
Ma di cosa parla Truth Seekers? Scopriamo insieme se la commistione di generi è stata indovinata e se la nuova produzione di Amazon è all’altezza dei nomi coinvolti.
Nick Frost e Simon Pegg non hanno bisogno di presentazioni, una delle coppie di attori inglesi con più chimica e capaci di convincere in praticamente ogni produzione a cui partecipano insieme. Protagonisti anche della Trilogia del Cornetto di Edgar Wright, Truth Seekers richiama spesso quelle atmosfere bucoliche britanniche (specialmente de L’Alba dei Morti Dementi e di Alla Fine del Mondo) ma non ha lo stesso spessore della sceneggiatura e soprattutto della regia dei film di Wright.
Non per questo va però sottovalutato perché, come vi ho già anticipato, la serie riesce a mischiare fantascienza e commedia, anche se il primo dei due generi è decisamente più incisivo rispetto al secondo.
Gus Roberts (Nick Frost) è un tecnico di rete presso la Smile, una società guidata da Dave (Simon Pegg) che punta alla diffusione del 5G in tutta l’Inghilterra.
Burbero, vedovo e solitario, Gus è il miglior tecnico in forza all’azienda, e viene costretto ad addestrare il nuovo arrivato, il giovane Elton (Samson Kayo). Quello che lo spettatore scoprirà insieme al nuovo allievo, è che Gus ha una passione per il paranormale, ereditata dalla moglie e sopravvissuta a essa, tanto che il tecnico ha un canale su YouTube chiamato proprio Truth Seekers.
L’arrivo di Elton inizierà a smuovere le acque attorno a Gus, e i due si ritroveranno coinvolti sempre più spesso in veri casi paranormali. Questa prima stagione muove così i suoi primi passi, presentandoci puntata dopo puntata i personaggi, con il loro passato e le loro caratteristiche peculiari.
La sceneggiatura è pensata in modo tale da dare allo spettatore a ogni episodio, un indizio in più sia su quello successivo sia sulla trama orizzontale che lega inevitabilmente tutti gli eventi.
Il collegamento tra un episodio e l’altro è rappresentato perfettamente dal personaggio di Astrid (Emma D’arcy). Il mistero di questa giovane ragazza accompagna i protagonisti in quasi tutti gli episodi della Stagione 1, collegandosi di volta in volta a quello portante dell’episodio. Anche gli altri comprimari risultano efficaci allo stesso modo dei due protagonisti, a partire dallo stesso Pegg (nonostante il pochissimo minutaggio a schermo) passando per il personaggio di Malcom McDowell (l’iconico Alex di Arancia Meccanica) e per concludere con Susan Wokoma, che interpreta la sorella di Elton.
Truth Seekers mischia elementi comedy al soprannaturale ma non per questo mi sentirei di definirla una serie horror, nonostante la presenza di qualche jump scare anche poco furbo.
È per lo più una produzione sci-fi con la verve comica a cui il duo Pegg-Frost ci ha abituato nel corso degli anni. Tante le citazioni al mondo soprannaturale e all’immaginario geek, da Essi Vivono a Doctor Who, passando per racconti di fantasmi, sette e vecchi edifici posseduti.
Se il cast è indovinato e convincente, meno forti sono purtroppo gli effetti speciali. Non so se l’effetto sia voluto, ma le presenze ectoplasmatiche sembrano essere prese di peso da quei video finti che andavano di moda nello scorso secolo. Dato il background del personaggio interpretato da Frost, potrebbe trattarsi di una scelta voluta.
Truth Seekers è una produzione onesta, che non ha la pretesa di stupirvi ne di rivoluzionare il genere, ma che si lascia guardare con tranquillità e che nel suo piccolo convince grazie a un cast variopinto ed estroverso. Un buon passatempo per concludere in bellezza questo ottobre.