Unknown 9: Awakening – La Recensione

Unknown 9: Awakening

Sin dal suo annuncio, Unknown 9: Awakening ha instillato nei videogiocatori un bizzarro mix di emozioni. Da un lato l’evidente fascino di un prodotto transmediale, forte di una narrativa che interseca videogiochi, romanzi, fumetti, podcast e web serie. Dall’altro un’opera dall’innegabile carenza tecnica e con un gameplay sospeso tra il goffo e l’approssimativo, sensazione confermata anche dalle recenti prove con mano del titolo. Questa duplice natura deve aver respinto numerosi utenti, dato che il gioco, disponibile dallo scorso 17 ottobre, non sta ottenendo grandi risultati, con un picco massimo di 205 giocatori su Steam nei primi giorni d’uscita.

Questo fa di Unknown 9: Awakening un gioco da evitare assolutamente? La risposta è semplice: no.

Abbiamo passato l’ultima settimana nei panni di Haroona, esplorando lussureggianti paesaggi naturali, affrontando orde di nemici e scoprendo sempre più elementi riguardanti i Sahin, antico popolo estinto da diversi secoli. Una settimana costellata di alti e bassi, che ci ha permesso di ragionare sul fatto che non tutti i videogiochi debbano essere perfetti e inattaccabili. Su quanto questo linguaggio viva di sfumature e non di assoluti, permettendo così alle varie opere di risuonare solo con una precisa fetta di giocatori. Ammettiamolo: siamo ormai abituati a pretendere sempre il massimo da ogni opera, dando per scontati i vari meriti e pronti a criticare aspramente ogni difetto. Un atteggiamento elitistico che mal si sposa con un lessico popolare come quello dei videogiochi. 

Volete sapere, quindi, se Unknown 9: Awakening è il titolo che fa per voi? Seguiteci nella nostra recensione, che ci ragioniamo insieme.

Unknown 9: Awakening

UN MONDO CONDIVISO

La trama di Unknown 9: Awakening ruota attorno a Haroona, una giovane Quaestor con un solo obiettivo: fermare Vincent Lichter, un uomo assetato di potere e disposto a fare qualsiasi cosa per modellare il mondo secondo i suoi ideali. I Quaestor hanno il compito di studiare l’antica civiltà scomparsa dei Sahin sfruttando l’Am, ovvero una sorta di energia vitale che permea l’intero pianeta. Per riuscire nella propria impresa Haroona e la sua mentore Reika possono interagire con il Rovescio, una dimensione misteriosa che collega tempo e spazio, mescolando epoche e dimensioni differenti, alcune più pericolose di altre. Quando Reika viene sconfitta dal malvagio Vincent e dal suo esercito di Ascendenti, tocca ad Haroona prendere in mano la situazione. Una situazione non facile, che rischia di mettere in pericolo non solo la sua vita, ma quella degli abitanti di tutto il mondo.

È innegabile: il punto forte di Unknown 9: Awakening è proprio il suo comparto narrativo. La trama richiama per certi versi l’interminabile lotta tra Templari e Assassini di Assassin’s Creed, ma farcisce il tutto con un world building decisamente curato e affascinante. È facile sentirsi coinvolti dalla storia e dalla moltitudine di informazioni che vengono lanciate in faccia al giocatore. Questo perché il mondo di Unknown 9: Awakening è un mondo nuovo, con regole ben precise e con un lessico tutto suo. Coloro che amano immergersi in universi del tutto inediti, apprezzandone ogni singola sfumatura, potrebbero trovare pane per i loro denti in quest’opera targata Reflector Entertainment. Non è però oro tutto quel che luccica. Se la trama ci ha appassionati, lo stesso non si può dire per i dialoghi tra i vari personaggi. Alcuni di essi, infatti, appaiono forzati e poco accattivanti, minando in parte il valore finale dell’opera.

Unknown 9: Awakening è solo un frammento dell’intero progetto in via di sviluppo. Come accennato in apertura, sono infatti disponibili altre opere sotto forma di diversi media. Il problema è che, al momento, romanzi, fumetti, podcast e web serie sono tutte esclusivamente in inglese. Una scelta che cozza con la traduzione in italiano (con tanto di doppiaggio) di Awakening e che blocca sul nascere la voglia di espandere questo mondo per tutti coloro che non parlano la lingua di Albione. Ci rendiamo conto che non si tratti di una colpa da scaricare sugli sviluppatori o sul publisher del gioco, ma è innegabilmente un “problema” per tutti coloro che decidono di avvicinarsi all’unico pezzo del “mosaico” localizzato in italiano.

Unknown 9: Awakening

LA VARIETÀ PRIMA DI TUTTO

Unknown 9: Awakening è un gioco d’avventura che mescola momenti di pura esplorazione a combattimenti contro piccoli gruppi di nemici. Nel primo caso ci troviamo di fronte a livelli estremamente lineari farciti di collezionabili da recuperare. Nel secondo, invece, Haroona deve sfruttare i propri poteri per sconfiggere i vari avversari che le si parano davanti. Questi poteri vanno dalla possibilità di impossessarsi dei corpi nemici per far compiere loro (inizialmente) un’azione a nostra scelta alla telecinesi in grado di attrarli o respingerli. Il resto è lasciato in balia di un combattimento corpo a corpo che alterna colpi leggeri a colpi pesanti, schivate e parate. Aggiungeteci la possibilità di diventare invisibili, di eliminare gli avversarsi silenziosamente e diverse altre abilità sbloccate nel corso dei tredici capitoli del gioco ed ecco che la varietà è senza dubbio uno degli elementi di punta della produzione.

Le possibilità offerte al giocatore da Unknown 9: Awakening sono molte e molto divertenti. Peccato però che non sempre la struttura dei livelli e delle arene riesca a dare libero sfogo a tutte queste funzionalità. Per citare il Genio di Aladdin, si ha la costante sensazione di avere “fenomenali poteri cosmici, in un minuscolo spazio vitale”. A questo si somma anche una difficoltà media tarata verso il basso, dovuta in parte a un’intelligenza artificiale dei nemici davvero deficitaria. Il risultato di tutto ciò è un gameplay divertente, ma che rischia di venire a noia a causa di una costante reiterazione della struttura di gioco. La varietà degli ambienti, infatti, non va di pari passo con la varietà delle situazioni, che da metà gioco in poi si ripetono senza offrire particolari aggiunte di spicco.

Unknown 9: Awakening

UN GIOCO D’ALTRI TEMPI

Arriviamo ora al punto più basso dell’intera produzione: il comparto tecnico. Unknown 9: Awakening è un gioco in sviluppo da diverso tempo e questo è evidente dall’utilizzo dell’Unreal Engine 4 come motore di gioco. Nonostante gli ambienti, seppur abbastanza spogli, ci abbiano convinto, lo stesso non si può dire dei personaggi, spesso inespressivi e poco curati. Sia chiaro: non si tratta di un completo disastro, ma sicuramente siamo ben lontani dal livello medio dei videogiochi attuali. Diciamo che si ha costantemente la sensazione di star giocando a un titolo risalente quasi a due generazioni videoludiche fa. Anche le animazioni risultano spesso frammentate e imprecise, finendo per minare anche in parte il gameplay durante i combattimenti e le esplorazioni. Basti pensare al movimento della schivata, di difficile leggibilità, o all’animazione dell’arrampicata, brutta come non se ne vedeva da diverso tempo.

Se questa componente grafica danneggia in parte anche la narrazione, fortunatamente ci pensa il doppiaggio a reggere il colpo. Unknown 9: Awakening è interamente doppiato in italiano, con voci di grande talento in grado di non far sfigurare la bravissima Anya Chalotra, attrice vista nei panni di Yennefer nella serie TV di The Witcher e qui nel ruolo della protagonista. La colonna sonora accompagna poi l’intera avventura con sonorità gradevoli e mai fuori contesto. Una conferma di qualità sotto il profilo sonoro.

Poco prima che ci mettessimo al lavoro su questa recensione il gioco ha ricevuto una gigantesca patch correttiva  che ha corretto la maggior parte dei problemi riscontrati in precedenza. Certo: è ancora presente qualche calo di frame e qualche piccolo bug, ma nulla in confronto alla versione iniziale, costellata di problematiche più o meno gravi. Insomma: ora potete andare sereni, perché (almeno su PC) Unknown 9: Awakening è perfettamente giocabile.

UNKNOWN 9: AWAKENING, IL COMMENTO FINALE

Unknown 9: Awakening non è assolutamente un gioco perfetto. Il titolo di Reflector Entertainment soffre di una struttura di gioco ridondante, di una trama che apre a un universo al momento poco accessibile per il pubblico italiano e di un comparto tecnico semplicemente datato. Ma (ed è un “ma” bello grosso) Unknown 9: Awakening è anche un’opera dal world building molto affascinante, dalla trama avvincente e dal gameplay vario e appagante.

Ci troviamo, infatti, in quell’area grigia dove non ci è possibile consigliare il gioco a tutti, ma solamente a una specifica fetta di giocatori. A quei giocatori che fanno della trama uno dei motivi principali per cui avvicinarsi ai videogiochi e che amano immergersi in mondi fantastici ben strutturati sin dalle basi. Se poi non avete problemi con l’inglese e potete recuperare così anche gli altri contenuti transmediali, allora fatevi sotto. Unknown 9: Awakening potrebbe essere una piccola chicca in questa seconda metà del 2024.

Unknown 9: Awakening
Pro
World building incredibilmente curato
La varietà del combat system ci ha sorpreso
L’idea alla base di un franchise transmediale funziona molto bene…
Contro
… per chi conosce l’inglese.
Il level design non brilla neanche per un istante
Comparto tecnico a dir poco datato
7
Voto