Uomo scompare in Giappone, era in albergo a giocare ai videogiochi

Scompare per 45 giorni, aveva fatto perdere le proprie tracce per giocare ai videogiochi

Arriva da Tokio una notizia alquanto bizzarra: un uomo sembrava misteriosamente scomparso nel nulla, amici e colleghi improvvisamente non hanno più avuto sue notizie e, preoccupati per la sua sorte, ne hanno denunciano la scomparsa.

Un preoccupate fatto di cronaca, se non fosse che la soluzione al caso risulta piuttosto singolare. Dopo la denuncia, infatti, la polizia ha inizato le indagini, riuscendo a ricostruire i movimenti dell’uomo e a trovare un pista da seguire… Una pista che li ha condotti ad un albergo.

Dopo 45 giorni, l’uomo, un quarantenne di origini bulgare, è stato ritrovato “sano” e salvo, se possiamo usare la parola sano: aveva volontariamente fatto perdere le proprie tracce per rinchiudersi in una stanza a giocare ininterrottamente ai videogames. Era in cattivo stato di salute, con innumerevoli ore di sonno arretrato, e circondato da bottiglie piene di urina.

Nonostante la polizia alla porta, l’uomo si è comunque rifiutato di lasciare la stanza ed è stato necessario l’intervento del padre settantenne, che si era precipitato in Giappone per avere notizie del figlio scomparso.

Già da tempo, il quarantenne soffriva di dipendenza da gioco d’azzardo e videogames. Dopo questo episodio si è però sottoposto a un percorso riabilitativo e, secondo il consulente specializzato in dipendenze Tony Marini, oggi l’uomo sta bene ed è tornato a lavorare.