Wallace & Gromit sono tornati: Le piume della vendetta è un altro colpo a segno per Nick Park
Negli ultimi anni Aardman Animation ha ricominciato a creare, ripescando le sue serie classiche, oltre che a collaborare con altre IP esistenti (nel 2025 arriverà quella con Pokémon, per dirne una) e dopo Galline in Fuga, e finalmente il turno di Wallace & Gromit. Il geniale ma tontolone inventore e il suo fidato e muto cane tornano con un nuovo lungometraggio che si collega a doppio filo a uno dei corti più famosi della coppia. Disponibile su Netflix a partire dal prossimo 3 gennaio, Wallace & Gromit: Le piume della vendetta è pronto a stupirvi e divertirvi in poco più di due ore di claymation.
Ho visto il film in anteprima, comodamente seduto sul divano e da grande fan del duo creato da Nick Park, che torna ancora una volta dietro la macchina da presa per raccontare questa nuovissima disavventura.
Il ritorno di Feathers McGraw
Sono passati anni da quando Wallace e Gromit hanno sventato i piani di Feathers McGraw di mettere le zampe sul prezioso diamante blu, e il pericoloso pinguino è stato rinchiuso nello zoo cittadino da allora. La vita di Wallace è proseguita senza intoppi, con una serie di invenzioni che gli hanno migliorato la vita, anche fin troppo secondo il fedele Gromit, che in tutto questo tempo non ha mai smesso di guardare le spalle al poco sveglio padrone. Un giorno come un altro, Wallace presenta a Gromit la sua nuova invenzione: Norbot, lo gnomo intelligente. L’invenzione è un successo e tutta la cittadina vuole il nuovo tuttofare. Diventa così un successo che nello zoo dove Feathers è recluso, il terribile pinguino decide di evadere e compiere la sua vendetta.
La storia funziona, ed è una classica avventura di Wallace & Gromit. Mentre l’inventore non vede oltre il proprio naso e continua la sua vita tranquilla, la sottotrama di Gromit è ricca di azione e inseguimenti, tutti per salvare il suo padrone. Incredibile come il rapporto tra i due funzioni ancora così tanto nonostante la formula di Park sia stata usata più e più volte.
Feathers McGraw è il ladro perfetto, e strapperà sia risate che leggeri brividi. La sua rivalità con Gromit ha ampio spazio nel terzo atto, andando a cementare Le piume della vendetta tra i migliori lavori di Aardman Animation.
Nonostante le citazioni ai corti e a La Maledizione del Coniglio Mannaro, potete vedere Le piume della vendetta anche come primo approccio al duo, perchè il tutto è narrato ottimamente con dei flashback che vanno a spiegare i trascorsi tra Feathers e la coppia. Un esempio di come si scrive un film adatto a tutti e allo stesso tempo in grado di soddisfare i fan della serie.
Il trionfo della Claymation
Come tutti i film della Aardman, anche Le piume della vendetta è realizzato in claymation, la tecnica cinematografica della plastilina animata, ovvero uno dei tipi di animazione a passo uno più laboriosi. Tutto è ricreato fedelmente, dai protagonisti agli oggetti di uso comune, fino ai meravigliosi marchingegni di Wallace. Incredibile come tutto sembri coerente con il passato della serie, sebbene la tecnologia sia migliorata da quel lontano debutto nel 1989. Ci sono degli effetti aggiunti a posteriori, ma il lavoro fatto dal team di Nick Park è certosino come al solito (come potete vedere qui). L’unico rammarico arrivato ai titoli di coda è la mancata uscita al cinema.
Con Wallace & Gromit: Le piume della vendetta il 2025 di Netflix, e quello animato in generale, non poteva iniziare in modo migliore. Un film divertente e adatto a tutta la famiglia, con l’umorismo classico britannico della Aardman. Maestoso fin dal primo frame, e ancora capace di fare scuola nell’arte della claymation, questo nuovo capitolo di Wallace & Gromit si staglia senza problemi al fianco de La Maledizione del Coniglio Mannaro, e chissà se replicherà le gesta del film precedente portandosi a casa l’Oscar nel 2026.