Wavelength – La recensione: conoscete la lunghezza d’onda delle parole?

Wavelength

Wavelength è un party game da tavolo molto originale e intrigante, ecco la nostra recensione

I giochi di società basati sugli indovinelli sono già un grande business nel mondo dei giochi da tavolo, ma Wavelength entra a gamba tesa nel mercato proponendo una struttura del tutto nuova e innovativa. Invece di un’immagine o un’associazione di parole, dovrete semplicemente indovinare dei concetti liberi dicotomici come caldo o freddo, commedia o dramma e così via. Chiaramente, trattandosi di parole sciolte, non si tratta di avere ragione o torto, ma di cercare di capire dove potrebbe adattarsi un indizio su una scala di valori. Inoltre Wavelength non presenta delle semplici carte o dei pennarelli come avviene in molti titoli del genere, ma su una struttura in plastica simile a una grande ruota che si erge dalla scatola come se fosse un’attrazione di un luna park. Scopriamo meglio il funzionamento di Wavelength, edito in Italia da Asmodee e creato dagli autori di The Mind, in questa nostra recensione.

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Wavelenght: unboxing e qualità dei materiali

Una delle cose più sorprendenti di Wavelength è la qualità dei componenti. Ciò che salta più all’occhio è l’interno poiché spicca subito il quadrante principale che, invece di essere in cartone, è realizzato con una bella plastica solida dal design elegante e la grande cura nei dettagli. Tutto ha un aspetto davvero rigido, compreso l’inserto della scatola che funge anche da “tabellone” del gioco. Sembra tutto molto ben progettato per durare a lungo dato che, qualora piaccia, subirà nel tempo molte manipolazioni durante il gioco. La scatola, di generose dimensioni, presenta un design molto intrigante, quasi psichedelico con i suoi multicolori presenti anche nelle tessere in cartoncino e nel quadrante interno del tabellone di plastica.

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Regole di gioco

Wavelength è un gioco semplice da giocare e veloce da imparare. I giocatori, da 2 a più di 12, sono suddivisi in due squadre: a un giocatore di una delle squadre viene presentata una carta, sulla quale sono scritti due estremi dicotomici, come ad esempio sporco/pulito. La parola chiave dell’intera esperienza è riassunto nel titolo che, tradotto in italiano significa, appunto, lunghezza d’onda. Nell’introduzione abbiamo detto che non utilizza numerosi elementi di gioco se non una grande ruota di plastica, ma ci siamo dimenticati di un altro fattore: l’empatia tra i giocatori. Infatti ogni partita a Wavelenght sfrutta l’intesa tra i giocatori e la capacità di mettere in campo le proprie conoscenze su temi nuovi e imprevisti. I giocatori devono interagire attivamente usando solo le parole senza alcuna interazione fisica.

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Lo scopo del gioco è che i giocatori della stessa squadra riescano a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda e comprendere il loro punto di vista. Inoltre la struttura è talmente semplice che anche le parti più pratiche sono talmente didascaliche da comprenderle facilmente (il gioco è comunque consigliato a un pubblico di età superiore ai 14 anni per la complessità di alcuni argomenti presenti). Le due squadre si posizionano a destra e a sinistra della scatola di gioco poiché sul retro è presente un Bersaglio mobile nascosto dietro uno schermo oscurante. L’obiettivo è quello di posizionare l’Indicatore di gioco il più possibile vicino al centro del target con l’aiuto del Suggeritore, ovvero l’unico membro della squadra che può vedere il Bersaglio.

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Il Suggeritore, quindi, deve offrire un unico indizio ai suoi compagni, uno di quelli che possa rendere facilmente comprensibile la posizione del Bersaglio all’interno dello spettro incluso tra due concetti opposti scelti casualmente in ogni turno. Prendiamo, quindi, l’esempio precedente sporco/pulito, allora il Suggeritore potrebbe dire “lo sono le barzellette sui Carabinieri” e i suoi compagni devono discutere a che livello sintonizzare l’Indicatore della risposta. E la squadra avversaria? Può partecipare al confronto sulla scelta del livello con lo scopo di mettere il dubbio, ma può anche scommettere se la risposta finale proposta dagli avversari sia in difetto o in eccesso rispetto al bersaglio. Una volta che il team decide la risposta, si scopre lo schermo e a seconda dei risultati si assegnano i relativi punti. Chi arriva per primo a 10 punti vince la partita.

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Altre varianti

Wavelenght, comunque, dà molta libertà ai giocatori di giocare come meglio credono con alcune regole integrative. Ad esempio la regola del recupero che permette alla fazione in svantaggio di giocare più turni consecutivi e la regola cooperativa che funziona molto bene con 2-5 giocatori (potete giocare in realtà con quante persone volete) ma tutti vincono e perdono insieme. Le regole sono pressappoco le stesse, ma si inizia con 7 carte casuali che una volta terminate determinano la fine del gioco, i punti solo gli stessi, ma lo spicchio centrale oltre ai 3 punti permette di pescare una carta bonus al mazzo e si salta la fase sinistra/destra.

Conclusioni

Wavelength è un divertentissimo gioco di società con un’atmosfera competitiva molto presente, ma che non porta a litigi o a sotterfugi di sorta. Il suo design è semplice e curato, ma il gioco è ben fatto, con componenti di qualità e una varietà sufficiente di carte che non portano a rapide noie. Si gioca in circa mezz’ora, ma nel corso di una serata sarete sicuramente propensi a rigiocare altre partite il prima possibile. L’unica vera nota da tenere in considerazione è il numero di giocatori: il divertimento deriva dalle discussioni tra i giocatori, non dall’esecuzione del gioco stesso. Quindi è consigliato essere almeno in sei persone al tavolo, ma più si è più il divertimento potrebbe aumentare.

Wavelength
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Pro
Design accattivante e grande cura nei dettagli
Gameplay semplice, veloce e divertente
Coinvolge grandi gruppi di giocatori
Contro
Gioco molto rapido, a volte anche troppo
In pochi giocatori potrebbe diminuire il divertimento
8.5
Voto