Dopo il ciclone giudiziario e mediatico che ha coinvolto il noto produttore cinematografico Harvey Weinstein, iniziano ad emergere curiose e spiazzanti novità.
Colpo di scena nel caso riguardante le accuse di molestie sessuali ai danni del noto produttore cinematografico Harvey Weinstein: durante il processo tenutosi a New York, l’avvocato difensore del produttore ha presentato alcuni messaggi inviati da una delle accusatrici allo stesso Weinstein mesi e anni dopo l’avvenuto episodio incriminato. Tra i messaggi vi sono i seguenti: “Mi manchi omone mio”, “Spero di vederti appena possibile”, “Apprezzo tutto quello che fai per me” e “Ti amo sempre, solo mi dispiace essere una semplice distrazione occasionale”.
La donna, anonima negli atti processuali come le altre che chiedono la condanna dell’ormai ex produttore, accusa Weinstein di averla stuprata in una stanza d’albergo di Manhattan nel marzo del 2013. L’avvocato difensore di Weinstein, Benjamin Brafman, ha presentato in aula il testo con un centinaio di messaggio inviati anche anni dopo il fatto incriminato. Inoltre pare che anche dopo il presunto stupro l’accusatrice sarebbe andata ad incontrare il produttore hollywoodiano insieme alla madre “rimasta molto ben impressionata dell’incontro”. A questo genere di messaggi Weinstein rispondeva sempre in maniera molto formale e distaccata con un “I miei rispetti”.
Questo genere di messaggi ha talmente spiazzato l’aula che Brafman si è spinto a chiedere l’assoluzione del produttore e la chiusura del processo.